Descrizione

“Comune sparso” con sede in Borgo. Di antichissima origine, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un modesto sviluppo industriale. I niellesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.

“Comune sparso” con sede in Borgo. Di antichissima origine, basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un modesto sviluppo industriale. I niellesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio, classificato di collina, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, interessato da crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo compare nella documentazione del 1142 come “Nigella”; qualche studioso vede in esso la continuazione del nome botanico “nigella”, inteso come ‘gittaione’. Il determinante allude al fiume che nasce dal monte Saccarello, nelle Alpi liguri. Citato dagli autori antichi come “Tanarum”, durante il Medioevo l’idronimo oscilla tra “Tanarus”, “Tannarus”, “Tanerus”, “Tanagrus”, “Thaner” e “Tanager”. Gli albori della sua storia si possono far risalire ad alcuni secoli a.C., quando i primi abitanti si raccolsero sulle rive del Tanaro in prossimità della confluenza con il Corsaglia. Con l’arrivo dei longobardi, nella seconda metà del VI secolo, appartenne al ducato di Asti; in seguito con i franchi di Carlo Magno, scomparsa la AUGUSTA BAGIENNORUM, costituì l’estremo lembo di terra verso levante del comitato di Bredulo. Nel X secolo fu saccheggiata dalle bande saracene provenienti dalla vicina costa francese e la “cortem de Nigella cum omnia sua integritate” venne assegnata alla giurisdizione del vescovo-conte di Asti, unitamente a tutto il comitato di Bredulo. Scacciati i saraceni, il territorio, allora compreso nei possedimenti di Bonifacio del Vasto, ricominciò una nuova e prospera vita: rifiorirono l’agricoltura e i commerci, si ricostruirono gli antichi monasteri e se ne fondarono di nuovi. Sul finire del XVIII secolo fu direttamente coinvolta dalla prima campagna napoleonica d’Italia. Dopo gli eventi napoleonici e la restaurazione, la sua storia fu parte integrante delle vicende di Casa Savoia e dello Stato Italiano; ben tre presidenti del Senato torinese furono niellesi: Dalmazzone, Rossi e Borio. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: i resti del castello medievale, dell’XI secolo; l’abside romanico della chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta; la confraternita dei disciplinanti di Sant’Antonio Abate, con affreschi del XV-XVI secolo; la cappella di Sant’Anna, nell’omonima località; la chiesa della Natività della Vergine; la chiesa di San Bartolomeo; infine, numerose cappelle disseminate sul territorio.

Il toponimo compare nella documentazione del 1142 come “Nigella”; qualche studioso vede in esso la continuazione del nome botanico “nigella”, inteso come ‘gittaione’. Il determinante allude al fiume che nasce dal monte Saccarello, nelle Alpi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a>. Citato dagli autori antichi come “Tanarum”, durante il Medioevo l’idronimo oscilla tra “Tanarus”, “Tannarus”, “Tanerus”, “Tanagrus”, “Thaner” e “Tanager”. Gli albori della sua storia si possono far risalire ad alcuni secoli a.C., quando i primi abitanti si raccolsero sulle rive del Tanaro in prossimità della confluenza con il Corsaglia. Con l’arrivo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, nella seconda metà del VI secolo, appartenne al ducato di Asti; in seguito con i franchi di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOMAGNO'>Carlo Magno</a>, scomparsa la AUGUSTA BAGIENNORUM, costituì l’estremo lembo di terra verso levante del comitato di Bredulo. Nel X secolo fu saccheggiata dalle bande <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SARACENE'>saracene</a> provenienti dalla vicina costa francese e la “cortem de Nigella cum omnia sua integritate” venne assegnata alla giurisdizione del vescovo-conte di Asti, unitamente a tutto il comitato di Bredulo. Scacciati i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SARACENI'>saraceni</a>, il territorio, allora compreso nei possedimenti di Bonifacio del Vasto, ricominciò una nuova e prospera vita: rifiorirono l’agricoltura e i commerci, si ricostruirono gli antichi monasteri e se ne fondarono di nuovi. Sul finire del XVIII secolo fu direttamente coinvolta dalla prima campagna napoleonica d’Italia. Dopo gli eventi napoleonici e la restaurazione, la sua storia fu parte integrante delle vicende di Casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> e dello Stato Italiano; ben tre presidenti del Senato torinese furono niellesi: Dalmazzone, Rossi e Borio. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: i resti del castello medievale, dell’XI secolo; l’abside romanico della chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta; la confraternita dei disciplinanti di Sant’Antonio Abate, con affreschi del XV-XVI secolo; la cappella di Sant’Anna, nell’omonima località; la chiesa della Natività della Vergine; la chiesa di San Bartolomeo; infine, numerose cappelle disseminate sul territorio.

