Descrizione

Piccola comunità di collina, di probabile origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo, soprattutto vitivinicolo (si producono vini pregiati, quali Moscato e Barbera). La comunità dei nevigliesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche nel nucleo urbano minore di Castellero nonché in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che partono da un minimo di 225 e arrivano a un massimo di 562 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, sorge su un crinale, con veduta sulle vicine colline rivestite di vigneti; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Piccola comunità di collina, di probabile origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo, soprattutto vitivinicolo (si producono vini pregiati, quali Moscato e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>). La comunità dei nevigliesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, vive oltre che nel capoluogo comunale, anche nel nucleo urbano minore di Castellero nonché in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che partono da un minimo di 225 e arrivano a un massimo di 562 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, sorge su un crinale, con veduta sulle vicine colline rivestite di vigneti; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

La fitta documentazione relativa al toponimo consente subito di scartare l'ipotesi di qualche studioso che vede in esso una probabile origine da IN OVILIA. La testimonianze “Nivigleis”, “Nevigleis”, “Nivileis”, “Nevileis”, “Niviglis”, “Nivilia”, “Niviglia” e “Navilia”, confermano piuttosto l'impressione di un collegamento con un nome personale latino NEVILIA, o con un aggettivo derivato da NIVIS, cioè NIVILEUS. Non si hanno notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che la sua origine è da collocare presumibilmente al Medioevo, quando fu soggetta a vari signori (i Revello, i Falletti di Alba, i Guttuari di Asti), prima di legare il suo nome alla casata dei marchesi di Busca. Non si segnalano edifici di particolare valore storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa di San Giorgio, nella quale merita attenzione la cappella della Madonna, riportata al suo originario aspetto rinascimentale grazie a un restauro eseguito nel 1963. Costruita probabilmente agli inizi del sedicesimo secolo, conserva un importante dipinto raffigurante il matrimonio mistico di Santa Caterina, opera di grande bellezza e rappresentatività.

La fitta documentazione relativa al toponimo consente subito di scartare l'ipotesi di qualche studioso che vede in esso una probabile origine da IN OVILIA. La testimonianze “Nivigleis”, “Nevigleis”, “Nivileis”, “Nevileis”, “Niviglis”, “Nivilia”, “Niviglia” e “Navilia”, confermano piuttosto l'impressione di un collegamento con un nome personale latino NEVILIA, o con un aggettivo derivato da NIVIS, cioè NIVILEUS. Non si hanno notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che la sua origine è da collocare presumibilmente al Medioevo, quando fu soggetta a vari signori (i Revello, i Falletti di Alba, i Guttuari di Asti), prima di legare il suo nome alla casata dei marchesi di Busca. Non si segnalano edifici di particolare valore storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa di San Giorgio, nella quale merita attenzione la cappella della Madonna, riportata al suo originario aspetto rinascimentale grazie a un restauro eseguito nel 1963. Costruita probabilmente agli inizi del sedicesimo secolo, conserva un importante dipinto raffigurante il matrimonio mistico di Santa Caterina, opera di grande bellezza e rappresentatività.

Economia

Non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vini Doc quali Barbera, Dolcetto d'Alba, Arneis e Moscato) e altra frutta; parte della popolazione pratica anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (bevande), edile, della lavorazione del legno e della pietra. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le scuole assicurano la frequenza delle soli classi elementari; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di una farmacia costringe i nevigliesi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell'economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vini Doc quali <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DOLCETTODALBA'>Dolcetto d'Alba</a>, Arneis e Moscato) e altra frutta; parte della popolazione pratica anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (bevande), edile, della lavorazione del legno e della pietra. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità. Le scuole assicurano la frequenza delle soli classi elementari; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza di una farmacia costringe i nevigliesi a rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda costituiscono un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono particolari manifestazioni culturali o ricreative, come di quelle che potrebbero animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, fatta eccezione per l'annuale “Convegno sul Moscato”, che si tiene ogni anno a luglio. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l'integrità dell'ambiente naturale che la circonda costituiscono un'efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Non vi si svolgono particolari manifestazioni culturali o ricreative, come di quelle che potrebbero animare il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, fatta eccezione per l'annuale “Convegno sul Moscato”, che si tiene ogni anno a luglio. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Castellero

Castellero

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Neviglie rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.