Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che accanto all'agricoltura e all'industria ha sviluppato il turismo. Gli oltrecollesi, con un indice di vecchiaia piuttosto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Zambla Alta, Zambla Bassa e Zorzone. Il territorio, comprendente anche i nuclei Plassa, Costa Nebel, Mincucco e Piani Bracca nonché numerose case sparse, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 2.512 metri del monte Menna. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, è immerso nel suggestivo e verdeggiante paesaggio dei rilievi orobici; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con decreto del 1956: nel primo campo, smaltato di rosso, si rappresenta un monte argentato all'italiana, che si origina dalla punta dello scudo e sul quale poggia un piccone da minatore dello stesso colore; sullo sfondo azzurro della seconda parte spicca una fontana zampillante argentata.

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che accanto all'agricoltura e all'industria ha sviluppato il turismo. Gli oltrecollesi, con un indice di vecchiaia piuttosto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Zambla Alta, Zambla Bassa e Zorzone. Il territorio, comprendente anche i nuclei Plassa, Costa Nebel, Mincucco e Piani Bracca nonché numerose case sparse, presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 2.512 metri del monte Menna. L'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, è immerso nel suggestivo e verdeggiante paesaggio dei rilievi orobici; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con decreto del 1956: nel primo campo, smaltato di rosso, si rappresenta un monte argentato all'italiana, che si origina dalla punta dello scudo e sul quale poggia un piccone da minatore dello stesso colore; sullo sfondo azzurro della seconda parte spicca una fontana zampillante argentata.

Storia

Il toponimo, attestato in un documento della prima metà del XV secolo, è di chiara etimologia, derivando dal latino ULTRA COLLUM, che significa 'oltre il giogo'. Incerte sono invece le origini del borgo che, stando alla tradizione, sarebbe stato fondato da alcuni soldati tedeschi, scesi in Italia al seguito di Carlo Magno, per sconfiggere i longobardi, guidati dal re Desiderio; non manca però chi ritiene che la zona sia stata abitata già in epoca preromana. Possedimento dei vescovi di Bergamo, al pari delle altre località della Val Serina, fu riscattata dalla popolazione nella seconda metà del XIII secolo. Seguendo le vicende dei territori circostanti, nel corso del Quattrocento passò sotto la dominazione della Repubblica Veneta, registrando una certa crescita economica, legata allo sfruttamento dei locali giacimenti minerari. L'attività estrattiva, continuata anche nei secoli successivi, raggiunse i massimi livelli nella seconda metà dell'Ottocento, quando venne praticata a livello industriale. L'elemento di maggior spicco del patrimonio storico-architettonico è la parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, del XV secolo; ricca di opere d'arte, è stata più volta modificata, assumendo l'attuale aspetto in seguito agli interventi realizzati negli anni Trenta. Interessanti sono anche: la cinquecentesca chiesa di Zambla Bassa; quella di Zambla Alta, edificata nel 1800, e la parrocchiale di Zorzone, in stile neoclassico.

Il toponimo, attestato in un documento della prima metà del XV secolo, è di chiara etimologia, derivando dal latino ULTRA COLLUM, che significa 'oltre il giogo'. Incerte sono invece le origini del borgo che, stando alla tradizione, sarebbe stato fondato da alcuni soldati tedeschi, scesi in Italia al seguito di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a>, per sconfiggere i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, guidati dal re Desiderio; non manca però chi ritiene che la zona sia stata abitata già in epoca preromana. Possedimento dei vescovi di Bergamo, al pari delle altre località della Val Serina, fu riscattata dalla popolazione nella seconda metà del XIII secolo. Seguendo le vicende dei territori circostanti, nel corso del Quattrocento passò sotto la dominazione della Repubblica Veneta, registrando una certa crescita economica, legata allo sfruttamento dei locali giacimenti minerari. L'attività estrattiva, continuata anche nei secoli successivi, raggiunse i massimi livelli nella seconda metà dell'Ottocento, quando venne praticata a livello industriale. L'elemento di maggior spicco del patrimonio storico-architettonico è la parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, del XV secolo; ricca di opere d'arte, è stata più volta modificata, assumendo l'attuale aspetto in seguito agli interventi realizzati negli anni Trenta. Interessanti sono anche: la cinquecentesca chiesa di Zambla Bassa; quella di Zambla Alta, edificata nel 1800, e la parrocchiale di Zorzone, in stile neoclassico.

Economia

Va segnalata la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto alle coltivazioni, è integrata dall'allevamento di bovini, ovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile e metalmeccanico. Il terziario non garantisce particolari servizi, se si eccettua quello bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo mineralogico. Buona è la capacità ricettiva, offrendosi una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Va segnalata la presenza della Pro Loco. L'agricoltura, poco favorita dalle caratteristiche del territorio, che non risulta adatto alle coltivazioni, è integrata dall'allevamento di bovini, ovini, suini, caprini, equini e avicoli. L'industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico. Il terziario non garantisce particolari servizi, se si eccettua quello bancario. La rete commerciale, sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della comunità, completa il quadro delle risorse economiche. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo mineralogico. Buona è la capacità ricettiva, offrendosi una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Località di villeggiatura, registra, soprattutto in inverno, un notevole movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco delle Orobie, e praticando diversi sport, tra cui il parapendio e lo sci alpinismo, di discesa e fondo. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell'indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, cui la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, oltre alle diverse feste religiose, vanno citati gli appuntamenti di agosto, quali: la festa della Corna Piana; la festa del monte Menna; la festa dell'alpeggio, al lago Branchino; la festa del villeggiante, a Zambla Alta; la raviolata; la grigliata, nei giorni 14 e 15, e la spettacolare fiaccolata ai monti. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata il primo maggio.

Località di villeggiatura, registra, soprattutto in inverno, un notevole movimento di turisti, attratti dalla possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo delle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco delle Orobie, e praticando diversi sport, tra cui il parapendio e lo sci alpinismo, di discesa e fondo. Abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare allo sviluppo dell'indotto turistico, che consente un buon assorbimento di manodopera, intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, cui la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, oltre alle diverse feste religiose, vanno citati gli appuntamenti di agosto, quali: la festa della Corna Piana; la festa del monte Menna; la festa dell'alpeggio, al lago Branchino; la festa del villeggiante, a Zambla Alta; la raviolata; la grigliata, nei giorni 14 e 15, e la spettacolare fiaccolata ai monti. La festa del Patrono, San Bartolomeo, viene celebrata il primo maggio.

Località

Capriana, Cima di Menna, Plassa, Zambla Alta, Zambla Bassa, Zorzone

Capriana, Cima di Menna, Plassa, Zambla Alta, Zambla Bassa, Zorzone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Oltre il Colle rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.