Descrizione

Comune di collina, di origine antica, probabilmente romana, che ha saputo trasformare le proprie caratteristiche agricole in un processo di industrializzazione che ha sicuramente contribuito a valorizzare i famosi vini locali: Barbaresco, Barbera, Nebbiolo e Dolcetto d'Alba. I neivesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Borgonovo, con il maggior numero di residenti, e Bricco di Neive; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 437 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge su un colle, con veduta sull'alta valle del torrente. Il borgo antico, nella parte alta, è ricco di monumenti di grande valore artistico, mentre nella parte bassa si concentrano le attività artigianali e commerciali. Lo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, reca, in cuore, una croce trifogliata d'argento, accompagnata da quattro piccole croci, pure trifogliate.

Comune di collina, di origine antica, probabilmente romana, che ha saputo trasformare le proprie caratteristiche agricole in un processo di industrializzazione che ha sicuramente contribuito a valorizzare i famosi vini locali: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBARESCO'>Barbaresco</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>, Nebbiolo e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DOLCETTODALBA'>Dolcetto d'Alba</a>. I neivesi, che presentano un indice di vecchiaia elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Borgonovo, con il maggior numero di residenti, e Bricco di Neive; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosi aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 437 metri di quota. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge su un colle, con veduta sull'alta valle del torrente. Il borgo antico, nella parte alta, è ricco di monumenti di grande valore artistico, mentre nella parte bassa si concentrano le attività artigianali e commerciali. Lo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, reca, in cuore, una croce trifogliata d'argento, accompagnata da quattro piccole croci, pure trifogliate.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione medievale nella forma “Nevee”, in alternanza a “Nivee”. L'alternanza e/i della tonica suggerisce la connessione del tipo TERRAE NIVEAE. Si giustifica in questo modo anche la resa più antica “Nevie”, che potrebbe tuttavia dipendere dal gentilizio latino NEVIUS. L'origine dell'insediamento è antica, probabilmente d'epoca romana, come suggerisce il ritrovamento nella zona di numerose lapidi di tale periodo. Durante il Medioevo fu soggetta agli Aleramici, poi contesa da Alba ed Asti; infine passò ai Savoia. Tra le testimonianze storico-architettoniche figura: il castello, costruito intorno all'anno Mille dai signori del posto; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, di origine tardo-barocca, ricca di stucchi del XVIII secolo; la confraternita di San Michele, in stile barocco; la chiesa di San Rocco; il settecentesco palazzo dei conti Cocito, all'interno del quale sono presenti pregevoli affreschi; la chiesa di Santa Maria del Piano, risalente al XII secolo; infine, la casaforte Cotti, del XIII secolo.

