Descrizione

Comune collinare, sorto nel Medioevo in un sito popolato fin dall’antichità; la sua economia è basata principalmente sulle attività rurali e sul turismo in crescita. La maggior parte dei monteleonesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Ginestra Sabina; il resto della comunità risiede invece in alcuni aggregati urbani minori e in un buon numero di case sparse. Il nucleo antico dell’abitato presenta una particolare struttura urbanistica a spina di pesce, con strade secondarie poste perpendicolarmente a quella principale, e conserva eleganti abitazioni, impreziosite da capitelli, fregi antichi ed epigrafi; ai margini del centro storico si va ampliando la moderna zona residenziale. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non particolarmente aspro; il paesaggio è caratterizzato dall’alternanza di campi coltivati, filari di viti e argentei oliveti che, risalendo i contrafforti del monte Muro Pizzo, cedono il posto a fresche e scure leccete.

Comune collinare, sorto nel Medioevo in un sito popolato fin dall’antichità; la sua economia è basata principalmente sulle attività rurali e sul turismo in crescita. La maggior parte dei monteleonesi, che fanno registrare un elevato indice di vecchiaia, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Ginestra Sabina; il resto della comunità risiede invece in alcuni aggregati urbani minori e in un buon numero di case sparse. Il nucleo antico dell’abitato presenta una particolare struttura urbanistica a spina di pesce, con strade secondarie poste perpendicolarmente a quella principale, e conserva eleganti abitazioni, impreziosite da capitelli, fregi antichi ed epigrafi; ai margini del centro storico si va ampliando la moderna zona residenziale. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario ma non particolarmente aspro; il paesaggio è caratterizzato dall’alternanza di campi coltivati, filari di viti e argentei oliveti che, risalendo i contrafforti del monte Muro Pizzo, cedono il posto a fresche e scure leccete.

Storia

Il territorio comunale ospitò l’insediamento romano di TREBULA MUTUESCA, che prosperò tra il I secolo a.C. e il II d.C.; la fondazione dell’attuale abitato, identificato con il CASTELLUM DE TREBULA che compare in varie fonti documentarie, risale invece al Medioevo e si deve probabilmente ai discendenti degli abitanti di TREBULA MUTUESCA, abbandonata in seguito alle invasioni barbariche. Soggetta inizialmente ai longobardi, entrò successivamente a far parte dei possedimenti dell’abbazia di Farfa e tra il XIII e il XIV secolo passò ai Brancaleone; questi vi fissarono la loro residenza principale e la governarono per circa due secoli. Nel 1466 divenne feudo degli Orsini e all’inizio del Seicento passò definitivamente tra i domini dello Stato Pontificio. Il toponimo, assai diffuso e di chiara etimologia, è stato semplicemente Monteleone fino al 1863. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale risalta la chiesa romanica di Santa Vittoria, situata su una radura erbosa fuori dell’abitato: la sua torre, del X secolo, conserva una campana risalente al 1223, una delle più antiche in Italia; sulla facciata, impreziosita da uno splendido portale decorato con motivi zoomorfi, sono incastonati resti di elementi architettonici romani mentre all’interno, tra i numerosi e pregevoli affreschi che commentano le pareti, spicca quello quattrocentesco dedicato a Santa Vittoria. Una bella tela, attribuita a Vincenzo Manenti e raffigurante San Giovanni Evangelista, Santa Vittoria e la Madonna in gloria, si trova nella chiesa di San Giovanni Evangelista, sorta nel Quattrocento ma ricostruita nel Settecento. Degni di nota sono anche il sito archeologico dell’antica TREBULA, con i resti dell’anfiteatro e delle terme, e le vestigia del passato che si trovano nella località di Ginestra Sabina, tra le quali spicca una torre del Quattrocento.

