itala

Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, basa la sua economia su attività agricole, industriali e terziarie. I mirandolesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Baia, Gavello, Mortizzuolo-Ponte San Pellegrino, Quarantoli, San Martino Spino e Tramuschio, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, con pregevoli testimonianze del passato, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto: esso si compone di uno scaglione d’oro in campo azzurro.

Storia

Abitata fin dall’età del bronzo, stando ai reperti rinvenuti nella zona, registrò in seguito insediamenti di galli e romani. Il toponimo deriva dal latino MIRANDA, ‘luogo di osservazione, specola’; alcuni lo riportano a MIRANDULA, diminutivo femminile del personale latino MIRANDUS. Occupata dai longobardi, nell’alto Medioevo, fece parte dei possedimenti degli abati di Nonantola che, intorno al secolo XI, la concessero a Bonifacio di Canossa, padre della contessa Matilde. Inserita nella corte di Quarantoli, raggiunse l’indipendenza solo nel Trecento, con l’affermazione del nobile casato dei Pico, il cui lungo governo ne favorì la crescita economica e culturale. Il più famoso esponente di questa famiglia fu Giovanni II, detto Pico della Mirandola o la “Fenice degli ingegni”, per la straordinaria memoria e la cultura enciclopedica. Divenuta uno dei piccoli stati emiliani autonomi, godette di vari privilegi, compreso quello di battere moneta. All’inizio del XVI secolo si alleò con i francesi, venendo poi occupata dalle truppe pontificie. Elevata al rango di città, sul finire del Cinquecento, nella prima metà del XVII secolo assurse a ducato. Nel Settecento fu coinvolta nella guerra di successione spagnola, che sancì la fine della signoria dei Pico. Venduta agli Estensi, che ne tornarono in possesso dopo la parentesi napoleonica, partecipò ai moti risorgimentali, cui seguì l’annessione al regno sabaudo. Impegnata nelle proteste sociali di fine Ottocento, contribuì alla lotta partigiana. Tra i monumenti spiccano: il castello, di origine medievale; il palazzo comunale, con la facciata del Quattrocento; i palazzi Bergomi e della Ragione; il duomo, del XV secolo, dedicato all’Assunta; le chiese di S. Francesco e del Gesù; l’oratorio della Madonnina; la pieve di Santa Maria della Neve, del secolo XI, a Quarantoli.

Economia

è sede del distretto scolastico n. 16, dei carabinieri e della guardia di finanza. Si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e altra frutta; molto diffuso è l’allevamento di bovini, suini e avicoli, seguito da quello di ovini, caprini ed equini. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti edile, tessile, metalmeccanico, dell’editoria e della fabbricazione di apparecchi medicali. È presente il servizio bancario; una buona rete distributiva e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figurano un asilo nido, una casa di riposo e una casa protetta. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo, un liceo classico, gli istituti professionali e tecnici industriali e commerciali; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e di un museo. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvedono anche le emittenti radiotelevisive del posto. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sono assicurate le prestazioni fornite dal locale ospedale.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo modenese, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Molto frequentata per lavoro, in quanto le attività produttive e soprattutto le industrie consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, grazie anche ai suoi esercizi commerciali e alla presenza dei servizi, degli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado e del presidio ospedaliero. Tra gli eventi ricorrenti vanno citate: la rassegna “Mirandolantiquaria”, a gennaio; la fiera di maggio; la fiera agricola gastronomica e quella del melone, a luglio; la sagra del cocomero, ad agosto. Il Patrono, San Possidonio, si festeggia il 16 maggio.