Economia

È sede di Pro Loco. Le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di reddito: la silvicoltura fornisce, oltre a grandi quantità di legname, prodotti pregiati come il tartufo e il fungo mentre l’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, dei prodotti chimici, dei materiali da costruzione, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dell’industria meccanica, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle soli classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Le tradizionali attività rurali rappresentano ancora una significativa fonte di reddito: la silvicoltura fornisce, oltre a grandi quantità di legname, prodotti pregiati come il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TARTUFO'>tartufo</a> e il fungo mentre l’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, del legno, dei prodotti chimici, dei materiali da costruzione, dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla, dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a>, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle soli classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Costituisce una meta turistica abbastanza frequentata soprattutto dagli amanti della natura. Offre, infatti, la possibilità di compiere rilassanti escursioni, a piedi o in mountain-bike: tra tutte va segnalata quella alla località Valmorei, zona molto ricca di vigneti e noccioleti, dove, dal sagrato della chiesetta, nelle giornate limpide, si può ammirare un panorama di estrema suggestione e bellezza. Notevole richiamo esercita, inoltre, anche la località di Sant’Anna: la sua curiosità particolare si può riscontrare osservando attentamente le case che recano, su ogni facciata, il simbolo della famiglia che vi abita. Numerosi sono anche gli appuntamenti: a febbraio, il tipico carnevale, con sfilata di carri allegorici; a luglio, serate di ballo e di concerti di musica classica; ad agosto, la festa di San Lorenzo in località Valmorei, la gara nazionale di bocce, il mercatino dell’usato e la tradizionale polentata, solitamente l’ultima domenica del mese; infine, nel mese di ottobre, la castagnata. La Patrona, Sant’Anna, si festeggia il 26 luglio.

Costituisce una meta turistica abbastanza frequentata soprattutto dagli amanti della natura. Offre, infatti, la possibilità di compiere rilassanti escursioni, a piedi o in mountain-bike: tra tutte va segnalata quella alla località Valmorei, zona molto ricca di vigneti e noccioleti, dove, dal sagrato della chiesetta, nelle giornate limpide, si può ammirare un panorama di estrema suggestione e bellezza. Notevole richiamo esercita, inoltre, anche la località di Sant’Anna: la sua curiosità particolare si può riscontrare osservando attentamente le case che recano, su ogni facciata, il simbolo della famiglia che vi abita. Numerosi sono anche gli appuntamenti: a febbraio, il tipico carnevale, con sfilata di carri allegorici; a luglio, serate di ballo e di concerti di musica classica; ad agosto, la festa di San Lorenzo in località Valmorei, la gara nazionale di bocce, il mercatino dell’usato e la tradizionale polentata, solitamente l’ultima domenica del mese; infine, nel mese di ottobre, la castagnata. La Patrona, Sant’Anna, si festeggia il 26 luglio.

Località

Borgo, Cantone, Fenogli, Galvagni, Garre, Gianotti, Maie, Poggio, Roata, San Teobaldo

Borgo, Cantone, Fenogli, Galvagni, Garre, Gianotti, Maie, Poggio, Roata, San Teobaldo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Niella Tanaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.