Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che si presenta abbastanza dinamico per quanto concerne l’attività economica. La popolazione, infatti, oltre a trovare impiego nel settore agricolo, si dedica anche a quello industriale, fra le cui attività si distingue quella della fabbricazione dei mobili. Gli oppeanesi presentano un indice di vecchiaia nella media e risiedono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Vallese, Cà degli Oppi, Mazzantina, Spontini e Villa Fontana, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l’abitato è in forte espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo argenteo, una torre rossa, merlata alla ghibellina, fondata su una verde campagna e sormontata da un piccolo albero.

Centro di pianura, di origine antica, che si presenta abbastanza dinamico per quanto concerne l’attività economica. La popolazione, infatti, oltre a trovare impiego nel settore agricolo, si dedica anche a quello industriale, fra le cui attività si distingue quella della fabbricazione dei mobili. Gli oppeanesi presentano un indice di vecchiaia nella media e risiedono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Vallese, Cà degli Oppi, Mazzantina, Spontini e Villa Fontana, oltre che in case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti; l’abitato è in forte espansione edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura, in campo argenteo, una torre rossa, merlata alla ghibellina, fondata su una verde campagna e sormontata da un piccolo albero.

Storia

All’età del bronzo, sono da riferirsi le prime testimonianze di un villaggio palafitticolo, in località Feniletto. Molto rilevanti sono anche i reperti della necropoli paleoveneta, databile al IX-X secolo a.C. Nell’altomedioevo, in documenti del 967 e del 977, la zona è denominata Castrum Eupedanum. L’antica pieve è citata per la prima volta in una bolla di papa Eugenio III del 1145. Nel 1184, dopo la sconfitta di Federico Barbarossa, fu inserita nel distretto di Verona. Fu coinvolta nelle lotte fra Ezzelino III da Romano e i mantovani. Successivamente passò agli Scaligeri e nel 1384 entrò a far parte del Capitanato di Zevio. Il secolo XVI fu particolarmente difficile, a causa delle vicende tumultuose, nelle quali fu coinvolto il Veneto. Nel 1630, la peste fece numerose vittime anche in questa zona. è stata più volte designata come un importante luogo strategico: infatti, nel 1706, fu sede del quartier generale del duca di Vendome, mentre, nel 1796, lo stesso Bonaparte, vi soggiornò con le proprie truppe. Con la fine del dominio asburgico, iniziò un relativo periodo di pace, turbato dall’epidemia di colera del 1867. Solo alla fine della seconda guerra mondiale, con l’organizzazione dell’industria e dell’artigianato, la situazione economica, politica e sociale ha raggiunto una certa stabilità. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Il patrimonio storico-artistico è costituito dalle tipiche ville venete. Le più celebri sono: Villa Anti, Villa Montanara, palazzo Fracastoro, Villa Guarnieri e la corte Bragagnani.