Il territorio comunale ospitò l’insediamento romano di TREBULA MUTUESCA, che prosperò tra il I secolo a.C. e il II d.C.; la fondazione dell’attuale abitato, identificato con il CASTELLUM DE TREBULA che compare in varie fonti documentarie, risale invece al Medioevo e si deve probabilmente ai discendenti degli abitanti di TREBULA MUTUESCA, abbandonata in seguito alle invasioni barbariche. Soggetta inizialmente ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, entrò successivamente a far parte dei possedimenti dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a> e tra il XIII e il XIV secolo passò ai Brancaleone; questi vi fissarono la loro residenza principale e la governarono per circa due secoli. Nel 1466 divenne feudo degli Orsini e all’inizio del Seicento passò definitivamente tra i domini dello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=STATOPONTIFICIO'>Stato Pontificio</a>. Il toponimo, assai diffuso e di chiara etimologia, è stato semplicemente Monteleone fino al 1863. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico locale risalta la chiesa romanica di Santa Vittoria, situata su una radura erbosa fuori dell’abitato: la sua torre, del X secolo, conserva una campana risalente al 1223, una delle più antiche in Italia; sulla facciata, impreziosita da uno splendido portale decorato con motivi zoomorfi, sono incastonati resti di elementi architettonici romani mentre all’interno, tra i numerosi e pregevoli affreschi che commentano le pareti, spicca quello quattrocentesco dedicato a Santa Vittoria. Una bella tela, attribuita a Vincenzo Manenti e raffigurante San Giovanni Evangelista, Santa Vittoria e la Madonna in gloria, si trova nella chiesa di San Giovanni Evangelista, sorta nel Quattrocento ma ricostruita nel Settecento. Degni di nota sono anche il sito archeologico dell’antica TREBULA, con i resti dell’anfiteatro e delle terme, e le vestigia del passato che si trovano nella località di Ginestra Sabina, tra le quali spicca una torre del Quattrocento.

Economia

In attesa di un ulteriore incremento del turismo, risorsa verso la quale la comunità manifesta un interesse sempre maggiore, il panorama dell’economia monteleonese continua a essere dominato dalle attività agricole, specializzate nella produzione di cereali, frutta, olive e uva da vino, nonché da quelle zootecniche –si allevano bovini, ovini ed equini–; il settore secondario è poco rilevante, così come il commercio, circoscritto per lo più ai beni di prima necessità; non si registra inoltre la presenza di servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e delle scuole dell’obbligo, dispone di alcune importanti strutture culturali: oltre alla biblioteca comunale, ospita, infatti, un museo civico, all’interno del quale sono custoditi reperti architettonici, ceramiche e lapidi che illustrano la storia dell’antico insediamento di TREBULA MUTUESCA, dall’età preromana (IV secolo a.C.) all’alto Medioevo. Il presidio distrettuale, un consultorio familiare e la farmacia provvedono all’assistenza sanitaria mentre ristoranti e strutture per il soggiorno assicurano una discreta capacità ricettiva.

In attesa di un ulteriore incremento del turismo, risorsa verso la quale la comunità manifesta un interesse sempre maggiore, il panorama dell’economia monteleonese continua a essere dominato dalle attività agricole, specializzate nella produzione di cereali, frutta, olive e uva da vino, nonché da quelle zootecniche –si allevano bovini, ovini ed equini–; il settore secondario è poco rilevante, così come il commercio, circoscritto per lo più ai beni di prima necessità; non si registra inoltre la presenza di servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e delle scuole dell’obbligo, dispone di alcune importanti strutture culturali: oltre alla biblioteca comunale, ospita, infatti, un museo civico, all’interno del quale sono custoditi reperti architettonici, ceramiche e lapidi che illustrano la storia dell’antico insediamento di TREBULA MUTUESCA, dall’età preromana (IV secolo a.C.) all’alto Medioevo. Il presidio distrettuale, un consultorio familiare e la farmacia provvedono all’assistenza sanitaria mentre ristoranti e strutture per il soggiorno assicurano una discreta capacità ricettiva.

Relazioni

È apprezzata per la bellezza del paesaggio naturale che la circonda e per l’interessante patrimonio storico-architettonico che conserva: il comprensorio monteleonese, infatti, rappresenta la zona della Sabina più ricca di testimonianze archeologiche. La festa della Patrona Santa Vittoria, nobile romana martirizzata in questi luoghi nel 253 d.C., si celebra la seconda domenica di maggio.

È apprezzata per la bellezza del paesaggio naturale che la circonda e per l’interessante patrimonio storico-architettonico che conserva: il comprensorio monteleonese, infatti, rappresenta la zona della Sabina più ricca di testimonianze archeologiche. La festa della Patrona Santa Vittoria, nobile romana martirizzata in questi luoghi nel 253 d.C., si celebra la seconda domenica di maggio.

Località

Ginestra Sabina, Largo Moricone, Villa Pepoli

Ginestra Sabina, Largo Moricone, Villa Pepoli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monteleone Sabino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.