Descrizione

Comune collinare, di origine romana, che fonda la sua economia sulle tradizionali attività agricole e industriali, affiancate da un crescente sviluppo turistico. I monfortesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, numerosi aggregati urbani (tra cui quello di Perno) nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, il cui nucleo originario sorse intorno al castello presso la sommità del colle, nell'ultimo secolo si è andato sviluppando verso il basso. La località Perno è situata sul fianco di un poggio inciso alla base dalla valletta del rio omonimo. Dominata da un castello settecentesco sorto sulle rovine di un altro medievale di cui restano un muraglione e tre torri mozzate, si caratterizza per la presenza di sorgenti di acqua oligominerale.

Comune collinare, di origine romana, che fonda la sua economia sulle tradizionali attività agricole e industriali, affiancate da un crescente sviluppo turistico. I monfortesi, che presentano un indice di vecchiaia straordinariamente alto, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, con il maggior numero di residenti, numerosi aggregati urbani (tra cui quello di Perno) nonché case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, il cui nucleo originario sorse intorno al castello presso la sommità del colle, nell'ultimo secolo si è andato sviluppando verso il basso. La località Perno è situata sul fianco di un poggio inciso alla base dalla valletta del rio omonimo. Dominata da un castello settecentesco sorto sulle rovine di un altro medievale di cui restano un muraglione e tre torri mozzate, si caratterizza per la presenza di sorgenti di acqua oligominerale.

Storia

Il toponimo deriva da MONS FORTIS, chiaramente testimoniato dalle citazioni medievali, tra cui appunto “Monsfortis”, “Monteforti” e “Montefort”. La denominazione è evidentemente allusiva della privilegiata posizione dell'insediamento dal punto di vista difensivo. L'origine del borgo, ricco di storia, risale sicuramente all'epoca romana, quando fu “pagus romanus”. Nel periodo longobardo e nell'epoca carolingia si caratterizzò per la posizione strategica di baluardo militare, e tale rimase nel corso delle lotte che videro i signori della zona in contrasto con il comune di Alba. Nel 1142 il castello passò al marchese Bonifacio di Cortemilia e, successivamente, al comune di Alba, ai Visconti di Milano e all'imperatore Federico I. Saccheggiata più volte, trovò pace solo a partire dal XVIII secolo, quando Carlo Emanuele III di Savoia la infeudò ai Del Carretto. Il suggestivo centro storico è dominato dall'attuale dimora patrizia, di proprietà dei marchesi Scarampi del Cairo, costruita sulle mura del vecchio castello. Oltre alla villa nobiliare sono presenti: un campanile romanico del XIII secolo, le confraternite delle Umiliate e di Sant'Agostino del XV secolo e la chiesa parrocchiale del Novecento, in stile gotico-piemontese. L'antica piazza del borgo è dominata dalla torre campanaria di origine romanica, che è ciò che rimane della preesistente chiesa medievale abbattuta all'inizio di questo secolo. Interessanti sono pure: il settecentesco palazzo Scarampi; l'oratorio di Santa Elisabetta; la parrocchiale di Santa Maria della Neve, in stile romanico-gotico; la chiesa di Santo Stefano, situata nel nucleo minore di Perno e quella dell'Assunta, che conserva affreschi medievali, a Castelletto.

