Descrizione

Centro collinare, di antichissima origine, classificato "comune sparso" con sede municipale a Lucino; alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali e commerciali. La comunità dei lucinesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nella località di Montano. Il resto della popolazione è distribuita nelle località di Casarico, Crignola, Ronco e Trivino. Il territorio, ricco di distese boschive, disegna un profilo geometrico irregolare, ma mai aspro o accidentato, con variazioni altimetriche che non superano comunque i 434 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, su sfondo argenteo, un castello rosso merlato alla guelfa, poggiato su una montagna verde e sormontato da una ruota d'acciaio, affiancata da una spiga di grano e da un grappolo d'uva nero.

Centro collinare, di antichissima origine, classificato "comune sparso" con sede municipale a Lucino; alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali e commerciali. La comunità dei lucinesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e nella località di Montano. Il resto della popolazione è distribuita nelle località di Casarico, Crignola, Ronco e Trivino. Il territorio, ricco di distese boschive, disegna un profilo geometrico irregolare, ma mai aspro o accidentato, con variazioni altimetriche che non superano comunque i 434 metri sul livello del mare. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, su sfondo argenteo, un castello rosso merlato alla guelfa, poggiato su una montagna verde e sormontato da una ruota d'acciaio, affiancata da una spiga di grano e da un grappolo d'uva nero.

Storia

Il centro nasce nel 1927 dall'unione dei due nuclei di Montano Comasco e Lucino, che tuttora risultano ben distinti per le peculiarità territoriali e urbanistiche. Il toponimo rimanda chiaramente all'epoca romana: Montano deriva da MONTANUS, 'montano', come aggettivo o come nome di persona; Lucino è forse un personale LUCINUS o un derivato da LUCUS, 'bosco'. I rinvenimenti archeologici datano al neolitico i primi insediamenti nella zona, che hanno restituito una serie di vasi con evidenti influssi balcanici; consistente è anche il numero dei reperti riferibili alla colonizzazione romana. Viene menzionata in numerosi documenti di età medievale, nei quali compaiono ambasciatori e magistrati; più volte citato è il castello di Lucino, distrutto dai milanesi nel XIII secolo. La tradizione lo vuole fondato dai galli e ricorda che nel corso della guerra tra Como e Milano fu conse gnato ai milanesi da Arialdo Advocato. Le parrocchiali dedicate a San Giorgio e a Sant'Andrea, ubicate rispettivamente a Lucino e a Montano, benché costruite prima del XVI secolo, non conservano alcuna traccia della originaria struttura a causa delle molteplici ristrutturazioni subite. In località Lovesana è visibile un edificio tardo-medievale, l'Osteria dei Tre Camini, utilizzato in passato sia come residenza estiva che come stazione di posta lungo la via per le Alpi; elementi architettonici caratteristici sono gli archi a sesto acuto, il porticato, i pavimenti in pietra e le scale ripide.

