Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia, essenzialmente rurale, ha subìto recentemente una modesta evoluzione industriale. Gli ozzeresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; la parte restante della popolazione è distribuita in varie case sparse e nelle località di Bugo, Sega, Soria Moderna e Soria Vecchia. Il territorio, pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare con variazioni altimetriche lievi e risente notevolmente della vicinanza del fiume Ticino, molto importante già in passato sia perché favoriva i contatti con la città pavese di Vigèvano, per mezzo di un antico ponte in legno, sia perché ha contribuito, insieme al Naviglio Grande, a rendere ancora più fertile il terreno attraverso una fitta rete di canali per l'irrigazione. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1991, è uno scudo scaccato d'azzurro e d'argento costituito di trenta pezzi e cinque tiri. Sullo sfondo rosso del capo spicca un leone aureo illeopardito raffigurato nell'atto di passare sulla linea di partizione.

Comune di pianura, di antiche origini, la cui economia, essenzialmente rurale, ha subìto recentemente una modesta evoluzione industriale. Gli ozzeresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia; la parte restante della popolazione è distribuita in varie case sparse e nelle località di Bugo, Sega, Soria Moderna e Soria Vecchia. Il territorio, pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare con variazioni altimetriche lievi e risente notevolmente della vicinanza del fiume Ticino, molto importante già in passato sia perché favoriva i contatti con la città pavese di Vigèvano, per mezzo di un antico ponte in legno, sia perché ha contribuito, insieme al Naviglio Grande, a rendere ancora più fertile il terreno attraverso una fitta rete di canali per l'irrigazione. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1991, è uno scudo scaccato d'azzurro e d'argento costituito di trenta pezzi e cinque tiri. Sullo sfondo rosso del capo spicca un leone aureo illeopardito raffigurato nell'atto di passare sulla linea di partizione.

Storia

Le sue origini sono antiche, come testimoniato dal rinvenimento, agli inizi del Novecento, di alcuni reperti archeologici, tra cui varie monete, risalenti all'epoca gallica. Abitata sicuramente anche al tempo dei romani, stando al recente ritrovamento di una tomba durante i lavori di recupero della casa parrocchiale, deriva il toponimo dalla nobile famiglia degli Ozeno, che furono ebbero giurisdizione su queste terre fino alla seconda metà del XIII secolo, quando Ottone Visconti distrusse il loro castello. Le sue vicende storiche hanno seguito quelle dei territori circostanti che, dopo le distruzioni arrecate dalle invasioni barbariche, furono coinvolti nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia imperiale e, nel Duecento, in quelle tra i Torriani e i Visconti. Questi ultimi, conquistata definitivamente Milano, estesero notevolmente il loro dominio, dando vita al cosiddetto stato visconteo, trasformato poi nel ducato di Milano, il quale, passato successivamente agli Sforza, fu soggetto fino all'Unità d'Italia a più dominazioni straniere, tra cui quelle degli spagnoli, che qui istituirono il loro comando, dei francesi e degli austriaci. Tra le nobili famiglie che ebbero possedimenti nella zona figurano i Barzizza, insediati dai Visconti dopo la distruzione della locale fortezza, e i Cagnola, che vi dimorarono intorno al XVII secolo. Dal punto di vista monumentale spiccano la parrocchiale di San Siro, edificata ai tempi di San Carlo Borromeo su un precedente edificio di culto, villa Bianchi-Calvi, il palazzo dei Centurioni, risalente al XVI secolo, il palazzo Barzizza e il palazzo Cagnola.

Le sue origini sono antiche, come testimoniato dal rinvenimento, agli inizi del Novecento, di alcuni reperti archeologici, tra cui varie monete, risalenti all'epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLICA'>gallica</a>. Abitata sicuramente anche al tempo dei romani, stando al recente ritrovamento di una tomba durante i lavori di recupero della casa parrocchiale, deriva il toponimo dalla nobile famiglia degli Ozeno, che furono ebbero giurisdizione su queste terre fino alla seconda metà del XIII secolo, quando Ottone <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> distrusse il loro castello. Le sue vicende storiche hanno seguito quelle dei territori circostanti che, dopo le distruzioni arrecate dalle invasioni barbariche, furono coinvolti nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia imperiale e, nel Duecento, in quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Questi ultimi, conquistata definitivamente Milano, estesero notevolmente il loro dominio, dando vita al cosiddetto stato visconteo, trasformato poi nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, il quale, passato successivamente agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, fu soggetto fino all'Unità d'Italia a più dominazioni straniere, tra cui quelle degli spagnoli, che qui istituirono il loro comando, dei francesi e degli austriaci. Tra le nobili famiglie che ebbero possedimenti nella zona figurano i Barzizza, insediati dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> dopo la distruzione della locale fortezza, e i Cagnola, che vi dimorarono intorno al XVII secolo. Dal punto di vista monumentale spiccano la parrocchiale di San Siro, edificata ai tempi di San Carlo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> su un precedente edificio di culto, villa Bianchi-Calvi, il palazzo dei Centurioni, risalente al XVI secolo, il palazzo Barzizza e il palazzo Cagnola.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano essenzialmente cereali e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di bovini. L'industria è rappresentata da alcune aziende lattiero-casearie e qualche impresa edile. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; è possibile, invece, frequentare le classi dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano essenzialmente cereali e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di bovini. L'industria è rappresentata da alcune aziende <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIE'>lattiero-casearie</a> e qualche impresa edile. Alquanto modesta è anche la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità) e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; è possibile, invece, frequentare le classi dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Valle del Ticino, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie in particolare al buon andamento fatto registrare dalle attività agricole e allo sviluppo dell'allevamento bovino; non manca, tuttavia, un diffuso pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, quali l'"Agostozzero" e la sagra della castagna e dell'uva, che si svolge a fine settembre. La festa della Patrona, la Madonna della Cintura, si celebra la prima domenica di settembre.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di visitare il Parco della Valle del Ticino, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie in particolare al buon andamento fatto registrare dalle attività agricole e allo sviluppo dell'allevamento bovino; non manca, tuttavia, un diffuso pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni legate a tradizioni folcloristiche, quali l'"Agostozzero" e la sagra della castagna e dell'uva, che si svolge a fine settembre. La festa della Patrona, la Madonna della Cintura, si celebra la prima domenica di settembre.

Località

Bugo, Cagnola, Soria Nuova, Soria Vecchia

Bugo, Cagnola, Soria Nuova, Soria Vecchia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ozzero rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.