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Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un’economia fondata principalmente sull’agricoltura. I montemarzinesi, il cui indice di vecchiaia è da primato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località Barca e Scrimignano; il resto degli abitanti si distribuisce in aggregati urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, che ospita un olmo ultracentenario, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 204 a un massimo di 477 metri sul livello del mare. L’abitato sorge su un alto colle da cui si gode della veduta sul versante sinistro della valle.

Storia

Il toponimo è attestato, sin dall’anno 1198, attraverso le forme di “Montismaurisini”, “Monsmorixinus”, “Monsmorisinus”, “Monte Morexino”, “Montemurixino” e una serie di varianti grafiche di scarso rilievo. L’etimo della denominazione è da ricercare in “Mauricino”, allusivo ad uno stanziamento di Mori, residuo dell’invasione saracena di Tortona. Sorta in epoca medievale, appartenne inizialmente ai signori di Gavi. Dopo essere entrata a far parte della giurisdizione del comune di Tortona, a partire dall’anno 1098, venne concessa, nel 1164, a Pavia da Federico I. Successivamente fu restituita a Tortona e poi venne riconquistata dai signori di Gavi, i quali la cedettero al comune di Genova. Sotto la nuova giurisdizione venne infeudata alla famiglia dei Doria prima e a quella degli Spinola dopo. Nel XVIII secolo, entrando a far parte dei domini sabaudi, seguì le stesse sorti di molti altri comuni della zona. Tra gli emblemi monumentali figurano: i ruderi del castello; la parrocchiale di San Giovanni, costruita nel Settecento ed ampliata agli inizi del XX secolo; resti della cinta muraria che circondava l’abitato di Castellazzo; l’oratorio di San Giuseppe, risalente al 1709.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. Il perno dell’economia locale resta l’agricoltura che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle dei cereali, della vite, del frumento, della frutta e dei foraggi. Vi si producono rinomati vini Doc e Docg. Parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia; si allevano avicoli e caprini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, dell’edilizia, della metallurgia, del legno, delle confezioni e del tessile. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non è meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni e gli eventi ricorrenti si segnalano le serate teatrali e musicali, che si tengono rispettivamente a luglio e agosto, e la festa della notte di Natale. La festa patronale, in onore di San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno.

Località

Barca, Ca' Caffarone, Costa-Reguardia, Roncascinate, Scrimignano, Segagliate, Zebedassi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montemarzino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 341
  • Lat 44° 50' 52,28'' 44.84785556
  • Long 8° 59' 36,40'' 8.99344444
  • CAP 15050
  • Prefisso 0131
  • Codice ISTAT 006108
  • Codice Catasto F562
  • Altitudine slm 448 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2945
  • Superficie 9.8 Km2
  • Densità 34,80 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:46
  • Tramonto 19:57
Contatti
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