Descrizione

Comune di pianura, di antica origine, la cui principale risorsa economica è ancora oggi l'agricoltura. La comunità dei monticellesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente alto e si distribuisce tra il capoluogo comunale e le località di Bosco Soncina, Cantarana, Concara, Malpaga, Palazzina, Pomarolo e Umellina. La superficie territoriale è completamente pianeggiante, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti e con un conseguente profilo geometrico molto uniforme. La presenza del fiume Po ha da sempre influito sulle caratteristiche territoriali di questa zona, sia in senso positivo, rendendo fertili le campagne circostanti, sia in senso negativo, provocando spesso distruzioni e devastazioni in seguito alle piene. L'abitato non è interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia e mantiene sostanzialmente l'aspetto di un tempo. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1987, ricorda, nella croce d'argento in campo rosso, i secoli in cui il comune è stato possedimento del monastero del San Salvatore e, nella torre, l'antico castello medievale costruito a difesa degli abitanti, essendo il territorio sottoposto a continue scorrerie, in quanto terra di confine tra la Lombardia e l'Emilia. La spiga di grano, la pannocchia di mais e l'albero di pioppo sono infine i maggiori prodotti agricolo-forestali della zona. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Comune di pianura, di antica origine, la cui principale risorsa economica è ancora oggi l'agricoltura. La comunità dei monticellesi presenta un indice di vecchiaia particolarmente alto e si distribuisce tra il capoluogo comunale e le località di Bosco Soncina, Cantarana, Concara, Malpaga, Palazzina, Pomarolo e Umellina. La superficie territoriale è completamente pianeggiante, con variazioni altimetriche del tutto irrilevanti e con un conseguente profilo geometrico molto uniforme. La presenza del fiume Po ha da sempre influito sulle caratteristiche territoriali di questa zona, sia in senso positivo, rendendo fertili le campagne circostanti, sia in senso negativo, provocando spesso distruzioni e devastazioni in seguito alle piene. L'abitato non è interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia e mantiene sostanzialmente l'aspetto di un tempo. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1987, ricorda, nella croce d'argento in campo rosso, i secoli in cui il comune è stato possedimento del monastero del San Salvatore e, nella torre, l'antico castello medievale costruito a difesa degli abitanti, essendo il territorio sottoposto a continue scorrerie, in quanto terra di confine tra la Lombardia e l'Emilia. La spiga di grano, la pannocchia di mais e l'albero di pioppo sono infine i maggiori prodotti agricolo-forestali della zona. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Anticamente situata sulla sponda destra del Po, assunse l'attuale posizione nella seconda metà del XV secolo, a seguito della rettifica del corso del fiume, voluta dagli Sforza per mettere al riparo dalle inondazioni i loro possedimenti a Chignolo Po. Di origini incerte, nacque probabilmente dallo svilupparsi di qualche traffico commerciale, legato alla presenza nelle sue vicinanze di un traghetto per l'attraversamento del fiume. Quanto al toponimo, non è chiaro se derivi dal latino MONS CELLARUM, che significa 'luogo elevato delle celle dei monaci', oppure da MONTISCELLARUM, con riferimento a rilievi emergenti dal terreno paludoso. Più sicura è invece la donazione a questo borgo, confermata verso la metà del XII secolo da papa Eugenio III, di un monastero benedettino da parte della regina Adelaide, vedova del re di Svevia, Ermanno, e poi sposa di Enrico di Monferrato. I benedettini monticellesi, al pari degli altri confratelli della zona, si dedicarono alla bonifica delle terre, riuscendo a raggiungere un certo benessere. Nel corso dei secoli fece parte alternativamente di Pavia e Piacenza, fino a quando col trattato di Vienna del 1815 non fu inserita definitivamente nel territorio pavese. Dal punto di vista monumentale, degna di nota è la chiesa parrocchiale, intitolata alla Santa Croce e costruita intorno alla seconda metà del XVIII secolo.

