Descrizione

Comune di collina, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I monfumesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località La Valle, Costa Mattia, Era Grande, Forner, Palazzo Neville; la maggior parte della popolazione vive in case sparse. Il territorio presenta variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico collinare.

Comune di collina, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I monfumesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località La Valle, Costa Mattia, Era Grande, Forner, Palazzo Neville; la maggior parte della popolazione vive in case sparse. Il territorio presenta variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico collinare.

Storia

Alcuni studiosi spiegano il toponimo riferendosi alle frequenti formazioni di nubi intorno alle vette dei monti circostanti; per altri, invece, ed è questa l’ipotesi più accettabile, deriverebbe dalle fumate che erano fatte da una postazione militare, esistente nel luogo durante il governo dei longobardi, ad altre postazioni ubicate sui colli vicini, per segnalare un pericolo o una necessità. Le diverse tracce archeologiche, come alcuni resti di case o ville rurali, fanno pensare a una origine romana. Dopo la dominazione dei romani, fu invasa dai longobardi, che vi eressero, data la sua posizione strategica, una serie di fortificazioni. Ha avuto cittadini illustri, come i fratelli Giovanni, Antonio e Andrea Faldani, famosi incisori del ‘700, le cui opere, quasi tutte di carattere sacro, sono ospitate nel museo civico di Bassano del Grappa. Gravi furono, poi, i danni che subì dal terribile terremoto del 1695 e dai bombardamenti della prima guerra mondiale, eventi questi che costrinsero alla fuga gli abitanti. Nella sua storia seguente non si evidenziano avvenimenti di particolare rilievo. Il patrimonio storico conta resti di fortificazioni risalenti al periodo longobardo, mentre l’elemento di maggior pregio dell’architettura sacra è la parrocchiale settecentesca con annesso campanile, edificata sui resti di un precedente edificio di culto, al cui interno si può ammirare un pregevole dipinto di Antonio Argentini.

Alcuni studiosi spiegano il toponimo riferendosi alle frequenti formazioni di nubi intorno alle vette dei monti circostanti; per altri, invece, ed è questa l’ipotesi più accettabile, deriverebbe dalle fumate che erano fatte da una postazione militare, esistente nel luogo durante il governo dei longobardi, ad altre postazioni ubicate sui colli vicini, per segnalare un pericolo o una necessità. Le diverse tracce archeologiche, come alcuni resti di case o ville rurali, fanno pensare a una origine romana. Dopo la dominazione dei romani, fu invasa dai longobardi, che vi eressero, data la sua posizione strategica, una serie di fortificazioni. Ha avuto cittadini illustri, come i fratelli Giovanni, Antonio e Andrea Faldani, famosi incisori del ‘700, le cui opere, quasi tutte di carattere sacro, sono ospitate nel museo civico di Bassano del Grappa. Gravi furono, poi, i danni che subì dal terribile terremoto del 1695 e dai bombardamenti della prima guerra mondiale, eventi questi che costrinsero alla fuga gli abitanti. Nella sua storia seguente non si evidenziano avvenimenti di particolare rilievo. Il patrimonio storico conta resti di fortificazioni risalenti al periodo longobardo, mentre l’elemento di maggior pregio dell’architettura sacra è la parrocchiale settecentesca con annesso campanile, edificata sui resti di un precedente edificio di culto, al cui interno si può ammirare un pregevole dipinto di Antonio Argentini.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Famosi sono i suoi prodotti gastronomici, come la frittata alle erbe, la “soppressa” (insaccato) e a polenta (con “osei” o baccalà). La comunità vive dei prodotti agricoli, si coltivano infatti cereali, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il lavoro viene offerto da industrie impegnate nella lavorazione del legno, nella produzione lattiero-casearia, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella fabbricazione di calzature. Riguardo alle attività terziarie, la rete commerciale e i servizi sono sufficienti al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Manca però il servizio bancario. Tra i servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Nelle scuole si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Infine, tra le strutture sportive e per il tempo libero, si segnala la presenza di una palestra comunale; le strutture sanitarie annoverano una farmacia, per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali ed è sede della Pro Loco. Per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri l’autorità di pubblica sicurezza è esercitata, all’occorrenza, dal sindaco. Famosi sono i suoi prodotti gastronomici, come la frittata alle erbe, la “soppressa” (insaccato) e a polenta (con “osei” o baccalà). La comunità vive dei prodotti agricoli, si coltivano infatti cereali, foraggi, viti e frutteti. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Il lavoro viene offerto da industrie impegnate nella lavorazione del legno, nella produzione lattiero-casearia, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella fabbricazione di calzature. Riguardo alle attività terziarie, la rete commerciale e i servizi sono sufficienti al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità. Manca però il servizio bancario. Tra i servizi pubblici, non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate all’arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Nelle scuole si impartisce l’istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Infine, tra le strutture sportive e per il tempo libero, si segnala la presenza di una palestra comunale; le strutture sanitarie annoverano una farmacia, per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

È frequentata per la sua vicinanza al massiccio del Grappa; inoltre, vive rapporti particolarmente intensi coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro e l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni che vi si tengono, sono da ricordare la festa della Madonna di Pompei, ad aprile, con giochi e corsa podistica, e la festa della mela, a settembre, con mostra-mercato della mela, dolci e piatti derivati dalle mele. La festa del Patrono, San Nicolò, si celebra il 6 dicembre.

È frequentata per la sua vicinanza al massiccio del Grappa; inoltre, vive rapporti particolarmente intensi coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro e l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni che vi si tengono, sono da ricordare la festa della Madonna di Pompei, ad aprile, con giochi e corsa podistica, e la festa della mela, a settembre, con mostra-mercato della mela, dolci e piatti derivati dalle mele. La festa del Patrono, San Nicolò, si celebra il 6 dicembre.

Località

Costa Mattia, Era Grande, Forner, La Valle, Palazzo Neville

Costa Mattia, Era Grande, Forner, La Valle, Palazzo Neville

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monfumo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.