Descrizione

Comune di montagna, di origine medioevale, con un tessuto economico differenziato, che comprende le attività agricole accanto a quelle industriali e del terziario, queste ultime legate al turismo estivo sul lago di Como. La comunità dei moltrasini, che presenta un indice di vecchiaia superiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che in seguito all'espansione edilizia, è ormai contiguo a Carate Urio del comune omonimo; una piccola parte della popolazione è dislocata nella località di Monte di Lenno. Il territorio, ricco di boschi e di grotte naturali, disegna un profilo geometrico irregolare, che si fa aspro in prossimità del lago, con variazioni altimetriche che vanno dai 199 metri sul livello del mare ad un massimo di 1.253 metri. L'abitato è abbarbicato sul fianco del monte Bisbino e presenta un profilo plano-altimetrico tipico montano. Lo stemma municipale, concesso con Decreto Reale, raffigura tre larici, posti su tre montagne, e un lago; il tutto simboleggia l'ambiente naturale in cui il comune si colloca.

Comune di montagna, di origine medioevale, con un tessuto economico differenziato, che comprende le attività agricole accanto a quelle industriali e del terziario, queste ultime legate al turismo estivo sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>. La comunità dei moltrasini, che presenta un indice di vecchiaia superiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che in seguito all'espansione edilizia, è ormai contiguo a Carate Urio del comune omonimo; una piccola parte della popolazione è dislocata nella località di Monte di Lenno. Il territorio, ricco di boschi e di grotte naturali, disegna un profilo geometrico irregolare, che si fa aspro in prossimità del lago, con variazioni altimetriche che vanno dai 199 metri sul livello del mare ad un massimo di 1.253 metri. L'abitato è abbarbicato sul fianco del monte Bisbino e presenta un profilo plano-altimetrico tipico montano. Lo stemma municipale, concesso con Decreto Reale, raffigura tre larici, posti su tre montagne, e un lago; il tutto simboleggia l'ambiente naturale in cui il comune si colloca.

Storia

Il toponimo, documentato già nell'undicesimo secolo, deriva da un antico gentilizio MOLTERIUS o MULTERIUS o dal latino MULCTRA, 'secchio per mungere', che può designare la forma della valle in cui il comune si trova. Numerosi rinvenimenti archeologici (strumenti da lavoro, monili, lacerti di mosaici e monete) testimoniano la presenza di insediamenti preromani e romani. Un documento dell'undicesimo secolo attesta che nel corso del Medioevo il comune, autonomo, era retto da due consoli. Fu direttamente coinvolta nel conflitto che oppose i Rusconi, di parte ghibellina, e i Vittani, esponenti di parte guelfa: si schierò dalla parte dei primi. Nel XVI secolo fu attaccata dagli abitanti di Torno, un grosso borgo sulla sponda opposta del lago, distrutto in quegli stessi anni dagli spagnoli per essersi schierato dalla parte dei francesi. Numerose sono le ville e le residenze signorili che costellano la sponda del lago. In località Borgo si erge la chiesa di San Martino, elevata a parrocchiale nel XV secolo, quando sul precedente edificio romanico fu ricostruito quello attuale; al suo interno, oltre a pregevoli affreschi, è conservata una reliquia della Santa Spina. All'undicesimo secolo risale, invece, la chiesa di Sant'Agata, in località Vignola, affiancata da un imponente campanile e più volte utilizzata come lazzaretto.

Il toponimo, documentato già nell'undicesimo secolo, deriva da un antico gentilizio MOLTERIUS o MULTERIUS o dal latino MULCTRA, 'secchio per mungere', che può designare la forma della valle in cui il comune si trova. Numerosi rinvenimenti archeologici (strumenti da lavoro, monili, lacerti di mosaici e monete) testimoniano la presenza di insediamenti preromani e romani. Un documento dell'undicesimo secolo attesta che nel corso del Medioevo il comune, autonomo, era retto da due consoli. Fu direttamente coinvolta nel conflitto che oppose i Rusconi, di parte ghibellina, e i Vittani, esponenti di parte guelfa: si schierò dalla parte dei primi. Nel XVI secolo fu attaccata dagli abitanti di Torno, un grosso borgo sulla sponda opposta del lago, distrutto in quegli stessi anni dagli spagnoli per essersi schierato dalla parte dei francesi. Numerose sono le ville e le residenze signorili che costellano la sponda del lago. In località Borgo si erge la chiesa di San Martino, elevata a parrocchiale nel XV secolo, quando sul precedente edificio romanico fu ricostruito quello attuale; al suo interno, oltre a pregevoli affreschi, è conservata una reliquia della Santa Spina. All'undicesimo secolo risale, invece, la chiesa di Sant'Agata, in località Vignola, affiancata da un imponente campanile e più volte utilizzata come lazzaretto.

