Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia fondata sul settore primario. La maggior parte dei monlealesi, che hanno un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vive nel capoluogo comunale e in località Corso Roma, contigua al comune di Volpedo; il resto degli abitanti si divide tra alcuni aggregati urbani minori e un piccolo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 170 a un massimo di 440 metri sul livello del mare. L’abitato sorge su uno sperone collinare da cui si gode della veduta sulla riva sinistra del Curone. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello azzurro, merlato alla guelfa e munito di tre torri, di cui la centrale è sovrastata da una gru, simbolo di vigilanza, “al naturale”.

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia fondata sul settore primario. La maggior parte dei monlealesi, che hanno un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vive nel capoluogo comunale e in località Corso Roma, contigua al comune di Volpedo; il resto degli abitanti si divide tra alcuni aggregati urbani minori e un piccolo numero di case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 170 a un massimo di 440 metri sul livello del mare. L’abitato sorge su uno sperone collinare da cui si gode della veduta sulla riva sinistra del Curone. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello azzurro, merlato alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a> e munito di tre torri, di cui la centrale è sovrastata da una gru, simbolo di vigilanza, “al naturale”.

Storia

Il toponimo è attestato, per la prima volta nel 1172, con la forma di MONS LEGALIS e sembra derivare dal sostantivo ‘monte’ accompagnato dal nome personale ‘Leale’, da cui venne poi il cognome ‘Leali’. Altra ipotesi è quella secondo cui il sostantivo sia legato all’aggettivo ‘legale’, da LEX, LEGIS con il senso di ‘monte legale, monte della legge’. Sorta in epoca medievale, venne concessa in donazione, da parte di alcuni abitanti di Volpedo, al vescovo di Tortona nel 1172, affinché vi venisse eretto un castello con villa e fosse infeudato. Ed in effetti venne concessa alla famiglia degli Opizzoni. Nel 1412 i Visconti la passarono a Pierino Cameri, insieme ai centri di Volpedo, Volpeglino, Sarezzano, Selva e Carbonara. Il figlio di Pierino la vendette ad Antonio Guidobono Cavalchini che vi governò finché non la concesse, per via dotale, in parte ai Cane e in parte ai Calcamuggi, a cui rimase fino all’abolizione dei feudi. Come molti altri comuni italiani, durante il periodo fascista perse la sua autonomia amministrativa che riconquistò nel 1947, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Tra le sue vestigia del passato figurano: le rovine dell’antico castello dalle tre torri; la parrocchiale di Sant’Ambrogio, in stile barocco, risalente al XVIII secolo; l’oratorio della Compagnia del Gonfalone, la cui costruzione venne completata nel 1747.

Il toponimo è attestato, per la prima volta nel 1172, con la forma di MONS LEGALIS e sembra derivare dal sostantivo ‘monte’ accompagnato dal nome personale ‘Leale’, da cui venne poi il cognome ‘Leali’. Altra ipotesi è quella secondo cui il sostantivo sia legato all’aggettivo ‘legale’, da LEX, LEGIS con il senso di ‘monte legale, monte della legge’. Sorta in epoca medievale, venne concessa in donazione, da parte di alcuni abitanti di Volpedo, al vescovo di Tortona nel 1172, affinché vi venisse eretto un castello con villa e fosse infeudato. Ed in effetti venne concessa alla famiglia degli Opizzoni. Nel 1412 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> la passarono a Pierino Cameri, insieme ai centri di Volpedo, Volpeglino, Sarezzano, Selva e Carbonara. Il figlio di Pierino la vendette ad Antonio Guidobono Cavalchini che vi governò finché non la concesse, per via dotale, in parte ai Cane e in parte ai Calcamuggi, a cui rimase fino all’abolizione dei feudi. Come molti altri comuni italiani, durante il periodo fascista perse la sua autonomia amministrativa che riconquistò nel 1947, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Tra le sue vestigia del passato figurano: le rovine dell’antico castello dalle tre torri; la parrocchiale di Sant’Ambrogio, in stile barocco, risalente al XVIII secolo; l’oratorio della Compagnia del Gonfalone, la cui costruzione venne completata nel 1747.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: le colture principali sono quelle frutticole di fragole, pesche, albicocche e ciliegie; sono presenti anche numerosi vitigni da cui derivano pregiati vini Doc e Docg. Si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano nei comparti alimentare e della metallurgia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra cui si registra quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano anche scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Per gli amanti dello sport si segnala la presenza di un campo da calcio. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: le colture principali sono quelle frutticole di fragole, pesche, albicocche e ciliegie; sono presenti anche numerosi vitigni da cui derivano pregiati vini Doc e Docg. Si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano nei comparti alimentare e della metallurgia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell’insieme dei servizi, tra cui si registra quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano anche scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Per gli amanti dello sport si segnala la presenza di un campo da calcio. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La sua appartenenza alla Comunità montana la rende meta di un discreto afflusso turistico e offre, così, a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la sagra dell’uva e la festa della frutta, a settembre. La festa del Patrono, Sant’Ambrogio, si celebra il 7 dicembre.

La sua appartenenza alla Comunità montana la rende meta di un discreto afflusso turistico e offre, così, a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano: la sagra dell’uva e la festa della frutta, a settembre. La festa del Patrono, Sant’Ambrogio, si celebra il 7 dicembre.

Località

Ca' del Borgo, Cappelletti, Corso Roma, Cusinasco, Profigate, Ville

Ca' del Borgo, Cappelletti, Corso Roma, Cusinasco, Profigate, Ville

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monleale rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.