Descrizione

Centro di origine medioevale. La comunità dei savinesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, è distribuita in numerose altre località: Alberoro, Gargonza, Montagnano, Palazzuolo, Santa Maria delle Vertighe, Verniana, Sant' Antonio. In un paesaggio collinare e pre-collinare, si alterna a quello della pianura bonificata nella parte nord-orientale del comune, la periferia si è sviluppata a partire dagli anni '50. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto irregolare ma non presenta un'escursione altimetrica particolarmente rilevante; l'andamento plano-altimetrico del centro abitato è tipico collinare. Il principale corso d'acqua è il torrente Riola; presenti anche delle sorgenti di acqua minerale. Lo stemma del comune, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è fra quelli "parlanti", in quanto descrive con le immagini le caratteristiche geografiche e le vicende storiche della comunità. Le sei colline, che formano un monte, alludono alle caratteristiche del territorio. I due ramoscelli sarebbero, secondo una tradizione locale che vuole Savino derivato da Savina, ciocche di quest'erba. Il giglio sovrastante ricorda il dominio della Repubblica fiorentina. Secondo altre interpretazioni i due ramoscelli sarebbero palme, ricordo di vittorie militari e simbolo del martirio di S. Savino, Patrono del comune e all'origine del nome.  

Centro di origine medioevale. La comunità dei savinesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, è distribuita in numerose altre località: Alberoro, Gargonza, Montagnano, Palazzuolo, Santa Maria delle Vertighe, Verniana, Sant' Antonio. In un paesaggio collinare e pre-collinare, si alterna a quello della pianura bonificata nella parte nord-orientale del comune, la periferia si è sviluppata a partire dagli anni '50. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto irregolare ma non presenta un'escursione altimetrica particolarmente rilevante; l'andamento plano-altimetrico del centro abitato è tipico collinare. Il principale corso d'acqua è il torrente Riola; presenti anche delle sorgenti di acqua minerale. Lo stemma del comune, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è fra quelli "parlanti", in quanto descrive con le immagini le caratteristiche geografiche e le vicende storiche della comunità. Le sei colline, che formano un monte, alludono alle caratteristiche del territorio. I due ramoscelli sarebbero, secondo una tradizione locale che vuole Savino derivato da Savina, ciocche di quest'erba. Il giglio sovrastante ricorda il dominio della Repubblica fiorentina. Secondo altre interpretazioni i due ramoscelli sarebbero palme, ricordo di vittorie militari e simbolo del martirio di S. Savino, Patrono del comune e all'origine del nome.  

Storia

Sembra che nel periodo romano si chiamasse "Area Ialta" e che le sue origini siano addirittura etrusche ma notizie ufficiali del luogo si hanno solo a partire dall'XI secolo. Il castello nel 1282 apparteneva alla famiglia degli Ubertini; quando i fiorentini sconfissero Arezzo nel 1289, passò sotto il potere della repubblica di Firenze. Nel 1325 fu riconquistato dal vescovo Tarlati ma nel 1336 tornò nelle mani dei fiorentini, che poi la cedettero ai perugini Tornò in possesso di Arezzo nel 1358 ma nel 1384 tutto il comprensorio aretino, e quindi anche Monte San Savino, passò definitivamente sotto la signoria fiorentina. Sotto i Medici fu al centro di continue trattative e scambi territoriali. Nel 1799 la sua fiorente comunità ebraica fu dispersa in seguito alla rivolta antifrancese. Dopo la bonifica della pianura, nella regione ad est del territorio, acquistò un notevole sviluppo agricolo e demografico. I monumenti da ammirare sono la Loggia dei Mercanti, la chiesa di Santa Chiara, con all'interno una terracotta invetriata del Sansovino, il palazzo comunale, il santuario di Santa Maria delle Vertighe e il suggestivo castello di Gargonza.  

Sembra che nel periodo romano si chiamasse "Area Ialta" e che le sue origini siano addirittura <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHE'>etrusche</a> ma notizie ufficiali del luogo si hanno solo a partire dall'XI secolo. Il castello nel 1282 apparteneva alla famiglia degli Ubertini; quando i fiorentini sconfissero Arezzo nel 1289, passò sotto il potere della repubblica di Firenze. Nel 1325 fu riconquistato dal vescovo Tarlati ma nel 1336 tornò nelle mani dei fiorentini, che poi la cedettero ai perugini Tornò in possesso di Arezzo nel 1358 ma nel 1384 tutto il comprensorio aretino, e quindi anche Monte San Savino, passò definitivamente sotto la signoria fiorentina. Sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> fu al centro di continue trattative e scambi territoriali. Nel 1799 la sua fiorente comunità ebraica fu dispersa in seguito alla rivolta antifrancese. Dopo la bonifica della pianura, nella regione ad est del territorio, acquistò un notevole sviluppo agricolo e demografico. I monumenti da ammirare sono la Loggia dei Mercanti, la chiesa di Santa Chiara, con all'interno una terracotta invetriata del Sansovino, il palazzo comunale, il santuario di Santa Maria delle Vertighe e il suggestivo castello di Gargonza.  