Anticamente situata sulla sponda destra del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, assunse l'attuale posizione nella seconda metà del XV secolo, a seguito della rettifica del corso del fiume, voluta dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> per mettere al riparo dalle inondazioni i loro possedimenti a Chignolo Po. Di origini incerte, nacque probabilmente dallo svilupparsi di qualche traffico commerciale, legato alla presenza nelle sue vicinanze di un traghetto per l'attraversamento del fiume. Quanto al toponimo, non è chiaro se derivi dal latino MONS CELLARUM, che significa 'luogo elevato delle celle dei monaci', oppure da MONTISCELLARUM, con riferimento a rilievi emergenti dal terreno paludoso. Più sicura è invece la donazione a questo borgo, confermata verso la metà del XII secolo da papa Eugenio III, di un monastero benedettino da parte della regina Adelaide, vedova del re di Svevia, Ermanno, e poi sposa di Enrico di Monferrato. I benedettini monticellesi, al pari degli altri confratelli della zona, si dedicarono alla bonifica delle terre, riuscendo a raggiungere un certo benessere. Nel corso dei secoli fece parte alternativamente di Pavia e Piacenza, fino a quando col trattato di Vienna del 1815 non fu inserita definitivamente nel territorio pavese. Dal punto di vista monumentale, degna di nota è la chiesa parrocchiale, intitolata alla Santa Croce e costruita intorno alla seconda metà del XVIII secolo.

Economia

Ospita i consueti servizi municipali e postali. L'economia locale si basa essenzialmente sull'agricoltura, che rappresenta la più importante fonte di reddito per questa comunità: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; sta riscuotendo un discreto successo anche la pioppicoltura. Un contributo sostanziale viene pure dalla zootecnia e in particolare dall'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate al settore edile, sono poco sviluppate e alquanto modesta è anche l'attività del terziario, che si compone dell'insieme dei servizi e di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione; tra i servizi, oltre a quelli amministrativi e scolastici, poco rilevanti, è presente quello bancario. Sono assenti strutture sociali e culturali mentre quelle scolastiche si compongono soltanto delle scuole elementari. Le strutture ricettive contano solo alcuni esercizi di ristorazione e quelle sanitarie sono rappresentate da una farmacia: per altre prestazioni ci si rivolge altrove.

Ospita i consueti servizi municipali e postali. L'economia locale si basa essenzialmente sull'agricoltura, che rappresenta la più importante fonte di reddito per questa comunità: si coltivano soprattutto cereali, frumento e foraggi; sta riscuotendo un discreto successo anche la pioppicoltura. Un contributo sostanziale viene pure dalla zootecnia e in particolare dall'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate al settore edile, sono poco sviluppate e alquanto modesta è anche l'attività del terziario, che si compone dell'insieme dei servizi e di una rete distributiva appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione; tra i servizi, oltre a quelli amministrativi e scolastici, poco rilevanti, è presente quello bancario. Sono assenti strutture sociali e culturali mentre quelle scolastiche si compongono soltanto delle scuole elementari. Le strutture ricettive contano solo alcuni esercizi di ristorazione e quelle sanitarie sono rappresentate da una farmacia: per altre prestazioni ci si rivolge altrove.

Relazioni

L'assenza di insediamenti industriali e le carenze infrastrutturali hanno provocato negli anni un graduale aumento del pendolarismo verso le località più grandi, come Pavia e Milano, dove molti abitanti svolgono la propria attività lavorativa. Sul posto si organizza una gara provinciale di biliardo, con l'assegnazione del trofeo Comune di Monticelli, un evento che attira molti appassionati di questa disciplina e anche molti curiosi. La festa patronale, in onore della Santa Croce, viene festeggiata la prima domenica di maggio.

L'assenza di insediamenti industriali e le carenze infrastrutturali hanno provocato negli anni un graduale aumento del pendolarismo verso le località più grandi, come Pavia e Milano, dove molti abitanti svolgono la propria attività lavorativa. Sul posto si organizza una gara provinciale di biliardo, con l'assegnazione del trofeo Comune di Monticelli, un evento che attira molti appassionati di questa disciplina e anche molti curiosi. La festa patronale, in onore della Santa Croce, viene festeggiata la prima domenica di maggio.

Località

Arsenale, Bosco Soncina, Cantarana, Concara, Gabbiane, Malpaga, Pomarolo, Soncina, Umellina

Arsenale, Bosco Soncina, Cantarana, Concara, Gabbiane, Malpaga, Pomarolo, Soncina, Umellina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monticelli Pavese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.