Descrizione

Comune collinare, di origini medievali se non addirittura romane, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I monesigliesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in aggregati urbani minori nonché in un elevato numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono gli 832 metri di quota. L’abitato, posto in una conca del fondovalle alla confluenza della valletta Vallazze, si estende in parte anche sulla costa, coltivata a vigneti.

Comune collinare, di origini medievali se non addirittura romane, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole affiancate da un crescente sviluppo del turismo. I monesigliesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce in aggregati urbani minori nonché in un elevato numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono gli 832 metri di quota. L’abitato, posto in una conca del fondovalle alla confluenza della valletta Vallazze, si estende in parte anche sulla costa, coltivata a vigneti.

Storia

Il toponimo risulta documentato sin dal 998 come “Monasile”, che qualche studioso considera da accostarsi a un aggettivo “monasico” da “monachus”, anche se questa ipotesi non appare convincente. Partendo sempre da “monachus”, si pensa a un aggettivo “monachilius”, cui si può forse affiancare “monachilis”. A quest’ultimo sembrano collegarsi “Munisil”, “Monesilus” e “Monaxillus”. Secondo la tradizione alcuni monaci sarebbero stati costretti a vivere, quasi in esilio, su una collinetta circostante. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che fu dapprima sotto Bonifacio del Vasto; passò poi al figlio Ugone di Clavesana da cui l’ereditò la famiglia Caldera che si fece costruire il castello ancor oggi visibile e tenne a lungo il feudo finché, portato in dote da una discendente, pervenne ai Saluzzo di Valgrana. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello, che da dimora residenziale è stato trasformato in casa di riposo e comprende anche l’ex parrocchiale di Sant’Andrea, all’interno della quale sono presenti affreschi di pregevole valore; il santuario di Santa Maria d’Acqua Dolce, situato in località San Biagio, meta di pellegrinaggi soprattutto nel mese di settembre.

Il toponimo risulta documentato sin dal 998 come “Monasile”, che qualche studioso considera da accostarsi a un aggettivo “monasico” da “monachus”, anche se questa ipotesi non appare convincente. Partendo sempre da “monachus”, si pensa a un aggettivo “monachilius”, cui si può forse affiancare “monachilis”. A quest’ultimo sembrano collegarsi “Munisil”, “Monesilus” e “Monaxillus”. Secondo la tradizione alcuni monaci sarebbero stati costretti a vivere, quasi in esilio, su una collinetta circostante. Poche sono le notizie storiche sulle prime vicende del borgo: si sa solo che fu dapprima sotto Bonifacio del Vasto; passò poi al figlio Ugone di Clavesana da cui l’ereditò la famiglia Caldera che si fece costruire il castello ancor oggi visibile e tenne a lungo il feudo finché, portato in dote da una discendente, pervenne ai Saluzzo di Valgrana. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: il castello, che da dimora residenziale è stato trasformato in casa di riposo e comprende anche l’ex parrocchiale di Sant’Andrea, all’interno della quale sono presenti affreschi di pregevole valore; il santuario di Santa Maria d’Acqua Dolce, situato in località San Biagio, meta di pellegrinaggi soprattutto nel mese di settembre.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture; le uniche attività del genere che vi si svolgono, sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; va segnalata, però, la stazione dei carabinieri e la Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, della lavorazione del legno e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi che, comprendono quello bancario e assicurativo. Non si registra la presenza di strutture di un certo rilievo sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture; le uniche attività del genere che vi si svolgono, sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; va segnalata, però, la stazione dei carabinieri e la Pro Loco. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, nocciole e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, delle confezioni, della lavorazione del legno e dell’edilizia. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi che, comprendono quello bancario e assicurativo. Non si registra la presenza di strutture di un certo rilievo sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive comprendono un’azienda agrituristica e offrono possibilità di ristorazione; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta turistica abbastanza frequentata, grazie alle notevoli attrattive naturalistiche che consentono di godere di suggestivi paesaggi e di punti panoramici di grande fascino. Inoltre la presenza sul territorio di aziende agrituristiche contribuisce ad aumentare il numero di visitatori, che vi si recano per gustare i genuini piatti locali. Acquista, inoltre, un fascino del tutto particolare in occasione della tradizionale “Festa di primavera”, in occasione della quale nel centro storico viene organizzata l’antica fiera delle piazze, con la possibilità di effettuare una visita guidata al castello, visitare le antiche botteghe artigiane e fare shopping di prodotti tipici locali. Il tutto mentre le stradine del borgo sono percorse da personaggi in costume medievale che contribuiscono a rendere allegra e affascinante l’atmosfera della festa. Il Patrono, Sant’Andrea, si festeggia il 30 novembre.

Meta turistica abbastanza frequentata, grazie alle notevoli attrattive naturalistiche che consentono di godere di suggestivi paesaggi e di punti panoramici di grande fascino. Inoltre la presenza sul territorio di aziende agrituristiche contribuisce ad aumentare il numero di visitatori, che vi si recano per gustare i genuini piatti locali. Acquista, inoltre, un fascino del tutto particolare in occasione della tradizionale “Festa di primavera”, in occasione della quale nel centro storico viene organizzata l’antica fiera delle piazze, con la possibilità di effettuare una visita guidata al castello, visitare le antiche botteghe artigiane e fare shopping di prodotti tipici locali. Il tutto mentre le stradine del borgo sono percorse da personaggi in costume medievale che contribuiscono a rendere allegra e affascinante l’atmosfera della festa. Il Patrono, Sant’Andrea, si festeggia il 30 novembre.

Località

Bertole, Boschetto, Bricco, Noceto Soprano, Noceto Sottano, Novelli, San Martino, Vaglio

Bertole, Boschetto, Bricco, Noceto Soprano, Noceto Sottano, Novelli, San Martino, Vaglio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Monesiglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.