Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte dei moranesi, aventi un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Due Sture e Pobietto, nonché poche case sparse. Il territorio, ricoperto da salici, pioppeti, gerbidi, canne e ricco di corsi d’acqua, è caratterizzato da un alto tasso di umidità, che favorisce le attività agricole e il rigoglio della vegetazione riparia, habitat ideale dei martin pescatori, gruccioni, aironi e gallinelle d’acqua; ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato presenta un andamento plano-altimetrico tipico di pianura.

Comune di pianura, di origine medievale, ha un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte dei moranesi, aventi un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vive nel capoluogo comunale; il resto degli abitanti si divide tra gli aggregati urbani minori di Due Sture e Pobietto, nonché poche case sparse. Il territorio, ricoperto da salici, pioppeti, gerbidi, canne e ricco di corsi d’acqua, è caratterizzato da un alto tasso di umidità, che favorisce le attività agricole e il rigoglio della vegetazione riparia, habitat ideale dei martin pescatori, gruccioni, aironi e gallinelle d’acqua; ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato presenta un andamento plano-altimetrico tipico di pianura.

Storia

Il toponimo risulta attestato, a partire dal 1176, attraverso le forme di “Morannus” e “Moranus”, probabilmente prediali in -ANUS derivante dal nome personale romano MAURUS. Le sue origini risalgono all’epoca medievale. La sua storia è sempre stata legata al corso del Po. Per molti secoli appartenne al marchesato dei Monferrato, di cui seguì le sorti finché non venne inglobata nei possedimenti dei Savoia. Nel 1182 venne distrutta durante un avanzamento bellico dei vercellesi contro Guglielmo V del Monferrato; nel 1362 venne invece devastata dalle truppe dei Visconti. Successivamente fu concessa, come feudo avente titolo marchionale, alla famiglia dei Mosso di Frassineto, sotto la cui giurisdizione rimase finché non entrarono in scena i duchi di Mantova. Durante il XVII secolo subì devastanti conseguenze della guerra tra l’esercito sabaudo e quello franco-ispanico. Tra gli emblemi monumentali figurano: gli antichi portici in stile gotico, caratterizzati dagli arconi a sesto acuto che si affacciano sulla via principale dell’abitato intitolata a Mario Bavoso; la chiesa di San Pietro Martire (costruita prima del 1450 e dichiarato monumento nazionale nel 1980), conserva al suo interno preziosi affreschi di scuola lombarda; la parrocchiale di San Giovanni Battista, dalla particolare facciata seicentesca, in cui è possibile ammirare un dipinto del Caccia e due confessionali barocchi in legno; una vecchia fornace, caratteristico edificio rappresentante un monumento al lavoro.

Il toponimo risulta attestato, a partire dal 1176, attraverso le forme di “Morannus” e “Moranus”, probabilmente prediali in -ANUS derivante dal nome personale romano MAURUS. Le sue origini risalgono all’epoca medievale. La sua storia è sempre stata legata al corso del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a>. Per molti secoli appartenne al marchesato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, di cui seguì le sorti finché non venne inglobata nei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Nel 1182 venne distrutta durante un avanzamento bellico dei vercellesi contro Guglielmo V del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>; nel 1362 venne invece devastata dalle truppe dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Successivamente fu concessa, come feudo avente titolo marchionale, alla famiglia dei Mosso di Frassineto, sotto la cui giurisdizione rimase finché non entrarono in scena i duchi di Mantova. Durante il XVII secolo subì devastanti conseguenze della guerra tra l’esercito sabaudo e quello franco-ispanico. Tra gli emblemi monumentali figurano: gli antichi portici in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GOTICO'>gotico</a>, caratterizzati dagli arconi a sesto acuto che si affacciano sulla via principale dell’abitato intitolata a Mario Bavoso; la chiesa di San Pietro Martire (costruita prima del 1450 e dichiarato monumento nazionale nel 1980), conserva al suo interno preziosi affreschi di scuola lombarda; la parrocchiale di San Giovanni Battista, dalla particolare facciata seicentesca, in cui è possibile ammirare un dipinto del Caccia e due confessionali barocchi in legno; una vecchia fornace, caratteristico edificio rappresentante un monumento al lavoro.

Economia

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali (soprattutto riso), frumento, foraggi e frutta e con l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: edile, metallurgico, meccanico, tessile, delle confezioni, della pelletteria, dei materiali da costruzione e dei prodotti genericamente alimentari. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e immobiliare. Tra le strutture sociale si segnala la presenza di una casa di riposo. A livello scolastico sul posto è garantita la frequenza delle soli classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica “Giuseppe Piotta”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali (soprattutto riso), frumento, foraggi e frutta e con l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: edile, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, della pelletteria, dei materiali da costruzione e dei prodotti genericamente alimentari. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e immobiliare. Tra le strutture sociale si segnala la presenza di una casa di riposo. A livello scolastico sul posto è garantita la frequenza delle soli classi materne ed elementari; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica “Giuseppe Piotta”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle rilassanti passeggiate lungo le sponde del Po, che in questo tratto è salvaguardato e tutelato dalla Riserva Naturale di cui il comune fa parte. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Diverse sono le manifestazioni, tra cui meritano di essere citate: la “Fagiolata in piazza”, caratterizzata dalla distribuzione di fagioli e salamini, a marzo; il raduno internazionale di Moto Morini e la sagra della “Panissa” (frittelle a base di farina di ceci), a giugno; la festa del Remigino, dove si consegna una medaglia d’argento a ciascun bambino frequentante la prima classe elementare, a settembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno. Ha dato i natali Nicola Finazzi, tipografo in Venezia nel XVII secolo, al clinico Francesco Finazzi e al chirurgo Gian Piero Gallo.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare delle rilassanti passeggiate lungo le sponde del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a>, che in questo tratto è salvaguardato e tutelato dalla Riserva Naturale di cui il comune fa parte. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Diverse sono le manifestazioni, tra cui meritano di essere citate: la “Fagiolata in piazza”, caratterizzata dalla distribuzione di fagioli e salamini, a marzo; il raduno internazionale di Moto Morini e la sagra della “Panissa” (frittelle a base di farina di ceci), a giugno; la festa del Remigino, dove si consegna una medaglia d’argento a ciascun bambino frequentante la prima classe elementare, a settembre. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno. Ha dato i natali Nicola Finazzi, tipografo in Venezia nel XVII secolo, al clinico Francesco Finazzi e al chirurgo Gian Piero Gallo.

Località

Due Sture, Pobietto

Due Sture, Pobietto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Morano sul Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.