Economia

Il sistema amministrativo e dei servizi comunali, bancari e postali, una casa di riposo per anziani della Usl, un presidio ospedaliero, un centro di intervento e i servizi ambulatoriale di base costituiscono una rete abbastanza efficiente, a disposizione della comunità. Le strutture scolastiche consentono la frequenza di tutte le classi delle scuole dell'obbligo, cui si aggiunge, per l'istruzione secondaria di secondo grado, un istituto tecnico per geometri. Da segnalare la presenza di: "Comune 2000", periodico edito dal Comune; una biblioteca-archivio storico, della stessa amministrazione; uno stadio comunale nonché un circolo sportivo. È stata allestita anche una squadra di calcio locale, che milita nei campionati minori. L'economia è di tipo prevalentemente industriale: i comparti più significativi sono quelli dell'arredamento, dei materiali da costruzione (pavimenti ed infissi) e quello tessile. Non mancano i prodotto dell'artigianato come le maioliche e le ceramiche. L'agricoltura, anche se riveste un ruolo secondario, produce frumento, patate, barbabietole da zucchero, ortaggi, olive, uva. La popolazione conduce una vita calma e dedita al risparmio.  

Il sistema amministrativo e dei servizi comunali, bancari e postali, una casa di riposo per anziani della Usl, un presidio ospedaliero, un centro di intervento e i servizi ambulatoriale di base costituiscono una rete abbastanza efficiente, a disposizione della comunità. Le strutture scolastiche consentono la frequenza di tutte le classi delle scuole dell'obbligo, cui si aggiunge, per l'istruzione secondaria di secondo grado, un istituto tecnico per geometri. Da segnalare la presenza di: "Comune 2000", periodico edito dal Comune; una biblioteca-archivio storico, della stessa amministrazione; uno stadio comunale nonché un circolo sportivo. È stata allestita anche una squadra di calcio locale, che milita nei campionati minori. L'economia è di tipo prevalentemente industriale: i comparti più significativi sono quelli dell'arredamento, dei materiali da costruzione (pavimenti ed infissi) e quello tessile. Non mancano i prodotto dell'artigianato come le maioliche e le ceramiche. L'agricoltura, anche se riveste un ruolo secondario, produce frumento, patate, barbabietole da zucchero, ortaggi, olive, uva. La popolazione conduce una vita calma e dedita al risparmio.  

Relazioni

Oltre che per motivi di lavoro determinati dal tessuto industriale locale, il comune attrae visitatori per le proprie fonti di acqua minerale, tra cui quella di Pastina (che secondo la tradizione avrebbe proprietà galattofore per le puerpere), e per le delizie della gastronomia locale, che ricalca la tradizione culinaria della Val di Chiana per la selvaggina, gli insaccati ed i bovini da carne. La festa dei Patrono, Ss. Egidio e Savino, si celebra il 7 dicembre. Ha dato i natali al cardinale Giovanni Maria del Monte (1487-1555), che salì al soglio pontificio cono il nome di Giulio III. Altro suo figlio illustre è stato lo scultore e architetto Andrea Contucci (1460-1529), detto il Sansovino.  

Oltre che per motivi di lavoro determinati dal tessuto industriale locale, il comune attrae visitatori per le proprie fonti di acqua minerale, tra cui quella di Pastina (che secondo la tradizione avrebbe proprietà galattofore per le puerpere), e per le delizie della gastronomia locale, che ricalca la tradizione culinaria della Val di Chiana per la selvaggina, gli insaccati ed i bovini da carne. La festa dei Patrono, Ss. Egidio e Savino, si celebra il 7 dicembre. Ha dato i natali al cardinale Giovanni Maria del Monte (1487-1555), che salì al soglio pontificio cono il nome di Giulio III. Altro suo figlio illustre è stato lo scultore e architetto Andrea Contucci (1460-1529), detto il Sansovino.  

Località

Alberoro, Borghetto-Le Nebbiaie, Brancoleta, Danzino, Dreini, Gargonza, La Casina, Le Vertighe, Mandriana, Montagnano, Palazzuolo, Palazzuolo Alto, Perignano, Ponte Esse, Tonacato, Verniana

Alberoro, Borghetto-Le Nebbiaie, Brancoleta, Danzino, Dreini, Gargonza, La Casina, Le Vertighe, Mandriana, Montagnano, Palazzuolo, Palazzuolo Alto, Perignano, Ponte Esse, Tonacato, Verniana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monte San Savino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.