Descrizione

Centro collinare, di origini romane, che fonda le basi della propria economia sulle fiorenti attività agricole, industriali e commerciali. Gli osnaghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Aurora, Colombaio e Trecate Alto. Il centro è in attiva espansione edilizia. Il territorio ha un profilo geometrico appena irregolare, che oscilla tra un'altitudine minima di 230 metri sul livello del mare e una massima di 274, mentre il capoluogo comunale ha un andamento plano-altimetrico praticamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1982, campeggia una branca di leone di colore giallo su sfondo rosso.

Centro collinare, di origini romane, che fonda le basi della propria economia sulle fiorenti attività agricole, industriali e commerciali. Gli osnaghesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, abitano, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Aurora, Colombaio e Trecate Alto. Il centro è in attiva espansione edilizia. Il territorio ha un profilo geometrico appena irregolare, che oscilla tra un'altitudine minima di 230 metri sul livello del mare e una massima di 274, mentre il capoluogo comunale ha un andamento plano-altimetrico praticamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1982, campeggia una branca di leone di colore giallo su sfondo rosso.

Storia

Sembra che l'origine del nome risalga al latino OS LACUS, cioè 'foce del lago', un tempo presente nella zona ed oggi scomparso. Nel Medioevo la località apparteneva al feudo di Carnate, che insieme ad altri comuni era sotto la giurisdizione di Lecco, allora governata da Corrado, marchese di Lombardia. Le notizie storiche locali sono scarne e del tutto riferibili a quelle della contea di Lecco. Dai documenti del posto si ricava che Federico Barbarossa vi fece impiccare un ribelle, mentre da altre cronache si viene a conoscenza di numerosi interventi della Santa Inquisizione per liberare la zona dalle "streghe", che più volte furono arse vive nel centro abitato. Le ville sono il patrimonio artistico più bello e importante del luogo. Sono di grande interesse sia per la loro architettura che per gli splendidi giardini. La Villa Lucini Arese è una delle più famose e ospitò anche Ugo Foscolo, quando il poeta era innamorato di Antonietta Fagnani. La dimora fu costruita in due tempi, tra il 1606 e il 1652, e nella costruzione venne compresa anche la casa nobiliare di Francesco Lucini, edificata nel Cinquecento. Situata al centro del capoluogo comunale, la casa doveva essere il vessillo della grandiosità e dell'opulenza della famiglia Lucini. Gli interni della villa sono sontuosamente decorati da affreschi e stucchi, mentre lo scalone monumentale a quattro rampe rende ragione delle idee grandiose dei proprietari. Dell'elegante giardino all'italiana restano oggi i bei ninfei e la dimora è attualmente di proprietà dei discendenti della famiglia Arese. In località Loreto si trova il noto santuario della Madonna di Loreto (da non confondere con quello di Loreto in provincia di Ancona, nelle Marche), edificato nel 1714, per volontà del marchese Giulio Lucini, come exvoto.

Sembra che l'origine del nome risalga al latino OS LACUS, cioè 'foce del lago', un tempo presente nella zona ed oggi scomparso. Nel Medioevo la località apparteneva al feudo di Carnate, che insieme ad altri comuni era sotto la giurisdizione di Lecco, allora governata da Corrado, marchese di Lombardia. Le notizie storiche locali sono scarne e del tutto riferibili a quelle della contea di Lecco. Dai documenti del posto si ricava che <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> vi fece impiccare un ribelle, mentre da altre cronache si viene a conoscenza di numerosi interventi della Santa Inquisizione per liberare la zona dalle "streghe", che più volte furono arse vive nel centro abitato. Le ville sono il patrimonio artistico più bello e importante del luogo. Sono di grande interesse sia per la loro architettura che per gli splendidi giardini. La Villa Lucini Arese è una delle più famose e ospitò anche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=UGOFOSCOLO'>Ugo Foscolo</a>, quando il poeta era innamorato di Antonietta Fagnani. La dimora fu costruita in due tempi, tra il 1606 e il 1652, e nella costruzione venne compresa anche la casa nobiliare di Francesco Lucini, edificata nel Cinquecento. Situata al centro del capoluogo comunale, la casa doveva essere il vessillo della grandiosità e dell'opulenza della famiglia Lucini. Gli interni della villa sono sontuosamente decorati da affreschi e stucchi, mentre lo scalone monumentale a quattro rampe rende ragione delle idee grandiose dei proprietari. Dell'elegante giardino all'italiana restano oggi i bei ninfei e la dimora è attualmente di proprietà dei discendenti della famiglia Arese. In località Loreto si trova il noto santuario della Madonna di Loreto (da non confondere con quello di Loreto in provincia di Ancona, nelle Marche), edificato nel 1714, per volontà del marchese Giulio Lucini, come exvoto.

