Descrizione

Comune di origine medioevale, con una economia basata sull'attività agricola e industriale. La comunità dei monticianesi, che è caratterizzata da un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, si articola nelle località di Bagni di Petriolo, dove ha sede uno stabilimento termale, Iesa, Lama, San Lorenzo a Merse, Santo, Scalvaia e Tocchi. Nello stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è rappresentata una capra, tradizionalmente simbolo di operosità e rettitudine, che richiama le radici storiche del luogo, in cui la pastorizia era un'importante fonte di sussistenza.

Comune di origine medioevale, con una economia basata sull'attività agricola e industriale. La comunità dei monticianesi, che è caratterizzata da un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, si articola nelle località di Bagni di Petriolo, dove ha sede uno stabilimento termale, Iesa, Lama, San Lorenzo a Merse, Santo, Scalvaia e Tocchi. Nello stemma, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è rappresentata una capra, tradizionalmente simbolo di operosità e rettitudine, che richiama le radici storiche del luogo, in cui la pastorizia era un'importante fonte di sussistenza.

Storia

Almeno sino al 1200, questa zona è stata una delle meno densamente popolate della regione: in essa erano dislocati soltanto pochi edifici religiosi, la maggior parte dei quali è oggi scomparsa. Le prime notizie del castello comunale risalgono al 1189, quando la fortezza era sotto il controllo del vescovo di Volterra. E proprio a causa della posizione marginale, occupata dal comune nei territori volterrani, fu facile per Siena imporgli il suo dominio, che culminò nel 1266 con la distruzione delle mura e della rocca. In seguito, fu sottomesso a Firenze nel 1554 ed infeudato ai conti d'Elci nel 1629. Anche ai giorni nostri il comune è stato teatro di fatti storici di natura bellica: si ricorda che esso fu sede dei primi nuclei della resistenza partigiana senese e che vi operò la brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini" che ebbe un durissimo scontro a fuoco con i tedeschi nella piazza del paese, durante la notte tra il 3 ed il 4 giugno 1944. Del periodo medievale restano vestigia nelle chiese del capoluogo comunale e nei castelli, spesso allo stato di rudere, disseminati nel circondario, quali quelli di Rénna, di Monte Quoio e Castel di Tocchi.  

Almeno sino al 1200, questa zona è stata una delle meno densamente popolate della regione: in essa erano dislocati soltanto pochi edifici religiosi, la maggior parte dei quali è oggi scomparsa. Le prime notizie del castello comunale risalgono al 1189, quando la fortezza era sotto il controllo del vescovo di Volterra. E proprio a causa della posizione marginale, occupata dal comune nei territori volterrani, fu facile per Siena imporgli il suo dominio, che culminò nel 1266 con la distruzione delle mura e della rocca. In seguito, fu sottomesso a Firenze nel 1554 ed infeudato ai conti d'Elci nel 1629. Anche ai giorni nostri il comune è stato teatro di fatti storici di natura bellica: si ricorda che esso fu sede dei primi nuclei della resistenza partigiana senese e che vi operò la brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini" che ebbe un durissimo scontro a fuoco con i tedeschi nella piazza del paese, durante la notte tra il 3 ed il 4 giugno 1944. Del periodo medievale restano vestigia nelle chiese del capoluogo comunale e nei castelli, spesso allo stato di rudere, disseminati nel circondario, quali quelli di Rénna, di Monte Quoio e Castel di Tocchi.  