Il toponimo compare nella documentazione medievale nella forma “Nevee”, in alternanza a “Nivee”. L'alternanza e/i della tonica suggerisce la connessione del tipo TERRAE NIVEAE. Si giustifica in questo modo anche la resa più antica “Nevie”, che potrebbe tuttavia dipendere dal gentilizio latino NEVIUS. L'origine dell'insediamento è antica, probabilmente d'epoca romana, come suggerisce il ritrovamento nella zona di numerose lapidi di tale periodo. Durante il Medioevo fu soggetta agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ALERAMICI'>Aleramici</a>, poi contesa da Alba ed Asti; infine passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra le testimonianze storico-architettoniche figura: il castello, costruito intorno all'anno Mille dai signori del posto; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, di origine tardo-barocca, ricca di stucchi del XVIII secolo; la confraternita di San Michele, in stile barocco; la chiesa di San Rocco; il settecentesco palazzo dei conti Cocito, all'interno del quale sono presenti pregevoli affreschi; la chiesa di Santa Maria del Piano, risalente al XII secolo; infine, la casaforte Cotti, del XIII secolo.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali; non manca però la stazione dei carabinieri. L'agricoltura rappresenta una significativa fonte di reddito: abbondante è la produzione del vino Doc Barbaresco, che ha origini molto antiche e che alimenta il volume delle esportazioni. Si pratica anche l'allevamento di suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui bevande e produzione di oli e grassi vegetali e animali), tessile, edile, della lavorazione del legno, del vetro e degli oggetti in vetro, dei materiali da costruzione, della lavorazione della pietra, della fabbricazione di macchine per l'agricoltura, dei mobili, dell'industria meccanica e metallurgica. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; è presente anche un istituto professionale industriale. La conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale è possibile grazie alla presenza della biblioteca civica. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è presente il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali; non manca però la stazione dei carabinieri. L'agricoltura rappresenta una significativa fonte di reddito: abbondante è la produzione del vino Doc <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBARESCO'>Barbaresco</a>, che ha origini molto antiche e che alimenta il volume delle esportazioni. Si pratica anche l'allevamento di suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui bevande e produzione di oli e grassi vegetali e animali), <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile, della lavorazione del legno, del vetro e degli oggetti in vetro, dei materiali da costruzione, della lavorazione della pietra, della fabbricazione di macchine per l'agricoltura, dei mobili, dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a> e metallurgica. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, assicurazioni e agenzie immobiliari arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; è presente anche un istituto professionale industriale. La conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale è possibile grazie alla presenza della biblioteca civica. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è presente il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di significativo richiamo turistico, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue numerose imprese e aziende che assorbono un discreto flusso di manodopera; la popolazione si rivolge tuttavia ai comuni del circondario per il completamento degli studi, l'espletamento di pratiche burocratiche e altri servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti folcloristici tradizionali si annoverano le sagre primaverili e settembrine, capisaldo di una vocazione enogastronomica e turistica che ha radici molto antiche. Caratteristica è, inoltre, la fiera dei capponi che si tiene il 22 dicembre, una delle più antiche e curiose feste della zona. Secondo la tradizione sono le donne delle famiglie contadine a occuparsi della delicata operazione che trasforma i galletti in capponi, destinando genitali, creste e bargigli al sugo di frattaglie per i tajarin. Il Patrono, San Michele, si festeggia il 23 settembre. È patria del generale Giuseppe Cortese, che liberò la Sardegna dalle truppe tedesche nel settembre del 1943, e del musico Lodovico Rocca, direttore del conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e autore di molte opere di successo.

Meta di significativo richiamo turistico, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle sue numerose imprese e aziende che assorbono un discreto flusso di manodopera; la popolazione si rivolge tuttavia ai comuni del circondario per il completamento degli studi, l'espletamento di pratiche burocratiche e altri servizi non disponibili sul posto. Tra gli appuntamenti folcloristici tradizionali si annoverano le sagre primaverili e settembrine, capisaldo di una vocazione enogastronomica e turistica che ha radici molto antiche. Caratteristica è, inoltre, la fiera dei capponi che si tiene il 22 dicembre, una delle più antiche e curiose feste della zona. Secondo la tradizione sono le donne delle famiglie contadine a occuparsi della delicata operazione che trasforma i galletti in capponi, destinando genitali, creste e bargigli al sugo di frattaglie per i tajarin. Il Patrono, San Michele, si festeggia il 23 settembre. È patria del generale Giuseppe Cortese, che liberò la Sardegna dalle truppe tedesche nel settembre del 1943, e del musico Lodovico Rocca, direttore del conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e autore di molte opere di successo.

Località

Albesani, Balluri, Bevioni, Bordini, Borgonovo, Bricchetto, Bricco di Neive, Casasse Inferiore, Casasse Superiore, Cotta, Crocetta, Currà, Gaia, Gallina, Moniprandi, Moretta, Pallareto, Pastura, Pelisseri, Rivetti, Serraboella, Serracapelli, Serragrilli, Starderi, Tetti

Albesani, Balluri, Bevioni, Bordini, Borgonovo, Bricchetto, Bricco di Neive, Casasse Inferiore, Casasse Superiore, Cotta, Crocetta, Currà, Gaia, Gallina, Moniprandi, Moretta, Pallareto, Pastura, Pelisseri, Rivetti, Serraboella, Serracapelli, Serragrilli, Starderi, Tetti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Neive rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.