Il centro nasce nel 1927 dall'unione dei due nuclei di Montano Comasco e Lucino, che tuttora risultano ben distinti per le peculiarità territoriali e urbanistiche. Il toponimo rimanda chiaramente all'epoca romana: Montano deriva da MONTANUS, 'montano', come aggettivo o come nome di persona; Lucino è forse un personale LUCINUS o un derivato da LUCUS, 'bosco'. I rinvenimenti archeologici datano al neolitico i primi insediamenti nella zona, che hanno restituito una serie di vasi con evidenti influssi balcanici; consistente è anche il numero dei reperti riferibili alla colonizzazione romana. Viene menzionata in numerosi documenti di età medievale, nei quali compaiono ambasciatori e magistrati; più volte citato è il castello di Lucino, distrutto dai milanesi nel XIII secolo. La tradizione lo vuole fondato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> e ricorda che nel corso della guerra tra Como e Milano fu conse gnato ai milanesi da Arialdo Advocato. Le parrocchiali dedicate a San Giorgio e a Sant'Andrea, ubicate rispettivamente a Lucino e a Montano, benché costruite prima del XVI secolo, non conservano alcuna traccia della originaria struttura a causa delle molteplici ristrutturazioni subite. In località Lovesana è visibile un edificio tardo-medievale, l'Osteria dei Tre Camini, utilizzato in passato sia come residenza estiva che come stazione di posta lungo la via per le Alpi; elementi architettonici caratteristici sono gli archi a sesto acuto, il porticato, i pavimenti in pietra e le scale ripide.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema produttivo locale, basato un tempo esclusivamente sull'agricoltura, si è trasformato evolvendosi verso l'industria e il terziario. Nonostante il calo degli addetti al settore primario è ancora praticato l'allevamento, cui si affianca la coltivazione di cereali e foraggi. Le attività industriali e artigianali hanno conosciuto un notevole incremento nei comparti tessile e metalmeccanico, edile e del mobile. Il terziario si compone di una rete commerciale di ampie dimensioni e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica, le assicurazioni e il servizio bancario. Il quadro delle strutture sociali e culturali si avvale della presenza dell'orfanotrofio dell'Istituto Pio per Figli della Provvidenza di Milano, di una biblioteca e di una struttura scolastica che permette la frequenza delle classi dell'obbligo. Carenti appaiono, invece, le strutture ricettive, che peraltro garantiscono la sola possibilità di ristorazione. L'assenza di strutture sanitarie, fatta eccezione per il servizio farmaceutico, costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema produttivo locale, basato un tempo esclusivamente sull'agricoltura, si è trasformato evolvendosi verso l'industria e il terziario. Nonostante il calo degli addetti al settore primario è ancora praticato l'allevamento, cui si affianca la coltivazione di cereali e foraggi. Le attività industriali e artigianali hanno conosciuto un notevole incremento nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico, edile e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il terziario si compone di una rete commerciale di ampie dimensioni e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica, le assicurazioni e il servizio bancario. Il quadro delle strutture sociali e culturali si avvale della presenza dell'orfanotrofio dell'Istituto Pio per Figli della Provvidenza di Milano, di una biblioteca e di una struttura scolastica che permette la frequenza delle classi dell'obbligo. Carenti appaiono, invece, le strutture ricettive, che peraltro garantiscono la sola possibilità di ristorazione. L'assenza di strutture sanitarie, fatta eccezione per il servizio farmaceutico, costringe la popolazione a spostarsi nei centri vicini anche per i servizi di base.

Relazioni

Fa registrare un discreto flusso turistico attirato oltre che dal patrimonio naturalistico dalla presenza di siti archeologici; attirano visitatori anche le numerose manifestazioni organizzate periodicamente nel corso dell'anno: di richiamo regionale è la famosa "Fiera Zootecnica Settembrina" con l'esposizione del cavallo avelignese, con cui coincide l'antica festa dell'Addolorata, durante la quale si ringrazia la Vergine che, nel 1836, preservò la popolazione dal colera che imperversava in tutta Europa. Il Santo Patrono, San Giorgio, viene festeggiato il 23 aprile.

Fa registrare un discreto flusso turistico attirato oltre che dal patrimonio naturalistico dalla presenza di siti archeologici; attirano visitatori anche le numerose manifestazioni organizzate periodicamente nel corso dell'anno: di richiamo regionale è la famosa "Fiera Zootecnica Settembrina" con l'esposizione del cavallo avelignese, con cui coincide l'antica festa dell'Addolorata, durante la quale si ringrazia la Vergine che, nel 1836, preservò la popolazione dal colera che imperversava in tutta Europa. Il Santo Patrono, San Giorgio, viene festeggiato il 23 aprile.

Località

Cantalupo, Casarico, Crignola, Lucino, Montano, Ronco, Trivino

Cantalupo, Casarico, Crignola, Lucino, Montano, Ronco, Trivino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montano Lucino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.