Economia

Per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è, all'occorrenza, rappresentata dal sindaco. Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato le tradizionali attività agricole e zootecniche, conta principalmente imprese edili e fabbriche specializzate nella produzione di apparecchi medicali oltre che sul settore del terziario turistico-alberghiero; va segnalata, inoltre, la presenza di gioiellerie e oreficerie e di fabbriche del legno. Il terziario commerciale si compone di una discreta rete distributiva e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. Piuttosto scarno è il panorama delle infrastrutture locali: oltre a mancare qualsiasi istituto d'istruzione secondaria di secondo grado, non è possibile neanche completare il ciclo della scuola dell'obbligo; in compenso, tra le strutture destinate all'arricchimento culturale si registra la presenza della biblioteca comunale. Le attività legate al turismo e al tempo libero sono piuttosto sviluppate, come testimonia la presenza di strutture ricettive e attività di ristorazione di buon livello, di campi da tennis e altri impianti sportivi. Piuttosto carenti le strutture destinate all'assistenza sanitaria, che si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico.

Per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è, all'occorrenza, rappresentata dal sindaco. Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato le tradizionali attività agricole e zootecniche, conta principalmente imprese edili e fabbriche specializzate nella produzione di apparecchi medicali oltre che sul settore del terziario turistico-alberghiero; va segnalata, inoltre, la presenza di gioiellerie e oreficerie e di fabbriche del legno. Il terziario commerciale si compone di una discreta rete distributiva e tra i servizi figurano attività di rilievo quali la consulenza informatica e il servizio bancario. Piuttosto scarno è il panorama delle infrastrutture locali: oltre a mancare qualsiasi istituto d'istruzione secondaria di secondo grado, non è possibile neanche completare il ciclo della scuola dell'obbligo; in compenso, tra le strutture destinate all'arricchimento culturale si registra la presenza della biblioteca comunale. Le attività legate al turismo e al tempo libero sono piuttosto sviluppate, come testimonia la presenza di strutture ricettive e attività di ristorazione di buon livello, di campi da tennis e altri impianti sportivi. Piuttosto carenti le strutture destinate all'assistenza sanitaria, che si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

L'apertura verso il settore turistico è dovuta essenzialmente alle attrattive di carattere naturalistico: la sua collocazione ambientale permette interessanti escursioni sulle alture circostanti coperte di distese boschive e prati, che offrono un'ottima opportunità ai cercatori di funghi e dove è possibile visitare la caverna della "Zocca d'Ass"; inoltre, il clima mite e la bellezza del paesaggio lacustre ne fanno una meta turistica piuttosto suggestiva. L'insufficiente rete di servizi e l'impossibilità della struttura produttiva di assorbire l'intera forza lavorativa locale spinge la popolazione al pendolarismo verso i grossi centri del circondario per l'istruzione secondaria, il lavoro, il commercio, l'assistenza sanitaria e l'espletamento delle pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

L'apertura verso il settore turistico è dovuta essenzialmente alle attrattive di carattere naturalistico: la sua collocazione ambientale permette interessanti escursioni sulle alture circostanti coperte di distese boschive e prati, che offrono un'ottima opportunità ai cercatori di funghi e dove è possibile visitare la caverna della "Zocca d'Ass"; inoltre, il clima mite e la bellezza del paesaggio lacustre ne fanno una meta turistica piuttosto suggestiva. L'insufficiente rete di servizi e l'impossibilità della struttura produttiva di assorbire l'intera forza lavorativa locale spinge la popolazione al pendolarismo verso i grossi centri del circondario per l'istruzione secondaria, il lavoro, il commercio, l'assistenza sanitaria e l'espletamento delle pratiche burocratiche. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Colmine del Bugone, Lago di Como

Colmine del Bugone, Lago di Como

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Moltrasio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.