All’età del bronzo, sono da riferirsi le prime testimonianze di un villaggio palafitticolo, in località Feniletto. Molto rilevanti sono anche i reperti della necropoli paleoveneta, databile al IX-X secolo a.C. Nell’altomedioevo, in documenti del 967 e del 977, la zona è denominata Castrum Eupedanum. L’antica pieve è citata per la prima volta in una bolla di papa Eugenio III del 1145. Nel 1184, dopo la sconfitta di Federico Barbarossa, fu inserita nel distretto di Verona. Fu coinvolta nelle lotte fra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINOIIIDAROMANO'>Ezzelino III da Romano</a> e i mantovani. Successivamente passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a> e nel 1384 entrò a far parte del Capitanato di Zevio. Il secolo XVI fu particolarmente difficile, a causa delle vicende tumultuose, nelle quali fu coinvolto il Veneto. Nel 1630, la peste fece numerose vittime anche in questa zona. è stata più volte designata come un importante luogo strategico: infatti, nel 1706, fu sede del quartier generale del duca di Vendome, mentre, nel 1796, lo stesso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=BONAPARTE'>Bonaparte</a>, vi soggiornò con le proprie truppe. Con la fine del dominio asburgico, iniziò un relativo periodo di pace, turbato dall’epidemia di colera del 1867. Solo alla fine della seconda guerra mondiale, con l’organizzazione dell’industria e dell’artigianato, la situazione economica, politica e sociale ha raggiunto una certa stabilità. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo. Il patrimonio storico-artistico è costituito dalle tipiche ville venete. Le più celebri sono: Villa Anti, Villa Montanara, palazzo Fracastoro, Villa Guarnieri e la corte Bragagnani.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali, quelli della Pro Loco e la locale stazione dei carabinieri. Un’importante fonte di reddito per la comunità è costituita dall’agricoltura, che si diversifica nelle coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e alberi da frutta. Praticato è l’allevamento bovino cui si associano quello suino e avicolo. Per quanto riguarda l’attività industriale particolare importanza riveste la fabbricazione di mobili. A quest’attività se ne aggiungono molte altre; nel campo alimentare ci sono industrie per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; sono presenti industrie tessili per la fabbricazione di calzature, industrie del legno, chimiche, dei laterizi, dell’edilizia, per la produzione di ferro e acciaio. Tra le industrie meccaniche ci sono quelle per la fabbricazione di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura, la fabbricazione di motocicli e biciclette, di gioielli e oreficeria e società per l’elaborazione elettronica dei dati. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza alle scuole dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dal museo civico archeologico; per il tempo libero è possibile frequentare il campo di volo da diporto sportivo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; si segnala la presenza di un agriturismo. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali, quelli della Pro Loco e la locale stazione dei carabinieri. Un’importante fonte di reddito per la comunità è costituita dall’agricoltura, che si diversifica nelle coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e alberi da frutta. Praticato è l’allevamento bovino cui si associano quello suino e avicolo. Per quanto riguarda l’attività industriale particolare importanza riveste la fabbricazione di mobili. A quest’attività se ne aggiungono molte altre; nel campo alimentare ci sono industrie per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi; sono presenti industrie tessili per la fabbricazione di calzature, industrie del legno, chimiche, dei laterizi, dell’edilizia, per la produzione di ferro e acciaio. Tra le industrie meccaniche ci sono quelle per la fabbricazione di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura, la fabbricazione di motocicli e biciclette, di gioielli e oreficeria e società per l’elaborazione elettronica dei dati. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza alle scuole dell’obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate dal museo civico archeologico; per il tempo libero è possibile frequentare il campo di volo da diporto sportivo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; si segnala la presenza di un agriturismo. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Dal punto di vista turistico è poco frequentata, per l’assenza di attrattive particolarmente significative, mentre rappresenta un punto di riferimento per quanti cercano lavoro nel settore agricolo e industriale, viste le numerose opportunità di lavoro che offre. I suoi rapporti con il circondario non sono comunque rilevanti, a essi ci si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e per l’epletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche ricorrenti, merita di essere citata la rassegna di musica in concomitanza con incontri culturali, durante l’anno. Il Patrono, S. Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Dal punto di vista turistico è poco frequentata, per l’assenza di attrattive particolarmente significative, mentre rappresenta un punto di riferimento per quanti cercano lavoro nel settore agricolo e industriale, viste le numerose opportunità di lavoro che offre. I suoi rapporti con il circondario non sono comunque rilevanti, a essi ci si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e per l’epletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni folcloristiche ricorrenti, merita di essere citata la rassegna di musica in concomitanza con incontri culturali, durante l’anno. Il Patrono, S. Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Bagnolo, Ca' degli Oppi, Corte Bragagnani, Mazzantica, Pezzatonega, Spontini, Vallese, Villa Fontana

Bagnolo, Ca' degli Oppi, Corte Bragagnani, Mazzantica, Pezzatonega, Spontini, Vallese, Villa Fontana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oppeano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.