Località

Baia, Bastiglia, Bigozzi, Carrobbio Zeni, Castello Tondino, Gavello, I Gazzuoli, Mortizzuolo-Ponte San Pellegrino, Ponte Pietra, Ponte Santa Maria, Quarantoli, San Martino Carano, San Martino Spino, Stazione Ferroviaria, Svolta de' Secchi, Tramuschio, Tre Gobbi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mirandola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 23.875
  • Lat 44° 53' 13,14'' 44.88698333
  • Long 11° 3' 55,47'' 11.06540833
  • CAP 41037
  • Prefisso 0535
  • Codice ISTAT 036022
  • Codice Catasto F240
  • Altitudine slm 18 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2193
  • Superficie 137.13 Km2
  • Densità 174,10 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 05:19
  • Tramonto 19:08
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
A.V.P.A. CROCE BLU MIRANDOLAVIA CAVOUR 3/A
AMICI DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI MIRANDOLA ONLUSVIA CADUTI DI NASSIRYA 3
AMICI DELLA MUSICAVIA CASTELFIDARDO 40
ASS MALATI ONCOLOGICI NOVE COMUNI AREA N. ONLUSVIA FOGAZZARO 1
ASSOCIAZIONE AMICI DEL GALILEI DI MIRANDOLAVIA 29 MAGGIO
ASSOCIAZIONE GENITORI PER LA SCUOLA DI MUSICA DELLA FONDAZIONE CARLO E GUGLIELMO ANDREOLIVIA ENRICO FERMI 3
ASSOCIAZIONE SOCIETA' SAN VINCENZO DE' PAOLI CONSIGLIO CENTRALE DI CARPIVIA AURELIO SAFFI 13
ASSOCIAZIONE SOSTEGNO DEMENZE ALZHEIMER MIRANDOLA ODVVIA CASTELFIDARDO 40
ASSOCIAZIONE SOSTEGNO DSAVIA MARCHE 5/9
ASSOCIAZIONE SPERANZA PER UN BAMBINO (ASB)VIA SAN MARTINO CARANO 105
ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI A. V. O.V ANTONIO FOGAZZARO 1 OSPEDALE C/O
CENTRO CULTURALE ISLAMICO DI MIRANDOLAVIA SERAFINA 19
COOPERATIVA SOCIALE PAIDEIAVIA LA MARCHESA 28
FONDAZIONE ISTITUTO TECNICO SUPERIORE NUOVE TECNOLOGIE DELLA VITAVIA XXIX MAGGIO 1?3?5
FONDAZIONE SCUOLA DI MUSICA CARLO E GUGLIELMO ANDREOLIVIA FERMI 3
ASSOCIAZIONE SOCIETA' SAN VINCENZO DE' PAOLI CONSIGLIO CENTRALE DI CARPIVIA AURELIO SAFFI 13
ASSOCIAZIONE SOSTEGNO DEMENZE ALZHEIMER MIRANDOLA ODVVIA CASTELFIDARDO 40
ASSOCIAZIONE SOSTEGNO DSAVIA MARCHE 5/9
ASSOCIAZIONE SPERANZA PER UN BAMBINO (ASB)VIA SAN MARTINO CARANO 105
ASSOCIAZIONE VOLONTARI OSPEDALIERI A. V. O.V ANTONIO FOGAZZARO 1 OSPEDALE C/O
CENTRO CULTURALE ISLAMICO DI MIRANDOLAVIA SERAFINA 19
COOPERATIVA SOCIALE PAIDEIAVIA LA MARCHESA 28
FONDAZIONE ISTITUTO TECNICO SUPERIORE NUOVE TECNOLOGIE DELLA VITAVIA XXIX MAGGIO 1?3?5
FONDAZIONE SCUOLA DI MUSICA CARLO E GUGLIELMO ANDREOLIVIA FERMI 3
ISOLA DEL VAGABONDOVIA BRUINO 31/33
LA NOSTRA MIRANDOLAVIALE ITALIA101
LA PICA GIARDINO BOTANICOVIA CAZZUOLA 1
LA ZERLA SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEVIA PICO 90
NOI PER LOROVIA VERDI N 65
PORTA APERTA ? MIRANDOLAVIA MONTORSI ALBERTO 37?39
RAGGRUPPAMENTO GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE DI LEGAMBIENTE DELLA PROVINCIA DI MODENAVIALE GRAMSCI 320
SCUOLA MATERNA DON RICCARDO ADANIVIALE LIBERTA' 2
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