Descrizione

Comune collinare, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato quelle connesse al turismo estivo. I monighesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale -contiguo a Padenghe sul Garda- in più nuclei abitati: Canestrelli, Costa, Levada e Sotto Monte Tapino. Il saldo del movimento naturale tra il censimento del 1981 e quello del 1991 si mostra negativo, ma a questa tendenza si contrappone un saldo demografico positivo: un elemento che testimonia come l'economia locale sia in crescita. Ricoperto da olivi e allori, oltre che da distese di vigneti, il suo territorio presenta un profilo geometrico nel complesso regolare, se si esclude l'area speciale lago di Garda (diviso tra più comuni) in cui i colli appena movimentati della Valtenesi digradano, conferendogli variazioni altimetriche rilevanti. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, presenta, pertanto, l'andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma municipale, concesso con decreto del 1959, è uno scudo a sfondo argenteo in cui si raffigura una collina sulla cui cima campeggia un leone rampante posto nell'atto di sorreggere un grappolo d'uva.

Comune collinare, dalle antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato quelle connesse al turismo estivo. I monighesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale -contiguo a Padenghe sul Garda- in più nuclei abitati: Canestrelli, Costa, Levada e Sotto Monte Tapino. Il saldo del movimento naturale tra il censimento del 1981 e quello del 1991 si mostra negativo, ma a questa tendenza si contrappone un saldo demografico positivo: un elemento che testimonia come l'economia locale sia in crescita. Ricoperto da olivi e allori, oltre che da distese di vigneti, il suo territorio presenta un profilo geometrico nel complesso regolare, se si esclude l'area speciale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIGARDA'>lago di Garda</a> (diviso tra più comuni) in cui i colli appena movimentati della Valtenesi digradano, conferendogli variazioni altimetriche rilevanti. L'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, presenta, pertanto, l'andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma municipale, concesso con decreto del 1959, è uno scudo a sfondo argenteo in cui si raffigura una collina sulla cui cima campeggia un leone rampante posto nell'atto di sorreggere un grappolo d'uva.

Storia

Sulle origini del toponimo sono state avanzate due ipotesi: la prima lo riconduce al locale comasco "Lomaniga" (di cui sarebbe forma aferetica), che deriva da un antico personale "Lumena", in cui l'aggiunta del suffisso -ICA sta ad indicare appartenenza; la seconda lo vuole derivante dal personale latino AMMONIUS (il suffisso aggiunto sarebbe il medesimo). Le sue origini antichissime sono attestate dai ritrovamenti (i resti di una palafitta) databili all'Età del bronzo antico (1800-2000 a.C.). Un'ara dei secoli IV-V a.C. testimonia una successiva presenza dei romani, che nei pressi costruirono la direttrice di unione tra Brescia e Verona. Nel corso del Medioevo le sue vicende non dovettero essere diverse da quelle delle altre località della Valtenesi: testimone degli scontri medioevali e di quelli dei tempi successivi è il castello, tuttora ben conservato. Tra gli elementi di rilievo del suo patrimonio storico-artistico sono: la chiesa di San Michele, quella romanica di San Sivino e la parrocchiale intitolata a San Martino. Per l'architettura civile la testimonianza più importante è senz'altro il castello di epoca tardoromanica (fra i meglio conservati della Valtenesi). Molto suggestive sono alcune abitazioni del XV secolo e la Villa Brunati, risalente al XVII secolo.

Sulle origini del toponimo sono state avanzate due ipotesi: la prima lo riconduce al locale comasco "Lomaniga" (di cui sarebbe forma aferetica), che deriva da un antico personale "Lumena", in cui l'aggiunta del suffisso -ICA sta ad indicare appartenenza; la seconda lo vuole derivante dal personale latino AMMONIUS (il suffisso aggiunto sarebbe il medesimo). Le sue origini antichissime sono attestate dai ritrovamenti (i resti di una palafitta) databili all'Età del bronzo antico (1800-2000 a.C.). Un'ara dei secoli IV-V a.C. testimonia una successiva presenza dei romani, che nei pressi costruirono la direttrice di unione tra Brescia e Verona. Nel corso del Medioevo le sue vicende non dovettero essere diverse da quelle delle altre località della Valtenesi: testimone degli scontri medioevali e di quelli dei tempi successivi è il castello, tuttora ben conservato. Tra gli elementi di rilievo del suo patrimonio storico-artistico sono: la chiesa di San Michele, quella romanica di San Sivino e la parrocchiale intitolata a San Martino. Per l'architettura civile la testimonianza più importante è senz'altro il castello di epoca tardoromanica (fra i meglio conservati della Valtenesi). Molto suggestive sono alcune abitazioni del XV secolo e la Villa Brunati, risalente al XVII secolo.

Economia

Oltre che degli uffici destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa fondamentalmente sull'agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, viti, frutteti e olivi; completa il quadro del settore primario l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è rappresentata dai comparti edile e tessile, oltre che da quello per la lavorazione del mobile. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dei servizi, tra i quali figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; è possibile usufruire del servizio di biblioteca. Se le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione, quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico. Per prestazioni diverse occorre rivolgersi altrove.

Oltre che degli uffici destinati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede della Pro Loco. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia locale si basa fondamentalmente sull'agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi, viti, frutteti e olivi; completa il quadro del settore primario l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è rappresentata dai comparti edile e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, oltre che da quello per la lavorazione del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dei servizi, tra i quali figura quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; è possibile usufruire del servizio di biblioteca. Se le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione, quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico. Per prestazioni diverse occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Poco frequentata per lavoro, è meta di turismo estivo per chi ami coniugare una vacanza tranquilla, da trascorrere fra le bellezze dei paesaggi benachesi, e i piaceri della cucina locale (dati soprattutto dai pesci del lago, la trota, l'anguilla e il coregone, ma anche dall'olio d'oliva). L'elevato numero di stanze non occupate, ben superiore alla media, unitamente al fenomeno dell'espansione ediliza, è la prova della vocazione turistica del comune. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici. Tra questi sono la festa della Primavera con il Palio del Chiaretto e le Regate veliche in estate. In agosto, poi, si tiene il Mercatino dell'artigianato serale. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre; alle manifetsazioni religiose si accompagna la tradizionale sagra.

Poco frequentata per lavoro, è meta di turismo estivo per chi ami coniugare una vacanza tranquilla, da trascorrere fra le bellezze dei paesaggi benachesi, e i piaceri della cucina locale (dati soprattutto dai pesci del lago, la trota, l'anguilla e il coregone, ma anche dall'olio d'oliva). L'elevato numero di stanze non occupate, ben superiore alla media, unitamente al fenomeno dell'espansione ediliza, è la prova della vocazione turistica del comune. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, si intensificano in occasione dei tradizionali appuntamenti folcloristici. Tra questi sono la festa della Primavera con il Palio del Chiaretto e le Regate veliche in estate. In agosto, poi, si tiene il Mercatino dell'artigianato serale. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre; alle manifetsazioni religiose si accompagna la tradizionale sagra.

Località

Canestrelli, Lago di Garda, Monte Tapino, San Sivino

Canestrelli, Lago di Garda, Monte Tapino, San Sivino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Moniga del Garda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.