Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si basa sia sulle attività tradizionali, come quelle agricole, sia su quelle industriali. I nogaresi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e risiedono quasi prevalentemente nel capoluogo comunale –contiguo ai centri di Brancon e Caselle del comune di Gazzo Veronese e al centro Calcinaro-Nogara del comune di Salizzole–; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Alberoni, Barabò, Crosara e Montalto, oltre che in alcuni nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato è in forte espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una pianta di noce, fondata su un prato verde.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia si basa sia sulle attività tradizionali, come quelle agricole, sia su quelle industriali. I nogaresi presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e risiedono quasi prevalentemente nel capoluogo comunale –contiguo ai centri di Brancon e Caselle del comune di Gazzo Veronese e al centro Calcinaro-Nogara del comune di Salizzole–; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Alberoni, Barabò, Crosara e Montalto, oltre che in alcuni nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato è in forte espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, spicca una pianta di noce, fondata su un prato verde.

Storia

Le prime testimonianze di una frequentazione umana sono riferibili all’epoca neolitica, all’incirca al IV millennio a.C.. In epoca romana il territorio fu particolarmente trafficato per la vicinanza alla via Claudio-Augusta. Da un antico documento di re Berengario, datato ai primi anni del X secolo, si apprende che la cappella di San Pietro, fu ceduta al diacono Audiberto. Nel 1145 entrò a far parte dei possedimenti del monastero di Nonantola. Un periodo florido della sua storia fu certamente quello legato alle famiglie vicentine dei Valmarana e dei Cavalli. Queste si stanziarono sul territorio a partire dal XV secolo e iniziarono una costante ed efficace opera di bonifica e di sistemazione del fiume Tartaro, rendendo così migliore il rendimento delle attività agricole. Fonti documentarie tramandano che i Cavalli acquistarono nel 1415 i territori che un tempo erano appartenuti ad Alvise dal Verme, celebre condottiero. L’architettura religiosa offre alcune preziose testimonianze monumentali, come il piccolo edificio consacrato nel 1533 intitolato a San Gregorio Magno e la chiesa di San Silvestro. Opere di edilizia residenziale sono invece il palazzo dei Cavalli a Campolano, quello dei Valmanara a Calcinaro, il palazzo dei conti Maragna e quello Maggi.

Le prime testimonianze di una frequentazione umana sono riferibili all’epoca neolitica, all’incirca al IV millennio a.C.. In epoca romana il territorio fu particolarmente trafficato per la vicinanza alla via Claudio-Augusta. Da un antico documento di re Berengario, datato ai primi anni del X secolo, si apprende che la cappella di San Pietro, fu ceduta al diacono Audiberto. Nel 1145 entrò a far parte dei possedimenti del monastero di Nonantola. Un periodo florido della sua storia fu certamente quello legato alle famiglie vicentine dei Valmarana e dei Cavalli. Queste si stanziarono sul territorio a partire dal XV secolo e iniziarono una costante ed efficace opera di bonifica e di sistemazione del fiume Tartaro, rendendo così migliore il rendimento delle attività agricole. Fonti documentarie tramandano che i Cavalli acquistarono nel 1415 i territori che un tempo erano appartenuti ad Alvise dal Verme, celebre condottiero. L’architettura religiosa offre alcune preziose testimonianze monumentali, come il piccolo edificio consacrato nel 1533 intitolato a San Gregorio Magno e la chiesa di San Silvestro. Opere di edilizia residenziale sono invece il palazzo dei Cavalli a Campolano, quello dei Valmanara a Calcinaro, il palazzo dei conti Maragna e quello Maggi.

