Descrizione

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul terziario. I nicolositi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nella località di Scalonazzo, nonché in case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Montagnola (3.323 m), sull'Etna, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, denominato “porta dell'Etna” e più volte cancellato proprio dalla lava, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul terziario. I nicolositi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita nella località di Scalonazzo, nonché in case sparse. Il territorio, che comprende l'area speciale Montagnola (3.323 m), sull'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, denominato “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PORTADELLETNA'>porta dell'Etna</a>” e più volte cancellato proprio dalla lava, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Per quanto concerne l'origine del toponimo, secondo gli studiosi, esso trae origine dal monastero benedettino di San Nicola, fondato nel XIII secolo, nel quale morì Eleonora d'Angiò. Le notizie storiche documentate sono poche ed è noto che le vicende che caratterizzarono l'antico borgo furono legate soprattutto alle numerose eruzioni dell'Etna. Invasa e distrutta più volte dalle colate laviche, fu completamente rasa al suolo nel 1669. Fu ricostruita sempre sul sito originario, poiché la popolazione locale rifiutava il trasferimento nella vicina Malpasso, oggi Belpasso. Nel periodo medievale, precisamente nel 1477, la giurisdizione del feudo fu esercitata dai nobili signori Moncada di Paternò. Verso la fine del XIX secolo fu nuovamente minacciata da una colata lavica ma fu salvata, si ritenne, dall'esposizione del velo di Sant'Agata, portato dal cardinale Dusmet: nel luogo, a ricordo del miracolo, fu eretta una piccola cappella. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, in stile barocco, con tipica facciata rettangolare dalle spigolature in pietra lavica, all'interno della quale sono custodite pregevoli opere d'arte, tra cui un crocifisso ligneo del XVI secolo. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzo comunale, che ospita il museo vulcanologico.

Per quanto concerne l'origine del toponimo, secondo gli studiosi, esso trae origine dal monastero benedettino di San Nicola, fondato nel XIII secolo, nel quale morì Eleonora d'Angiò. Le notizie storiche documentate sono poche ed è noto che le vicende che caratterizzarono l'antico borgo furono legate soprattutto alle numerose eruzioni dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>. Invasa e distrutta più volte dalle colate laviche, fu completamente rasa al suolo nel 1669. Fu ricostruita sempre sul sito originario, poiché la popolazione locale rifiutava il trasferimento nella vicina Malpasso, oggi Belpasso. Nel periodo medievale, precisamente nel 1477, la giurisdizione del feudo fu esercitata dai nobili signori Moncada di Paternò. Verso la fine del XIX secolo fu nuovamente minacciata da una colata lavica ma fu salvata, si ritenne, dall'esposizione del velo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SANTAGATA'>Sant'Agata</a>, portato dal cardinale Dusmet: nel luogo, a ricordo del miracolo, fu eretta una piccola cappella. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si segnalano: la chiesa madre, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, con tipica facciata rettangolare dalle spigolature in pietra lavica, all'interno della quale sono custodite pregevoli opere d'arte, tra cui un crocifisso ligneo del XVI secolo. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzo comunale, che ospita il museo vulcanologico.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; oltre alla silvicoltura, si pratica anche l'allevamento di ovini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell'estrazione dell'argilla, ghiaia e sabbia, dell'abbigliamento, della lavorazione del legno e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva (che riesce a soddisfare le esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell'obbligo e per l'istruzione secondaria di secondo grado è possibile frequentare gli istituti tecnico professionale alberghiero e magistrale. Per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e il museo vulcanologico etneo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; oltre alla silvicoltura, si pratica anche l'allevamento di ovini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, dell'estrazione dell'argilla, ghiaia e sabbia, dell'abbigliamento, della lavorazione del legno e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva (che riesce a soddisfare le esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annoverano un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell'obbligo e per l'istruzione secondaria di secondo grado è possibile frequentare gli istituti tecnico professionale alberghiero e magistrale. Per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e il museo vulcanologico etneo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È meta prediletta degli amanti della cucina, (i funghi sono la specialità del luogo), della natura e delle vacanze all'insegna della tranquillità. Base di partenza ideale per effettuare escursioni e scalate verso il cratere dell'Etna (volendo si può usufruire della telecabina che parte dal rifugio Sapienza, 1.910 m), offre agli amanti degli sport invernali anche l'opportunità di praticare sci da discesa in un'atmosfera unica, fra la lava e rigogliosi boschi. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sagra della “schiacciata”, ad aprile; le giornate del folclore, tra luglio e agosto; la mostra-mercato dell'artigianato e del folclore e la mostra-mercato commerciale, ad agosto; la mostra micologica, tra settembre e novembre; l'evento delle etneadi, tra luglio e settembre. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno. Ha dato i natali al botanico Mario Gemellaro (1773-1839).

È meta prediletta degli amanti della cucina, (i funghi sono la specialità del luogo), della natura e delle vacanze all'insegna della tranquillità. Base di partenza ideale per effettuare escursioni e scalate verso il cratere dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a> (volendo si può usufruire della telecabina che parte dal rifugio Sapienza, 1.910 m), offre agli amanti degli sport invernali anche l'opportunità di praticare sci da discesa in un'atmosfera unica, fra la lava e rigogliosi boschi. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sagra della “schiacciata”, ad aprile; le giornate del folclore, tra luglio e agosto; la mostra-mercato dell'artigianato e del folclore e la mostra-mercato commerciale, ad agosto; la mostra micologica, tra settembre e novembre; l'evento delle etneadi, tra luglio e settembre. La festa del Patrono, Sant'Antonio, si celebra il 13 giugno. Ha dato i natali al botanico Mario Gemellaro (1773-1839).

Località

Cisternazza, Contrada Arena, Contrada Passo Cannelli, Montagnola, Scalonazzo, Serra Pizzuta Calvarina

Cisternazza, Contrada Arena, Contrada Passo Cannelli, Montagnola, Scalonazzo, Serra Pizzuta Calvarina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nicolosi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.