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Descrizione

Centro rivierasco, di antiche origini, la cui economia si basa su attività agricole, industriali e terziarie. I noceresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e nelle località Nocera Scalo, Campodorato e Gollieri; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e i nuclei: Acquafredda, Piano Pere, Salice, San Cataldo e Villaggio del Golfo. Il territorio, classificato collinare, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate. L’abitato, situato su uno sperone incorniciato da monti, è interessato da una forte crescita edilizia; disposto a gradinate, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo argenteo, un sirena che fuoriesce dal mare, raffigurata nell’atto di suonare una lira.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici, stando al materiale neolitico scoperto nel territorio, registrò in seguito altri insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei greci e dei romani. Probabilmente corrisponde all’antica Nuceria o Nucria, località dei bruzi, alla quale si ritiene appartengano i resti di una cinta muraria e di un acquedotto, oltre a varie monete, rinvenuti nella zona. La prima parte del toponimo continua il latino NUCERIA, riportato alla base “noukria”, variante di “nouko”, ‘nuovo’ (dall’indoeuropeo “newo-newyo”) e inteso nel senso di ‘la città nuova’; non manca però chi si richiama a LUCERIA e a LUCERES, nome di una delle tribù in cui era diviso il popolo romano, o al gentilizio etrusco “luxre”. La specificazione Terinese, aggiunta con un regio decreto del 1863, viene riferita da alcuni all’antica Terina, altra località del Bruzzio, e da altri al vicino piano della Tirena (dal latino LATERINA, ‘mattonaia’). Distrutta dai saraceni, nel X secolo, fu ricostruita in un luogo più riparato, non lontano dal mare. In documenti medievali è citata col nome Nocera di Castiglione. Donata dal conte Ruggero all’abbazia di Sant’Eufemia, passò poi al baliaggio dei cavalieri di Malta. I terremoti del XVII e del XVIII secolo vi causarono molti danni. Comune del cantone di Nicastro, ai tempi della Repubblica partenope a, dai francesi fu inserita nella giurisdizione di Martirano. Elevata a capoluogo di circondario dai Borboni, fu colpita anche dal sisma dell’inizio del 1900. Tra i monumenti spiccano: la seicentesca parrocchiale dell’Annunziata; la chiesa di S. Francesco, forse del XV secolo; quelle dell’Addolorata e di S. Giovanni Battista; la chiesa della Pietà, contenente un pregevole gruppo ligneo cinque-seicentesco; la casa Procida, con un bel portale, del XVI secolo; il convento dei cappuccini, costruito, nella seconda metà del 1500, sui resti di un castello normanno.

Economia

È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olivo, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, metallurgico, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto professionale industriale; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Grazie alla sua bellezza, al paesaggio suggestivo e alla notevole capacità ricettiva, è meta di un discreto movimento turistico, che dimostra di apprezzare la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di una suggestiva cornice paesaggistica, gustando i prodotti locali ed effettuando escursioni lungo la splendida costa tirrenica. Abbastanza frequentata anche per lavoro, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini. Tra gli eventi ricorrenti vanno citati: il mercato domenicale; il rito dei “vattienti”, il venerdì Santo; la festa dell’Annunziata, la prima domenica dopo Pasqua; le fiere di luglio e agosto. Il Patrono, S. Giovanni Battista, si festeggia il 24 giugno.

Località

Acquafredda, Gollieri, Nocera Scalo, Piano Pere, Salice, San Cataldo, Villaggio del Golfo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nocera Terinese rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 4.731
  • Lat 39° 2' 9,75'' 39.03604167
  • Long 16° 9' 37,73'' 16.16048056
  • CAP 88047
  • Prefisso 0968
  • Codice ISTAT 079087
  • Codice Catasto F910
  • Altitudine slm 240 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1253
  • Superficie 46.23 Km2
  • Densità 102,34 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 04:42
  • Tramonto 19:01
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