Economia

La sua struttura amministrativa si compone degli uffici postali e municipali, nonché della stazione dei carabinieri. Il settore agricolo, che costituisce tuttora una fonte di reddito per la comunità, è caratterizzato da diversi tipi di coltivazione, come cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta. è praticato anche l’allevamento bovino, suino e avicolo. L’altra fonte di reddito è costituita dal settore industriale, specializzato nei comparti tessili, conciario, della produzione del legno, per la fabbricazione di prodotti farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali. Presente è anche l’industria di laterizi, edili, meccanica, quella metalmeccanica è specializzata nella produzione di macchine per l’agricoltura e per la silvicoltura, ci sono stabilimenti per la fabbricazione di mobili e per la produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme di servizi; fa registrare la presenza del servizio bancario, di ditte per l’elaborazione elettronica dei dati, di attività radiotelevisiva e quella della stampa con tutte le attività ad essa connesse. Le strutture sociali offrono il servizio di assistenza agli anziani e ai bambini grazie alla presenza della casa di riposo e dell’asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare tutte le scuole dell’obbligo, mentre per accedere all’istruzione secondaria di secondo grado i ragazzi devono recarsi fuori. La biblioteca offre la possibilità di approfondimenti culturali, mentre non si registra la presenza di musei o di luoghi che forniscano attrezzature per il tempo libero. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di soggiorno sia di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

La sua struttura amministrativa si compone degli uffici postali e municipali, nonché della stazione dei carabinieri. Il settore agricolo, che costituisce tuttora una fonte di reddito per la comunità, è caratterizzato da diversi tipi di coltivazione, come cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e frutta. è praticato anche l’allevamento bovino, suino e avicolo. L’altra fonte di reddito è costituita dal settore industriale, specializzato nei comparti tessili, conciario, della produzione del legno, per la fabbricazione di prodotti farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali. Presente è anche l’industria di laterizi, edili, meccanica, quella metalmeccanica è specializzata nella produzione di macchine per l’agricoltura e per la silvicoltura, ci sono stabilimenti per la fabbricazione di mobili e per la produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme di servizi; fa registrare la presenza del servizio bancario, di ditte per l’elaborazione elettronica dei dati, di attività radiotelevisiva e quella della stampa con tutte le attività ad essa connesse. Le strutture sociali offrono il servizio di assistenza agli anziani e ai bambini grazie alla presenza della casa di riposo e dell’asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare tutte le scuole dell’obbligo, mentre per accedere all’istruzione secondaria di secondo grado i ragazzi devono recarsi fuori. La biblioteca offre la possibilità di approfondimenti culturali, mentre non si registra la presenza di musei o di luoghi che forniscano attrezzature per il tempo libero. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di soggiorno sia di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Non è una località turistica particolarmente rinomata e frequentata, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Verso questo centro si è sviluppato un certo pendolarismo da parte della popolazione del circondario per le numerose possibilità di impiego che offre, sia nel settore agricolo sia in quello industriale. I rapporti che intrattiene con i comuni limitrofi non si possono definire rilevanti, ai quali, comunque, si rivolge per l’espletamento di pratiche burocratiche e per quelle esigenze che non possono essere soddisfatte sul posto. Non si segnalano particolari manifestazioni religiose o folcloristiche ricorrenti del tipo di quelle che solitamente esercitano una discreta capacità attrattiva nei confronti del circondario. La festa patronale, in onore di Nostra Signora del Carmelo, si celebra il 16 luglio con una sagra e una fiera.

Non è una località turistica particolarmente rinomata e frequentata, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Verso questo centro si è sviluppato un certo pendolarismo da parte della popolazione del circondario per le numerose possibilità di impiego che offre, sia nel settore agricolo sia in quello industriale. I rapporti che intrattiene con i comuni limitrofi non si possono definire rilevanti, ai quali, comunque, si rivolge per l’espletamento di pratiche burocratiche e per quelle esigenze che non possono essere soddisfatte sul posto. Non si segnalano particolari manifestazioni religiose o folcloristiche ricorrenti del tipo di quelle che solitamente esercitano una discreta capacità attrattiva nei confronti del circondario. La festa patronale, in onore di Nostra Signora del Carmelo, si celebra il 16 luglio con una sagra e una fiera.

Località

Alberoni, Barabò, Boschetto, Casella, Crosara, Guglia, Montalto, Motta, Raffa

Alberoni, Barabò, Boschetto, Casella, Crosara, Guglia, Montalto, Motta, Raffa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nogara rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.