Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo prettamente agricolo. La maggior parte degli olivolesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra l’aggregato urbano minore di Costabella, contiguo a quello di Pelucchini del comune di Ottiglio, e poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 159 a un massimo di 280 metri sul livello del mare. L’abitato sorge in bella posizione panoramica, su un colle che domina da sinistra la valle del torrente Rotaldo; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo prettamente agricolo. La maggior parte degli olivolesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra l’aggregato urbano minore di Costabella, contiguo a quello di Pelucchini del comune di Ottiglio, e poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 159 a un massimo di 280 metri sul livello del mare. L’abitato sorge in bella posizione panoramica, su un colle che domina da sinistra la valle del torrente Rotaldo; il suo andamento plano-altimetrico è tipico collinare.

Storia

Il toponimo è attestato a partire dal 1300 attraverso la sola forma di “Olivola”, derivante da ‘oliva’, nota anche come antroponimo. Alla voce di derivazione risulta applicato il suffisso -ULA, generalmente di valore diminutivale, ma che in toponomastica può anche avere funzione di collettivo. In tal senso la denominazione indica ‘terreno piantato a olivi’. La pronuncia dialettale ‘aulívula’ fa pensare ad un fenomeno di agglutinazione della preposizione “a” di moto a luogo. Sorta in epoca medievale, appartenne ai marchesi del Monferrato, i quali la cedettero come feudo a varie famiglie locali, tra cui i Celloria e i Ferraris. Successivamente divenne contado dei signori dei Candiani, e, qualche anno più tardi, dei Curioni-Guazzi che assunsero il titolo di conti. In epoca moderna, precisamente nel periodo fascista, perse la sua autonomia quando venne aggregata al comune di Frassinello Monferrato, da cui si staccò definitivamente solo nel 1950. Il suo emblema monumentale è il campanile, in stile romanico, della chiesa di San Pietro, edificio oggi abbandonato. Ma sono degni di nota anche la parrocchiale, dedicata anch’essa a San Pietro, costruita nel 1895 e aperta al culto solo nel 1938 e la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta dai frassinellesi scampati alla terribile peste del 1630, come ringraziamento per essere sopravvissuti al terribile morbo.

Il toponimo è attestato a partire dal 1300 attraverso la sola forma di “Olivola”, derivante da ‘oliva’, nota anche come antroponimo. Alla voce di derivazione risulta applicato il suffisso -ULA, generalmente di valore diminutivale, ma che in toponomastica può anche avere funzione di collettivo. In tal senso la denominazione indica ‘terreno piantato a olivi’. La pronuncia dialettale ‘aulívula’ fa pensare ad un fenomeno di agglutinazione della preposizione “a” di moto a luogo. Sorta in epoca medievale, appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a>, i quali la cedettero come feudo a varie famiglie locali, tra cui i Celloria e i Ferraris. Successivamente divenne contado dei signori dei Candiani, e, qualche anno più tardi, dei Curioni-Guazzi che assunsero il titolo di conti. In epoca moderna, precisamente nel periodo fascista, perse la sua autonomia quando venne aggregata al comune di Frassinello Monferrato, da cui si staccò definitivamente solo nel 1950. Il suo emblema monumentale è il campanile, in stile romanico, della chiesa di San Pietro, edificio oggi abbandonato. Ma sono degni di nota anche la parrocchiale, dedicata anch’essa a San Pietro, costruita nel 1895 e aperta al culto solo nel 1938 e la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta dai frassinellesi scampati alla terribile peste del 1630, come ringraziamento per essere sopravvissuti al terribile morbo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, produce uva (dalla cui lavorazione nascono i pregiati vini Doc Grignolino e Barbera), cereali, frumento e frutta; si pratica anche l’allevamento di caprini. L’industria è del tutto inesistente ad eccezione di una azienda impegnata nella lavorazione della gomma e della plastica. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, la principale fonte di reddito della popolazione, produce uva (dalla cui lavorazione nascono i pregiati vini Doc Grignolino e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>), cereali, frumento e frutta; si pratica anche l’allevamento di caprini. L’industria è del tutto inesistente ad eccezione di una azienda impegnata nella lavorazione della gomma e della plastica. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non sia meta di particolare richiamo turistico, offre la possibilità di effettuare escursioni a chiunque desideri godere della tranquillità dell’ambiente naturale e della degustazione dei pregiati vini della zona. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: la manifestazione “Jazz All Swing Hall”, importante appuntamento di musica jazz con ospiti provenienti da tutto il mondo, da ottobre a giugno; “Aspettando Ferragosto”, caffè concerto con musica dal vivo a fine luglio inizio agosto; la “Festa in famiglia”, tradizionale evento estivo con musica e ballo a palchetto, il 10 agosto; il “Brindisi di Natale” con visita al presepe, a dicembre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 29 giugno.

Sebbene non sia meta di particolare richiamo turistico, offre la possibilità di effettuare escursioni a chiunque desideri godere della tranquillità dell’ambiente naturale e della degustazione dei pregiati vini della zona. Tra gli eventi ricorrenti si segnalano: la manifestazione “Jazz All Swing Hall”, importante appuntamento di musica jazz con ospiti provenienti da tutto il mondo, da ottobre a giugno; “Aspettando Ferragosto”, caffè concerto con musica dal vivo a fine luglio inizio agosto; la “Festa in famiglia”, tradizionale evento estivo con musica e ballo a palchetto, il 10 agosto; il “Brindisi di Natale” con visita al presepe, a dicembre. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 29 giugno.

Località

Costabella

Costabella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Olivola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.