Descrizione

Comune di pianura, di antiche origini, con un'economia essenzialmente agricola. I nosatesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare un fenomeno di forte espansione edilizia; la parte restante della popolazione è distribuita in più case sparse e nella Cascina del Ponte di Castano. Pur presentando un andamento plano-altimetrico sostanzialmente pianeggiante, con variazioni altimetriche non accentuate, il territorio si adagia su un piccolo promontorio che domina la valle del fiume Ticino ed è ricco di canali e acque sorgive, circondate da giunchi e dossi di sabbia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura un mastio rosso turrito e merlato alla ghibellina, fondato su una verde campagna e sormontato da un albero di noce che si staglia nell'azzurro del cielo.

Comune di pianura, di antiche origini, con un'economia essenzialmente agricola. I nosatesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare un fenomeno di forte espansione edilizia; la parte restante della popolazione è distribuita in più case sparse e nella Cascina del Ponte di Castano. Pur presentando un andamento plano-altimetrico sostanzialmente pianeggiante, con variazioni altimetriche non accentuate, il territorio si adagia su un piccolo promontorio che domina la valle del fiume Ticino ed è ricco di canali e acque sorgive, circondate da giunchi e dossi di sabbia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura un mastio rosso turrito e merlato alla ghibellina, fondato su una verde campagna e sormontato da un albero di noce che si staglia nell'azzurro del cielo.

Storia

L'originario nucleo abitativo probabilmente sorse in epoca romana attorno ad una villa di campagna, come è testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici risalenti ad età imperiale e di altri del III e II secolo a.C. Non è chiaro se il toponimo derivi dal termine lombardo "nos", che significa 'noce', o dal nome latino di persona NOSUS. Le sue vicende storiche anteriori al Cinquecento, periodo al quale risalgono le prime notizie certe su questo comune, visitato nel 1570 dal cardinale Carlo Borromeo, non saranno state diverse da quelle dei territori circostanti che, dopo le lotte dei comuni lombardi contro l'egemonia imperiale, furono coinvolti nel XIII secolo negli scontri tra le famiglie dei Torriani e dei Visconti, in contesa per il predominio su Milano, passando poi sotto le signo rie viscontea e sforzesca, seguite dalle dominazioni francese e spagnola. Nella seconda metà del Seicento, nonostante la richiesta avanzata dai nosatesi di rimanere sotto il diretto dominio della corte spagnola, queste terre furono vendute ai marchesi Scaramuzza-Visconti e negli anni successivi le loro sorti si legarono alle vicende della famiglia Borromeo. A quest'ultimo casato si deve la costruzione dell'omonimo palazzo, di cui però attualmente rimane soltanto il cortile; particolare attenzione dal punto di vista monumentale meritano la parrocchiale, dall'aspetto settecentesco, e la chiesetta di Santa Maria in Binda, probabilmente costruita nell'ottavo secolo e ampliata nel Duecento, nel cui interno è possibile ammirare un ciclo di affreschi risalenti alla fine del XV secolo.

L'originario nucleo abitativo probabilmente sorse in epoca romana attorno ad una villa di campagna, come è testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti archeologici risalenti ad età imperiale e di altri del III e II secolo a.C. Non è chiaro se il toponimo derivi dal termine lombardo "nos", che significa 'noce', o dal nome latino di persona NOSUS. Le sue vicende storiche anteriori al Cinquecento, periodo al quale risalgono le prime notizie certe su questo comune, visitato nel 1570 dal cardinale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOBORROMEO'>Carlo Borromeo</a>, non saranno state diverse da quelle dei territori circostanti che, dopo le lotte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a> lombardi contro l'egemonia imperiale, furono coinvolti nel XIII secolo negli scontri tra le famiglie dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, in contesa per il predominio su Milano, passando poi sotto le signo rie viscontea e sforzesca, seguite dalle dominazioni francese e spagnola. Nella seconda metà del Seicento, nonostante la richiesta avanzata dai nosatesi di rimanere sotto il diretto dominio della corte spagnola, queste terre furono vendute ai marchesi Scaramuzza-Visconti e negli anni successivi le loro sorti si legarono alle vicende della famiglia Borromeo. A quest'ultimo casato si deve la costruzione dell'omonimo palazzo, di cui però attualmente rimane soltanto il cortile; particolare attenzione dal punto di vista monumentale meritano la parrocchiale, dall'aspetto settecentesco, e la chiesetta di Santa Maria in Binda, probabilmente costruita nell'ottavo secolo e ampliata nel Duecento, nel cui interno è possibile ammirare un ciclo di affreschi risalenti alla fine del XV secolo.

Economia

La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali. Si pratica, inoltre, l'allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali sono praticamente assenti e limitata è pure la presenza del terziario, che si compone di una discreta rete commerciale e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano, inoltre, servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, culturali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza, mentre quelle scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e l'assenza di strutture sanitarie rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali. Si pratica, inoltre, l'allevamento di bovini e avicoli. Le attività industriali sono praticamente assenti e limitata è pure la presenza del terziario, che si compone di una discreta rete commerciale e dei servizi forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Mancano, inoltre, servizi più qualificati, come quello bancario, e strutture sociali, culturali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza, mentre quelle scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole elementari. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e l'assenza di strutture sanitarie rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Priva di attrattive significative in grado di farne una meta turistica almeno in ambito provinciale, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno ai non residenti particolari opportunità di lavoro, vista la carenza di strutture produttive; diffuso è pertanto il pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate e verso i comuni vicini, con i quali la popolazione è in stretti rapporti quotidiani a causa della limitata presenza sul posto di scuole e servizi. Tra le manifestazioni che sono solite animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno segnalate la sagra di San Giuniforte, che si svolge a luglio, e la festa di Santa Maria in Binda, che ha luogo la seconda domenica di settembre. La festa della Patrona, la Madonna del Carmine, si celebra la prima domenica di luglio.

Priva di attrattive significative in grado di farne una meta turistica almeno in ambito provinciale, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno ai non residenti particolari opportunità di lavoro, vista la carenza di strutture produttive; diffuso è pertanto il pendolarismo verso aree maggiormente industrializzate e verso i comuni vicini, con i quali la popolazione è in stretti rapporti quotidiani a causa della limitata presenza sul posto di scuole e servizi. Tra le manifestazioni che sono solite animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni, vanno segnalate la sagra di San Giuniforte, che si svolge a luglio, e la festa di Santa Maria in Binda, che ha luogo la seconda domenica di settembre. La festa della Patrona, la Madonna del Carmine, si celebra la prima domenica di luglio.

Località

Cascina del Ponte di Castano

Cascina del Ponte di Castano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nosate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.