Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. La sua economia è di tipo prevalentemente agricolo e industriale. Gli oritani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata. L’abitato, il cui centro storico conserva ancora l’impianto medievale, con la cinta muraria e le vie ripide e strette, è interessato da una forte crescita edilizia; dominato dal castello svevo, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una rocca munita di tre torri, la più alta delle quali è sormontata da un serpente che si difende da una cicogna ad ali spiegate. Le torri laterali sono accompagnate da due leoni rampanti e coronati.

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. La sua economia è di tipo prevalentemente agricolo e industriale. Gli oritani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata. L’abitato, il cui centro storico conserva ancora l’impianto medievale, con la cinta muraria e le vie ripide e strette, è interessato da una forte crescita edilizia; dominato dal castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVO'>svevo</a>, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura una rocca munita di tre torri, la più alta delle quali è sormontata da un serpente che si difende da una cicogna ad ali spiegate. Le torri laterali sono accompagnate da due leoni rampanti e coronati.

Storia

Secondo quanto riferisce lo storico greco Erodoto (V secolo a.C.), sarebbe stata fondata da una colonia di cretesi, naufragati sulla costa pugliese, a causa di una tempesta. I fondatori, che assunsero il nome di messapi, chiamarono il nuovo insediamento Hyria, la cui importanza crebbe a tal punto da divenire la loro capitale. Municipio in epoca romana, deriva il toponimo dagli antichi nomi di URIA e ORRA. Nell’alto Medioevo fu al centro di contese tra bizantini e longobardi, entrando poi a far parte del principato di Taranto. Sede vescovile già nel IX secolo, al termine della dominazione normanna passò agli svevi: si deve all’imperatore Federico II, che la dichiarò città demaniale, la costruzione, nella prima metà del Duecento, di un poderoso castello sulle precedenti fortificazioni normanne. Con l’avvento degli angioini fu di nuovo inserita nel principato di Taranto. Assurta a marchesato indipendente, nel Cinquecento, fu poi coinvolta nelle vicende della guerra franco-spagnola, cadendo sotto il dominio diretto della Casa di Spagna. Acquistata dagli Imperiali, rimase a questa famiglia fino alla fine del XVIII secolo, quando tornò al regio demanio. La storia successiva non si discosta da quella del resto del regno di Napoli. Tra i monumenti spiccano: l’imponente castello di Oria federiciano, a pianta triangolare; i palazzi vescovile, dei missionari, dei celestini e Martini-Carissimo; la torre Palomba o Carnara; le porte Manfredi e degli Ebrei (nei pressi del ghetto ebraico); la settecentesca basilica di Santa Maria Assunta in Cielo; le chiese di S. Giovanni Battista, S. Benedetto, S. Francesco di Paola, S. Francesco di Assisi, S. Domenico, S. Sebastiano, S. Lorenzo e Santa Maria di Gallana; l’eremo della Madonna della Scala, del XIII-XIV secolo; i santuari di S. Pasquale e S. Cosimo alla Macchia.

Secondo quanto riferisce lo storico greco Erodoto (V secolo a.C.), sarebbe stata fondata da una colonia di cretesi, naufragati sulla costa pugliese, a causa di una tempesta. I fondatori, che assunsero il nome di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPI'>messapi</a>, chiamarono il nuovo insediamento Hyria, la cui importanza crebbe a tal punto da divenire la loro capitale. Municipio in epoca romana, deriva il toponimo dagli antichi nomi di URIA e ORRA. Nell’alto Medioevo fu al centro di contese tra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BIZANTINI'>bizantini</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, entrando poi a far parte del principato di Taranto. Sede vescovile già nel IX secolo, al termine della dominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNA'>normanna</a> passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SVEVI'>svevi</a>: si deve all’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, che la dichiarò città demaniale, la costruzione, nella prima metà del Duecento, di un poderoso castello sulle precedenti fortificazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNE'>normanne</a>. Con l’avvento degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANGIOINI'>angioini</a> fu di nuovo inserita nel principato di Taranto. Assurta a marchesato indipendente, nel Cinquecento, fu poi coinvolta nelle vicende della guerra franco-spagnola, cadendo sotto il dominio diretto della Casa di Spagna. Acquistata dagli Imperiali, rimase a questa famiglia fino alla fine del XVIII secolo, quando tornò al regio demanio. La storia successiva non si discosta da quella del resto del regno di Napoli. Tra i monumenti spiccano: l’imponente <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=CASTELLODIORIA'>castello di Oria</a> federiciano, a pianta triangolare; i palazzi vescovile, dei missionari, dei celestini e Martini-Carissimo; la torre Palomba o Carnara; le porte Manfredi e degli Ebrei (nei pressi del ghetto ebraico); la settecentesca basilica di Santa Maria Assunta in Cielo; le chiese di S. Giovanni Battista, S. Benedetto, S. Francesco di Paola, S. Francesco di Assisi, S. Domenico, S. Sebastiano, S. Lorenzo e Santa Maria di Gallana; l’eremo della Madonna della Scala, del XIII-XIV secolo; i santuari di S. Pasquale e S. Cosimo alla Macchia.

