Descrizione

Comune di montagna, dalle antiche origini, che alle tradizionali e  poco sviluppate attività agricole ha affiancato un altrettanto modesto sviluppo industriale. La comunità degli orinesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente alto ed è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Il suo territorio presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate (comprese tra i 400 ed i 1.100 metri), e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che si caratterizza per l'andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è dominato dall'immagine di un fortilizio munito di tre bastioni e posto sulla verde campagna.  

Comune di montagna, dalle antiche origini, che alle tradizionali e  poco sviluppate attività agricole ha affiancato un altrettanto modesto sviluppo industriale. La comunità degli orinesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente alto ed è per la maggior parte concentrata nel capoluogo comunale, che non fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Il suo territorio presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate (comprese tra i 400 ed i 1.100 metri), e di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che si caratterizza per l'andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è dominato dall'immagine di un fortilizio munito di tre bastioni e posto sulla verde campagna.  

Storia

Secondo la tradizione l'agglomerato urbano si chiamava "San Lorenzo "; distrutto il primo insediamento da una frana, l'abitato sarebbe  stato ricostruito in un luogo più riparato assumendo il nome attuale; la denominazione sembra, infatti, derivare proprio dalla sua collocazione geografica. Il toponimo significa 'poggio', dal termine "orum". Abitata già in epoca romana, nel Medioevo fece parte del feudo di Valcuvia; dal 1927 al 1956 il territorio fu unito al comune di Azzio. La storia locale è avara di eventi di un certo rilievo. Le vicende riguardanti la comunità sono perlopiù legate alle sorti di un'antica rocca situata a poca distanza dal centro abitato. Essa fu distrutta in parte durante l'occupazione della Valcuvia e, dopo essere stata divisa tra alcune famiglie contadine locali, venne acquistata dal notaio Sangalli, un protagonista famoso e importante nell'intera vallata, il quale approntò ingenti opere di restauro all'edificio abbellendolo tra l'altro di una merlatura. Sono conservati nell'abitato e nei dintorni, numerosi monumenti: oltre alla rocca costruita nel XV secolo, un'altra fortificazione è il cosiddetto "fortino", costruito nel 1914. Nel centro abitato è visibile la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria, edificata verso la fine del '600: all'interno vi è conservato un dipinto del Quattrocento; la chiesa di S. Lorenzo ha oggi solo una funzione cimiteriale.  

Secondo la tradizione l'agglomerato urbano si chiamava "San Lorenzo "; distrutto il primo insediamento da una frana, l'abitato sarebbe  stato ricostruito in un luogo più riparato assumendo il nome attuale; la denominazione sembra, infatti, derivare proprio dalla sua collocazione geografica. Il toponimo significa 'poggio', dal termine "orum". Abitata già in epoca romana, nel Medioevo fece parte del feudo di Valcuvia; dal 1927 al 1956 il territorio fu unito al comune di Azzio. La storia locale è avara di eventi di un certo rilievo. Le vicende riguardanti la comunità sono perlopiù legate alle sorti di un'antica rocca situata a poca distanza dal centro abitato. Essa fu distrutta in parte durante l'occupazione della Valcuvia e, dopo essere stata divisa tra alcune famiglie contadine locali, venne acquistata dal notaio Sangalli, un protagonista famoso e importante nell'intera vallata, il quale approntò ingenti opere di restauro all'edificio abbellendolo tra l'altro di una merlatura. Sono conservati nell'abitato e nei dintorni, numerosi monumenti: oltre alla rocca costruita nel XV secolo, un'altra fortificazione è il cosiddetto "fortino", costruito nel 1914. Nel centro abitato è visibile la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria, edificata verso la fine del '600: all'interno vi è conservato un dipinto del Quattrocento; la chiesa di S. Lorenzo ha oggi solo una funzione cimiteriale.  

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura che, tuttavia, può contare soltanto su piccole coltivazioni di cereali, ortaggi e vite e su modesti allevamenti di caprini. L'industria è rappresentata solo da una piccola fabbrica tessile e da altrettanto piccole imprese edili. Anche il terziario è poco sviluppato: si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono comunque sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono in dimensioni ridotte sia il soggiorno che la ristorazione mancano strutture sanitarie, sportive e per il tempo libero. Tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.  

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura che, tuttavia, può contare soltanto su piccole coltivazioni di cereali, ortaggi e vite e su modesti allevamenti di caprini. L'industria è rappresentata solo da una piccola fabbrica <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e da altrettanto piccole imprese edili. Anche il terziario è poco sviluppato: si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono comunque sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive consentono in dimensioni ridotte sia il soggiorno che la ristorazione mancano strutture sanitarie, sportive e per il tempo libero. Tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.  

Relazioni

Meta abbastanza ricercata del turismo residenziale, offre a quanti vi si recano la possibilità di visitare anche il Parco naturale del Campo dei Fiori. Poche sono, invece, le presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto sviluppo economico che non consente certo l'assorbimento di significativi flussi di manodopera. D'altra parte, il diffuso pendolarismo per motivi di lavoro assieme alla carenza di scuole e di servizi, sono alla base di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attirano visitatori anche alcuni tradizionali appuntamenti del folclore: "il canto delle pietre", che si svolge a luglio, la "festa del villeggiante" e le "castagnate" in piazza. Le feste dei Patroni, i Santi Antonio e Lorenzo, si celebrano rispettivamente il 17 gennaio e il 10 agosto.  

Meta abbastanza ricercata del turismo residenziale, offre a quanti vi si recano la possibilità di visitare anche il Parco naturale del Campo dei Fiori. Poche sono, invece, le presenze esterne nel mondo del lavoro, a causa del suo modesto sviluppo economico che non consente certo l'assorbimento di significativi flussi di manodopera. D'altra parte, il diffuso pendolarismo per motivi di lavoro assieme alla carenza di scuole e di servizi, sono alla base di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. Attirano visitatori anche alcuni tradizionali appuntamenti del folclore: "il canto delle pietre", che si svolge a luglio, la "festa del villeggiante" e le "castagnate" in piazza. Le feste dei Patroni, i Santi Antonio e Lorenzo, si celebrano rispettivamente il 17 gennaio e il 10 agosto.  

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Orino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.