Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di attività di tipo agricolo e di tipo industriale. I meseresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alla località Inveruno del comune omonimo. Il territorio, comprendente anche il nucleo della Cascina Moroni, presenta l'aspetto tipico del paesaggio dell'entroterra milanese, con aree pianeggianti e privo di apprezzabili variazioni altimetriche. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1989, sintetizza ciò che ha caratterizzato Mesero nel corso della storia. Il rinvenimento dell'ara romana e il riferimento etimologico al toponimo che, pare, significhi 'grande velo quadrato' (lo dimostra la divisione del territorio in grossi appezzamenti quadrati secondo il metodo della centuriazione usato dai romani), trovano conferma negli elementi rappresentati nella parte superiore dello stemma. Il periodo medioevale, che coincide con l'avvento a Mesero dei monaci della certosa di Garegnano, è rappresentato da tre stelle a cinque punte inserite in un cuneo, a ricordare il simbolo dell'ordine certosino, che è formato da sette stelle.

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di attività di tipo agricolo e di tipo industriale. I meseresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alla località Inveruno del comune omonimo. Il territorio, comprendente anche il nucleo della Cascina Moroni, presenta l'aspetto tipico del paesaggio dell'entroterra milanese, con aree pianeggianti e privo di apprezzabili variazioni altimetriche. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1989, sintetizza ciò che ha caratterizzato Mesero nel corso della storia. Il rinvenimento dell'ara romana e il riferimento etimologico al toponimo che, pare, significhi 'grande velo quadrato' (lo dimostra la divisione del territorio in grossi appezzamenti quadrati secondo il metodo della centuriazione usato dai romani), trovano conferma negli elementi rappresentati nella parte superiore dello stemma. Il periodo medioevale, che coincide con l'avvento a Mesero dei monaci della certosa di Garegnano, è rappresentato da tre stelle a cinque punte inserite in un cuneo, a ricordare il simbolo dell'ordine certosino, che è formato da sette stelle.

Storia

Abita già in epoca romana, come testimonia il rinvenimento di un'ara recante un'iscrizione dedicata al dio Mercurio, deriva probabilmente il nome, anticamente Misero, dalla radice gallica —mes o dall'aspetto originario del territorio circostante. Nel corso del Medioevo la crescita del borgo è testimoniata dall'erezione di più chiese, come quelle di Santa Maria e Santa Margherita Vergine e Martire. Seguendo le vicende del resto del milanese che, dopo essere stato coinvolto nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia imperiale, nel XIII secolo fu teatro degli scontri tra le famiglie rivali dei Torriani e dei Visconti, sul finire del Trecento venne donata al priore della certosa di Garegnano dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. Da quel momento la storia di queste terre, appartenute in precedenza al vicario ducale Profello di Seratico, a Ottone di Mandello e a Lanzarotto Bossi, fu strettamente legata alle sorti dei certosini, che vi acquistarono grande rilievo, riservandosi anche il privilegio di nominare i sacerdoti della chiesa di Santa Maria, elevata a parrocchia nella prima metà del Cinquecento. Nel secolo successivo, per iniziativa dei locali capifamiglia, i consoli Giulio Cesare Scarioni e Cesare Barra acquistarono dai certosini un terreno sul quale venne costruito il santuario intitolato alla Vergine Addolorata e a San Bernardo, divenuto famoso per la grazie ricevute dai fedeli. Tra i monumenti, oltre al santuario e all'antica parrocchiale, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, spiccano: la nuova parrocchiale, costruita negli anni Settanta e dedicata, come la precedente, alla Purificazione di Maria Vergine, il palazzo Colombo del XVII secolo e le ville Molla, Villani e Borsani.

Abita già in epoca romana, come testimonia il rinvenimento di un'ara recante un'iscrizione dedicata al dio Mercurio, deriva probabilmente il nome, anticamente Misero, dalla radice gallica —mes o dall'aspetto originario del territorio circostante. Nel corso del Medioevo la crescita del borgo è testimoniata dall'erezione di più chiese, come quelle di Santa Maria e Santa Margherita Vergine e Martire. Seguendo le vicende del resto del milanese che, dopo essere stato coinvolto nelle lotte per l'affermazione delle autonomie comunali contro l'egemonia imperiale, nel XIII secolo fu teatro degli scontri tra le famiglie rivali dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, sul finire del Trecento venne donata al priore della certosa di Garegnano dal duca di Milano Gian <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALEAZZOVISCONTI'>Galeazzo Visconti</a>. Da quel momento la storia di queste terre, appartenute in precedenza al vicario ducale Profello di Seratico, a Ottone di Mandello e a Lanzarotto Bossi, fu strettamente legata alle sorti dei certosini, che vi acquistarono grande rilievo, riservandosi anche il privilegio di nominare i sacerdoti della chiesa di Santa Maria, elevata a parrocchia nella prima metà del Cinquecento. Nel secolo successivo, per iniziativa dei locali capifamiglia, i consoli Giulio Cesare Scarioni e Cesare Barra acquistarono dai certosini un terreno sul quale venne costruito il santuario intitolato alla Vergine Addolorata e a San Bernardo, divenuto famoso per la grazie ricevute dai fedeli. Tra i monumenti, oltre al santuario e all'antica parrocchiale, più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, spiccano: la nuova parrocchiale, costruita negli anni Settanta e dedicata, come la precedente, alla Purificazione di Maria Vergine, il palazzo Colombo del XVII secolo e le ville Molla, Villani e Borsani.

Economia

Le attività agricole occupano ancora un posto importante nel panorama dell'economia locale, con coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e avicoli. L'industria è rappresentata da più aziende tessili, edili e meccaniche, affiancate da alcune fabbriche di mobili e da qualche gioielleria. Il terziario si compone della rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie fanno registrare la presenza del solo servizio farmaceutico.

Le attività agricole occupano ancora un posto importante nel panorama dell'economia locale, con coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; è praticato anche l'allevamento di bovini e avicoli. L'industria è rappresentata da più aziende tessili, edili e meccaniche, affiancate da alcune fabbriche di mobili e da qualche gioielleria. Il terziario si compone della rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali è presente quello bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie fanno registrare la presenza del solo servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello raggiunto dalle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. Intrattiene rapporti intensi con i comuni maggiori e soprattutto con il capoluogo di provincia, per l'assenza sul posto di vari servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra i tradizionali appuntamenti folcloristici meritano di essere citate la festa di Santa Maria, che si svolge a febbraio, e la sagra del pesce, che ha luogo a settembre. Il Patrono, San Bernardo, si festeggia il 29 agosto con l'omonima sagra.

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello raggiunto dalle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. Intrattiene rapporti intensi con i comuni maggiori e soprattutto con il capoluogo di provincia, per l'assenza sul posto di vari servizi e degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra i tradizionali appuntamenti folcloristici meritano di essere citate la festa di Santa Maria, che si svolge a febbraio, e la sagra del pesce, che ha luogo a settembre. Il Patrono, San Bernardo, si festeggia il 29 agosto con l'omonima sagra.

Località

Cascina Moroni

Cascina Moroni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mesero rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.