Il toponimo deriva da MONS FORTIS, chiaramente testimoniato dalle citazioni medievali, tra cui appunto “Monsfortis”, “Monteforti” e “Montefort”. La denominazione è evidentemente allusiva della privilegiata posizione dell'insediamento dal punto di vista difensivo. L'origine del borgo, ricco di storia, risale sicuramente all'epoca romana, quando fu “pagus romanus”. Nel periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> e nell'epoca carolingia si caratterizzò per la posizione strategica di baluardo militare, e tale rimase nel corso delle lotte che videro i signori della zona in contrasto con il comune di Alba. Nel 1142 il castello passò al marchese Bonifacio di Cortemilia e, successivamente, al comune di Alba, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano e all'imperatore Federico I. Saccheggiata più volte, trovò pace solo a partire dal XVIII secolo, quando Carlo Emanuele III di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> la infeudò ai Del Carretto. Il suggestivo centro storico è dominato dall'attuale dimora patrizia, di proprietà dei marchesi Scarampi del Cairo, costruita sulle mura del vecchio castello. Oltre alla villa nobiliare sono presenti: un campanile romanico del XIII secolo, le confraternite delle Umiliate e di Sant'Agostino del XV secolo e la chiesa parrocchiale del Novecento, in stile gotico-piemontese. L'antica piazza del borgo è dominata dalla torre campanaria di origine romanica, che è ciò che rimane della preesistente chiesa medievale abbattuta all'inizio di questo secolo. Interessanti sono pure: il settecentesco palazzo Scarampi; l'oratorio di Santa Elisabetta; la parrocchiale di Santa Maria della Neve, in stile romanico-gotico; la chiesa di Santo Stefano, situata nel nucleo minore di Perno e quella dell'Assunta, che conserva affreschi medievali, a Castelletto.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali nonché la stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (da cui si ottiene il famoso vino Barolo) e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (bevande), tessile, delle confezioni, del legno, della fabbricazione di macchine per l'agricoltura, dell'industria meccanica e metallurgica; inoltre fa registrare un cospicuo numero di imprese edili. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e agenzie assicurative arricchiscono il panorama del terziario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive comprendono un'azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali nonché la stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (da cui si ottiene il famoso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VINOBAROLO'>vino Barolo</a>) e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (bevande), <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, del legno, della fabbricazione di macchine per l'agricoltura, dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a> e metallurgica; inoltre fa registrare un cospicuo numero di imprese edili. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e agenzie assicurative arricchiscono il panorama del terziario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive comprendono un'azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

La felice posizione all'interno del comprensorio di produzione del Barolo, vino conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, fa di essa uno dei centri della Langa che meglio e più rapidamente si è imposto all'attenzione delle correnti turistiche, grazie alla presenza di funzionali infrastrutture e favorito dalle risorse naturali. I visitatori vengono attirati dall'aria salubre, dalla cucina ottima che conosce tutti i segreti delle specialità più famose e dalla quale non si può disgiungere un buon impiego di tartufi. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario soprattutto per lavoro, dato che il suo sviluppo economico è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici e l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti a carattere culturale o ricreativo va segnalata la rassegna “Punti di vista”, a luglio. La festa patronale, dedicata alla Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto.

La felice posizione all'interno del comprensorio di produzione del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BAROLO'>Barolo</a>, vino conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, fa di essa uno dei centri della Langa che meglio e più rapidamente si è imposto all'attenzione delle correnti turistiche, grazie alla presenza di funzionali infrastrutture e favorito dalle risorse naturali. I visitatori vengono attirati dall'aria salubre, dalla cucina ottima che conosce tutti i segreti delle specialità più famose e dalla quale non si può disgiungere un buon impiego di tartufi. Intrattiene rapporti intensi con i comuni del circondario soprattutto per lavoro, dato che il suo sviluppo economico è tale da consentire l'assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti con il circondario per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici e l'espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli appuntamenti a carattere culturale o ricreativo va segnalata la rassegna “Punti di vista”, a luglio. La festa patronale, dedicata alla Madonna della Neve, si celebra il 5 agosto.

Località

Benenti, Bussia, Bussia Zanassi, Cucchi, Fenocchi, Ginestra, Le Coste, Manzoni, Ornati, Perno, Ponte, Rinaldi San Martino, San Giuseppe

Benenti, Bussia, Bussia Zanassi, Cucchi, Fenocchi, Ginestra, Le Coste, Manzoni, Ornati, Perno, Ponte, Rinaldi San Martino, San Giuseppe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monforte d'Alba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.