Economia

L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, della stampa, del legno e dei materiali da costruzione; a queste si affiancano fabbriche di apparecchi medicali e chirurgici, strumenti di precisione e controllo, motori, generatori e trasformatori elettrici. È presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate dal museo archeologico “Centro di documentazione messapica” e dalle biblioteche comunale e diocesana. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c’è la Pro Loco. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve, olivo, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare, edile, metalmeccanico, della stampa, del legno e dei materiali da costruzione; a queste si affiancano fabbriche di apparecchi medicali e chirurgici, strumenti di precisione e controllo, motori, generatori e trasformatori elettrici. È presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell’obbligo e un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate dal museo archeologico “Centro di documentazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=MESSAPICA'>messapica</a>” e dalle biblioteche comunale e diocesana. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione; c’è la Pro Loco. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dal suo pregevole patrimonio storico-architettonico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui i “pipavueli racanati”, peperoni maritati. Appuntamenti consueti: il mercato settimanale, il mercoledì; la mostra-mercato “Antiquarià”, la terza domenica di ogni mese; la fiera di S. Cosimo, il 30 marzo; la rievocazione della Passione, la domenica delle Palme; gli altri riti della settimana Santa; la festa dei Santi Cosimo e Damiano, il quinto giovedì dopo Pasqua; la rassegna teatrale “Teatrestate”, a luglio, al santuario di S. Cosimo alla Macchia; la fiera della Maddalena, il 21 luglio; il corteo storico di Federico II e il torneo dei rioni, all’inizio di agosto; la festa di Santa Maria di Gallana, il 15 agosto, e la rappresentazione della nascita di Gesù, la sera di Natale. La festa del Patrono, S. Barsanofio Abate, si celebra il 30 agosto, con una fiera. Dal 1971 è gemellata con Lorch/Wurtt (Germania).

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti dal suo pregevole patrimonio storico-architettonico, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui i “pipavueli racanati”, peperoni maritati. Appuntamenti consueti: il mercato settimanale, il mercoledì; la mostra-mercato “Antiquarià”, la terza domenica di ogni mese; la fiera di S. Cosimo, il 30 marzo; la rievocazione della Passione, la domenica delle Palme; gli altri riti della settimana Santa; la festa dei Santi Cosimo e Damiano, il quinto giovedì dopo Pasqua; la rassegna teatrale “Teatrestate”, a luglio, al santuario di S. Cosimo alla Macchia; la fiera della Maddalena, il 21 luglio; il corteo storico di Federico II e il torneo dei rioni, all’inizio di agosto; la festa di Santa Maria di Gallana, il 15 agosto, e la rappresentazione della nascita di Gesù, la sera di Natale. La festa del Patrono, S. Barsanofio Abate, si celebra il 30 agosto, con una fiera. Dal 1971 è gemellata con Lorch/Wurtt (Germania).

Località

Danusci, Palombara, San Cosimo, San Lorenzo, Santoro

Danusci, Palombara, San Cosimo, San Lorenzo, Santoro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.