Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. Gli onetesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Villa d'Oneta -sede municipale-, Cantoni d'Oneta, Chignolo d'Oneta, Molini e Scullera. Il territorio, coperto da fitti boschi, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 2.049 metri della Cima di Grem. L'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, conserva un aspetto rurale; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto Reale: sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano tre monti verdi sormontati da una croce che si origina dalla vetta centrale; nella seconda parte, a sfondo argenteo, si rappresenta una lampada da minatore.

Comune di montagna, di origine antica, la cui economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. Gli onetesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra numerosissime case sparse e le località Villa d'Oneta -sede municipale-, Cantoni d'Oneta, Chignolo d'Oneta, Molini e Scullera. Il territorio, coperto da fitti boschi, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 2.049 metri della Cima di Grem. L'abitato, che fa registrare segni di espansione edilizia, conserva un aspetto rurale; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto Reale: sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano tre monti verdi sormontati da una croce che si origina dalla vetta centrale; nella seconda parte, a sfondo argenteo, si rappresenta una lampada da minatore.

Storia

Abitata anticamente da popolazioni orobiche, che già conoscevano e sfruttavano i giacimenti di zinco, di cui era ricca la vallata circostante, secondo alcuni studiosi deriverebbe il toponimo dal latino ONUS, 'misura, peso', in riferimento alla misurazione del minerale estratto; secondo altri, invece, il nome va riportato al latino ALNUS, che significa 'ontano', con l'aggiunta del suffisso -etum. L'attività estrattiva, intensamente praticata anche durante la colonizzazione dei romani, dovette essere abbandonata nell'alto Medioevo, a seguito delle invasioni barbariche, venendo ripresa solo più tardi e intensificandosi a partire dalla fine del XII secolo, quando il vescovo di Bergamo, Arnolfo, riconobbe ai cittadini libertà di iniziativa in questo campo. Al pari dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, cui si aggiunsero quelle tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta, nella prima metà del Quattrocento entrò a far parte dei possedimenti veneziani, passando, col trattato di Campoformio , del 1797, sotto la dominazione austriaca, protrattasi, sia pure con la breve parentesi napoleonica, fino all'annessione al Regno d'Italia. La storia successiva fa registrare lo sfruttamento delle sue ricchezze minerarie da parte di due società straniere, l'una inglese e l'altra belga, e l'inizio, nella seconda metà degli anni Venti, di una grande crisi, accompagnata da un progressivo calo demografico. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto: il santuario della Madonna del Frassino, eretto all'inizio del XVI secolo sul monte Alben, per ricordare l'apparizione della Vergine a una ragazza del posto; la cinquecentesca parrocchiale dell'Assunta, contenente pregevoli affreschi, e le chiesette di Cantoni d'Oneta e Chignolo d'Oneta, del Settecento.

Abitata anticamente da popolazioni orobiche, che già conoscevano e sfruttavano i giacimenti di zinco, di cui era ricca la vallata circostante, secondo alcuni studiosi deriverebbe il toponimo dal latino ONUS, 'misura, peso', in riferimento alla misurazione del minerale estratto; secondo altri, invece, il nome va riportato al latino ALNUS, che significa 'ontano', con l'aggiunta del suffisso -etum. L'attività estrattiva, intensamente praticata anche durante la colonizzazione dei romani, dovette essere abbandonata nell'alto Medioevo, a seguito delle invasioni barbariche, venendo ripresa solo più tardi e intensificandosi a partire dalla fine del XII secolo, quando il vescovo di Bergamo, Arnolfo, riconobbe ai cittadini libertà di iniziativa in questo campo. Al pari dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte tra i guelfi e i ghibellini, cui si aggiunsero quelle tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a> e la Repubblica Veneta, nella prima metà del Quattrocento entrò a far parte dei possedimenti veneziani, passando, col <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a> , del 1797, sotto la dominazione austriaca, protrattasi, sia pure con la breve parentesi napoleonica, fino all'annessione al Regno d'Italia. La storia successiva fa registrare lo sfruttamento delle sue ricchezze minerarie da parte di due società straniere, l'una inglese e l'altra belga, e l'inizio, nella seconda metà degli anni Venti, di una grande crisi, accompagnata da un progressivo calo demografico. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte alcuni edifici di culto: il santuario della Madonna del Frassino, eretto all'inizio del XVI secolo sul monte Alben, per ricordare l'apparizione della Vergine a una ragazza del posto; la cinquecentesca parrocchiale dell'Assunta, contenente pregevoli affreschi, e le chiesette di Cantoni d'Oneta e Chignolo d'Oneta, del Settecento.

Economia

Va segnalata la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, basata su coltivazioni montane, è integrata dall'attività zootecnica, favorita dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame, soprattutto per bovini, ovini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo, al pari del terziario, che garantisce i soli servizi essenziali. Una rete commerciale appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione completa il panorama delle risorse economiche. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Va segnalata la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, basata su coltivazioni montane, è integrata dall'attività zootecnica, favorita dalle caratteristiche del territorio, che offre estesi pascoli per il bestiame, soprattutto per bovini, ovini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria, limitata a qualche piccola impresa edile, non ha avuto un adeguato sviluppo, al pari del terziario, che garantisce i soli servizi essenziali. Una rete commerciale appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione completa il panorama delle risorse economiche. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l'istruzione materna ed elementare; manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare interessanti escursioni nel vicino Parco delle Orobie e gustare i genuini prodotti locali. Diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui meritano di essere citate le feste collegate alla Madonna del Frassino, che si svolgono nei mesi di maggio, giugno e luglio. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare interessanti escursioni nel vicino Parco delle Orobie e gustare i genuini prodotti locali. Diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti, in genere non rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono pure per frequentare le altre scuole dell'obbligo e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non forniti localmente, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui meritano di essere citate le feste collegate alla Madonna del Frassino, che si svolgono nei mesi di maggio, giugno e luglio. La festa patronale, dedicata a Santa Maria Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Alben, Cantoni d'Oneta, Chignolo, Cima di Grem, Molini, Ortello, Scullera, Villa d'Oneta

Alben, Cantoni d'Oneta, Chignolo, Cima di Grem, Molini, Ortello, Scullera, Villa d'Oneta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oneta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.