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Descrizione

Comune di collina, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I montescudesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, sono distribuiti per la maggior parte tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località di Santa Maria del Piano e Trarivi. Il territorio, comprendente anche case sparse e i nuclei abitati di Albereto, Cà Renzo, Cavallino, Gaiano, Mandrio e Vallecchio, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, e offre un panorama basso-collinare molto suggestivo. L’abitato mostra evidenti segni di espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

Sebbene citata per la prima volta in un documento della seconda metà del X secolo, ha origini più antiche, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti nella zona e riconducibili agli umbri, agli etruschi, ai galli e ai romani. Il suo toponimo, dal latino MONS SCUTULUM, nel corso dei secoli ha assunto diverse forme, da Monte Scutulo a Montescudolo e a Montescutello; ha assunto la denominazione attuale nel 1862. Inserita tra i castelli del Montefeltro di proprietà della diocesi riminese, intorno alla metà del XII secolo fu concessa dall’imperatore Federico Barbarossa al comune di Rimini, al quale giurò fedeltà nel 1233. Fu occupata da Malatestino Malatesta sul finire del XIII secolo. Per la sua posizione strategica a confine con le Marche nel XIV secolo fu al centro di contese e teatro di scontri tra i Malatesta e i signori del Montefeltro. Agli inizi del XVI secolo fu annessa a Rimini, per passare dopo il governo di Sigismondo Malatesta alle dipendenze della Santa Sede che la concesse a Nicolò del Bagno. Devastata intorno alla metà del XVIII secolo dagli austriaci, sconfitti a Velletri dalle truppe spagnole e napoletane, nel 1797 fu invasa da Napoleone, che nel 1805 la proclamava capoluogo del III cantone del dipartimento di Rimini, con giurisdizione estesa sui territori circostanti. Nel 1861 il re Vittorio Emanuele II la inseriva nella provincia di Forlì, circondario di Rimini. Nel patrimonio storico-architettonico degni di nota sono: il castello; la trecentesca torre civica; la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Biagio e Simone, che al suo interno conserva un crocifisso ligneo risalente al XII secolo; il castello di Albereto.

Economia

È sede della Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare ed edile, affiancate da fabbriche specializzate nella produzione di materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dai musei della Linea Gotica orientale, della civiltà contadina e della seconda guerra mondiale (quest’ultimo in località Trarivi). Le strutture ricettive, che comprendono alcune aziende agrituristiche, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico. Tra le strutture sportive e per il tempo libero si registra la presenza di maneggi.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur essendo inserita negli itinerari dell’agriturismo romagnolo, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto) si intensificano in occasione di alcune tradizionali manifestazioni folcloristiche: la festa del garagolo (un mollusco), che ha luogo il lunedì di Pasqua; la sagra della patata e la fiera del perdono, con esposizione e vendita di prodotti vari. Il Patrono, San Sebastiano, si festeggia il 20 gennaio.

Località

Albereto, Ca' Renzo, Mandrio, Santa Maria del Piano, Trarivi, Vallecchio, Valliano

INFO
  • Popolazione 3.322
  • Lat 43° 55' 9,30'' 43.91925000
  • Long 12° 32' 38,86'' 12.54412778
  • CAP 47854
  • Prefisso 0541
  • Codice ISTAT 099010
  • Codice Catasto F641
  • Altitudine slm 386 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2651
  • Superficie 19.93 Km2
  • Densità 166,68 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 05:59
  • Tramonto 18:29
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE UN POSTO PER TUTTIVIA ACQUAVIVA 266
FONDAZIONE LEO AMICIVIA CANEPA 136
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GABRIELLA UGOLINI SOC. COOP EDUC. SOCIALE A R.L. ONLUSVIA ASILO N 1
LABORATORIO SOLIDALEVIA CA' SENSOLI DI SOTTO N 60/A
RIFUGIO DEL PRICK E DELL'ULMO ASS.ONLUSVIA CAVA 11
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