![itala](img/foto000.png)
Descrizione
Comune montano, di origini medievali, la cui economia si basa essenzialmente sull’agricoltura. I mottafollonesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e le località Gadursello e Gadurso. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.825 metri di quota. L’abitato, che, con i resti del castello medievale, ricorda la funzione difensiva dell’insediamento, non mostra segni di espansione edilizia, conservando un aspetto rurale; situato su una dorsale, ha un andamento plano-altimetrico leggermente vario. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un granchio nero, accompagnato da un monte verde a tre colli.
Storia
Identificata da alcuni con l’antica Aryntha, sorse intorno al secolo XI, nei pressi del monastero basiliano esistente alle pendici della montagna la Mula. La zona però risulta abitata già molto prima, come testimoniano le necropoli, di età ellenistica, rinvenute nel territorio. Il toponimo, che in documenti del Trecento compare nelle forme Mottafellone e Mottafullone, è un composto di “motta”, avente il significato di ‘rialzo del terreno, mucchio di sassi, di terra o sabbia’, e del termine calabrese “fuddune”, ‘giaciglio, covo di animale’, o di un derivato del latino FULLO, -ONIS, ‘gualcheraio’, oppure del nome di persona Fullo. Proprietà di un’omonima famiglia normanna, nel XIV secolo fu assegnata ai Sangineto, ai quali subentrarono i Sanseverino, gli Arcella, i Pescara, i Firrao, i della Cava, i Telesio e i Van den Eynden. Verso la metà del Settecento, pervenne ai Carafa, principi di Belvedere Marittimo, sotto la cui signoria rimase fino all’abolizione del feudalesimo. Comune del cantone di Acri, ai tempi della Repubblica Partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, all’inizio del XIX secolo, fu elevata a capoluogo dapprima di un governo, comprendente diverse università, e poi di un circondario. I Borboni, tornati sul regno di Napoli, all’indomani del congresso di Vienna, l’aggregarono a San Sosti, da cui fu separata nel 1843, recuperando l’autonomia. Entrata a far parte dell’Italia unita, partecipò alle successive vicende nazionali e internazionali seguendo il resto della provincia. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: i ruderi del castello medievale; la chiesa dell’Addolorata, in cui sono custoditi preziosi paramenti sacri, e le chiese di San Giovanni Battista e Santa Maria della Purificazione.
Economia
È sede di Pro Loco. Si producono cereali, frumento, ortaggi, olive e frutta, soprattutto uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti edile e della fabbricazione di mobili e calzature. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si registrano particolari strutture sociali, sportive e per il tempo libero. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
L’aria salubre, la genuinità dei prodotti del luogo e le bellezze dell’ambiente naturale costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi in genere. Tra gli appuntamenti tradizionali merita di essere citata la fiera di agosto. Il mercato settimanale si svolge il lunedì. La festa del Patrono, Sant’Antonio Abate, viene celebrata il 17 gennaio con l’omonima fiera.
Località
Gadursello
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mottafollone rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 1.236
- Lat 39° 38' 53,8'' 39.64807778
- Long 16° 3' 49,38'' 16.06371667
- CAP 87010
- Prefisso 0981
- Codice ISTAT 078085
- Codice Catasto F775
- Altitudine slm 384 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1616 - Superficie 30.84 Km2
- Densità 40,08 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 04:31
- Tramonto 19:22
- Francesco Iannuzzi
- Piazza Dante, 1
- 87010 (CS) Calabria
- protocollo.mottafollone@pec.it
- segr.mottafollone@tiscali.it
- comune.mottafollone.cs.it
- 92010730783
Martedì 11/06/2024 10:19
![](img/new00.gif)
Cosenza 2.0
Martedì 11/06/2024 07:33
![](img/new01.gif)
Quotidiano online
Lunedì 10/06/2024 20:46
![](img/new02.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Lunedì 10/06/2024 11:35
![](img/new03.gif)
Calabria Inchieste
Lunedì 10/06/2024 11:24
![](img/new04.gif)
Cosenza Channel
Lunedì 10/06/2024 06:25
![](img/new00.gif)
Cosenza Channel
Domenica 09/06/2024 23:06
![](img/new01.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Domenica 09/06/2024 16:55
![](img/new02.gif)
Zoom24.it
Domenica 09/06/2024 16:42
![](img/new03.gif)
RaiNews
Sabato 11/05/2024 09:00
![](img/new04.gif)
Cosenza Channel
Lunedì 22/04/2024 15:58
![](img/new00.gif)
Corriere della Sera
Sabato 28/10/2023 09:00
![](img/new01.gif)
il Resto del Carlino
Martedì 19/09/2023 09:00
![](img/new03.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Domenica 20/08/2023 09:00
![](img/new00.gif)
PreSerre e Dintorni
Venerdì 18/08/2023 17:05
![](img/new01.gif)
Vibo Sport e tempo libero
Venerdì 18/08/2023 09:00
![](img/new02.gif)
Cosenza Post
Domenica 13/08/2023 09:00
![](img/new03.gif)
Calabria Inchieste
Sabato 12/08/2023 09:00
![](img/new04.gif)
ilMetropolitano.it
Domenica 06/08/2023 09:00
![](img/new00.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Giovedì 16/03/2023 08:00
![](img/new01.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Calabria
Martedì 27/12/2022 09:00
![](img/new02.gif)
Corriere della Calabria
Martedì 09/08/2022 14:56
![](img/new03.gif)
Vibo Sport e tempo libero
Giovedì 31/12/2020 09:00
![](img/new00.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Giovedì 16/04/2020 09:00
![](img/new01.gif)
Zoom24.it
Venerdì 15/11/2019 06:31
![](img/new02.gif)
Eventi e Sagre
Martedì 03/09/2019 09:00
![](img/new03.gif)
Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza
Domenica 04/11/2018 08:00
![](img/new00.gif)
http://www.calabriaeconomia.it/
Mercoledì 31/05/2017 09:00
![](img/new02.gif)
CN24TV
Venerdì 24/03/2017 08:00
![](img/new03.gif)
Cosenza Channel
Venerdì 24/10/2014 09:00
![](img/new00.gif)
Cosenza Post