Economia

La popolazione fonda le basi della propria economia sulle attività agricole, industriali e terziarie. Le industrie sono rappresentate da imprese edili, fabbriche metallurgiche e meccaniche, che sono molto sviluppate, aziende tessili e di produzione di materie plastiche, mobilifici e imprese per la lavorazione di marmi e graniti. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione di cereali e frumento, alla quale si associa l'allevamento bovino. Il commercio e le attività di consulenza informatica costituiscono il quadro del terziario. Le spiccate qualità imprenditoriali della popolazione ed il buon livello di reddito hanno favorito la presenza del servizio bancario. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità e le strutture scolastiche permettono la frequenza fino alle elementari. Le strutture culturali sono rappresentate dalla locale biblioteca mentre tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e pernottamento. Sul posto è presente la farmacia.

La popolazione fonda le basi della propria economia sulle attività agricole, industriali e terziarie. Le industrie sono rappresentate da imprese edili, fabbriche metallurgiche e meccaniche, che sono molto sviluppate, aziende <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e di produzione di materie plastiche, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e imprese per la lavorazione di marmi e graniti. L'agricoltura trova espressione nella coltivazione di cereali e frumento, alla quale si associa l'allevamento bovino. Il commercio e le attività di consulenza informatica costituiscono il quadro del terziario. Le spiccate qualità imprenditoriali della popolazione ed il buon livello di reddito hanno favorito la presenza del servizio bancario. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità e le strutture scolastiche permettono la frequenza fino alle elementari. Le strutture culturali sono rappresentate dalla locale biblioteca mentre tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione e pernottamento. Sul posto è presente la farmacia.

Relazioni

Anche se non può essere considerata una meta di turismo stagionale, per la totale immersione in un contesto industriale, risulta, comunque, particolarmente frequentata da visitatori e turisti appassionati di arte e storia, oltre che da amanti della natura; la vicinanza con due parchi regionali offre, infatti, ampie possibilità di scelta. La popolazione intrattiene rapporti abbastanza stretti con i comuni limitrofi, ai quali si rivolge per l'espletamento di pratiche burocratiche e per le necessità sanitarie. Richiama inoltre numerosi visitatori quando, nei mesi di settembre, ottobre e novembre, si svolgono rispettivamente: l'esposizione di abbigliamento "mettiti in mostra", la "mostra provinciale di zootecnia" e la "mostra canina". La festa del Patrono, dedicata a Santo Stefano, si celebra il 26 dicembre.

Anche se non può essere considerata una meta di turismo stagionale, per la totale immersione in un contesto industriale, risulta, comunque, particolarmente frequentata da visitatori e turisti appassionati di arte e storia, oltre che da amanti della natura; la vicinanza con due parchi regionali offre, infatti, ampie possibilità di scelta. La popolazione intrattiene rapporti abbastanza stretti con i comuni limitrofi, ai quali si rivolge per l'espletamento di pratiche burocratiche e per le necessità sanitarie. Richiama inoltre numerosi visitatori quando, nei mesi di settembre, ottobre e novembre, si svolgono rispettivamente: l'esposizione di abbigliamento "mettiti in mostra", la "mostra provinciale di zootecnia" e la "mostra canina". La festa del Patrono, dedicata a Santo Stefano, si celebra il 26 dicembre.

Località

Aurora, Canova, Colombaio, Trecate Alto

Aurora, Canova, Colombaio, Trecate Alto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Osnago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.