Economia

L'economia locale attraversa un periodo di crisi, soprattutto nel comparto industriale che ha fatto registrare un sensibile calo degli occupati e delle unità produttive. Le attività principali del settore sono concentrate nell'edilizia, nella cartotecnica, nella produzione di mobili e nella zootecnia, presente, tra l'altro, con un allevamento di cavalli purosangue. Un posto di rilievo è, invece, ancora occupato dall'agricoltura, i cui prodotti più importanti sono l'uva e l'olio, mentre decisamente più positivo è l'andamento del settore commerciale attualmente in crescita. Di minor rilievo il reddito derivante dal turismo, come dimostrato dal numero esiguo delle strutture ricettive, comunque adeguate a soddisfare la richiesta, come quelle sportive, invero più diffuse e diversificate (campi di calcio e da tennis, piste per cavalli e polivalenti). Le sorti turistiche del piccolo insediamento sono state segnate dalla concorrenza delle altre stazioni termali della zona, responsabili del declino, dopo un periodo di prosperità, delle terme di Petriolo, i cui reperti storici, insieme a quelli di San Lorenzo a Merse, datano lo sfruttamento delle acque solforose già durante il XIII sec., quando per la gestione delle sorgenti veniva pagata al comune senese una tassa di concessione che dava origine ad un gettito tributario molto rilevante. La  vita culturale del comune appare non molto intensa ravvivata solo da circoli privati; le scuole si limitano alle classi dell'obbligo.  

L'economia locale attraversa un periodo di crisi, soprattutto nel comparto industriale che ha fatto registrare un sensibile calo degli occupati e delle unità produttive. Le attività principali del settore sono concentrate nell'edilizia, nella cartotecnica, nella produzione di mobili e nella zootecnia, presente, tra l'altro, con un allevamento di cavalli purosangue. Un posto di rilievo è, invece, ancora occupato dall'agricoltura, i cui prodotti più importanti sono l'uva e l'olio, mentre decisamente più positivo è l'andamento del settore commerciale attualmente in crescita. Di minor rilievo il reddito derivante dal turismo, come dimostrato dal numero esiguo delle strutture ricettive, comunque adeguate a soddisfare la richiesta, come quelle sportive, invero più diffuse e diversificate (campi di calcio e da tennis, piste per cavalli e polivalenti). Le sorti turistiche del piccolo insediamento sono state segnate dalla concorrenza delle altre stazioni termali della zona, responsabili del declino, dopo un periodo di prosperità, delle terme di Petriolo, i cui reperti storici, insieme a quelli di San Lorenzo a Merse, datano lo sfruttamento delle acque solforose già durante il XIII sec., quando per la gestione delle sorgenti veniva pagata al comune senese una tassa di concessione che dava origine ad un gettito tributario molto rilevante. La  vita culturale del comune appare non molto intensa ravvivata solo da circoli privati; le scuole si limitano alle classi dell'obbligo.  

Relazioni

Oltre alla suggestiva cornice paesaggistica, dal dolce profilo collinare, ai monumenti di grande interesse architettonico, come il Palazzo comunale e la chiesa romanica, costituisce motivo di grande richiamo anche la cosiddetta "sbraccettata", che qui ha luogo quando l'Eremo, eretto a Camerata, è meta di un corteo che parte dal capoluogo attraversando i boschi. Nell'Eremo, dopo una giornata di libagioni, canti e balli, ha luogo una funzione religiosa al termine della quale i convenuti tornano in paese tenendosi sottobraccio. Quella della "sbraccettata" è la festa patronale, che si celebra il martedì di Pasqua, in onore del Beato Antonio Patrizi.

Oltre alla suggestiva cornice paesaggistica, dal dolce profilo collinare, ai monumenti di grande interesse architettonico, come il Palazzo comunale e la chiesa romanica, costituisce motivo di grande richiamo anche la cosiddetta "sbraccettata", che qui ha luogo quando l'Eremo, eretto a Camerata, è meta di un corteo che parte dal capoluogo attraversando i boschi. Nell'Eremo, dopo una giornata di libagioni, canti e balli, ha luogo una funzione religiosa al termine della quale i convenuti tornano in paese tenendosi sottobraccio. Quella della "sbraccettata" è la festa patronale, che si celebra il martedì di Pasqua, in onore del Beato Antonio Patrizi.

Località

Cerbaia, Iesa, Lama, Le Vigne, Palazzo, San Lorenzo a Merse, Scalvaia, Solaia, Tocchi

Cerbaia, Iesa, Lama, Le Vigne, Palazzo, San Lorenzo a Merse, Scalvaia, Solaia, Tocchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monticiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.