Descrizione

Centro di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Ha origini antiche e un’economia basata, oltre che sull’agricoltura, sull’industria e sul terziario. I minerbiesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nell’aggregato urbano Cà Dè Fabbri; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località San Giovanni in Triario, Sanità, Spettoleria, Tintoria, Capo d’Argine, Casa del Sole, Il Melo, Mistadina, Palazzina, Piazza Nuova, Prato Grande e San Martino in Soverzano. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, su fondo aureo, la Dea Minerva posta in maestà; sul capo, smaltato d’azzurro, spiccano tre gigli dorati posti in fascia. Il motto è: IUSTITIA ET FORTITUDO.

Centro di pianura, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Ha origini antiche e un’economia basata, oltre che sull’agricoltura, sull’industria e sul terziario. I minerbiesi, con un indice di vecchiaia molto elevato, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nell’aggregato urbano Cà Dè Fabbri; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e le località San Giovanni in Triario, Sanità, Spettoleria, Tintoria, Capo d’Argine, Casa del Sole, Il Melo, Mistadina, Palazzina, Piazza Nuova, Prato Grande e San Martino in Soverzano. Il territorio, molto fertile, perché abbondantemente irrigato, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, conserva significative testimonianze del passato; il suo andamento plano-altimetrico è completamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, su fondo aureo, la Dea Minerva posta in maestà; sul capo, smaltato d’azzurro, spiccano tre gigli dorati posti in fascia. Il motto è: IUSTITIA ET FORTITUDO.

Storia

Citata in un documento della metà del secolo XI, ha origini più antiche, stando ai reperti, di epoca gallica, rinvenuti nella zona. Ai galli subentrarono i romani, cui va riportata, tra l’altro, l’etimologia del toponimo, risalente al culto della dea Minerva. Nel Duecento, a seguito della suddivisione del contado bolognese tra i quattro quartieri cittadini, fu posta sotto la giurisdizione del quartiere di Porta San Cassiano e assegnata ad alcune famiglie mantovane, col compito di renderne produttivi i terreni. All’inizio del XIV secolo vi si stabilì il potente casato degli Isolani che, alleati dei Visconti nella lotta per la conquista di Bologna, ottennero il feudo minerbiese dai signori milanesi, quale ricompensa per l’aiuto ricevuto. Tornata ai bolognesi, con la sconfitta delle truppe viscontee nella battaglia di San Giorgio di Piano, della metà del Quattrocento, all’inizio del secolo successivo fu concessa di nuovo agli Isolani, che rafforzarono il castello costruitovi in precedenza. Rimasta a questi ultimi fino alla prima metà del XVIII secolo, nell’Ottocento seguì le sorti del resto della provincia che, dopo la parentesi napoleonica, tornò sotto il dominio pontificio. Nel 1818 fu annessa a Budrio, recuperando in seguito l’autonomia amministrativa. Nel patrimonio storico-artistico spiccano: il cinquecentesco palazzo Isolani, con la torre-colombaia; la rocca che, distrutta dai lanzichenecchi, nella prima metà del XVI secolo, fu poi ricostruita; la torre dell’orologio; la villa Vittori Venenti, del Cinquecento, e il castello di San Martino in Soverzano, anteriore al secolo XI. Nell’architettura sacra interessanti sono: la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista; gli oratori dell’Assunta e della Natività della Madonna; la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, a Cà Dè Fabbri, e la pieve di San Giovanni in Triario.

Citata in un documento della metà del secolo XI, ha origini più antiche, stando ai reperti, di epoca gallica, rinvenuti nella zona. Ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a> subentrarono i romani, cui va riportata, tra l’altro, l’etimologia del toponimo, risalente al culto della dea Minerva. Nel Duecento, a seguito della suddivisione del contado bolognese tra i quattro quartieri cittadini, fu posta sotto la giurisdizione del quartiere di Porta San Cassiano e assegnata ad alcune famiglie mantovane, col compito di renderne produttivi i terreni. All’inizio del XIV secolo vi si stabilì il potente casato degli Isolani che, alleati dei Visconti nella lotta per la conquista di Bologna, ottennero il feudo minerbiese dai signori milanesi, quale ricompensa per l’aiuto ricevuto. Tornata ai bolognesi, con la sconfitta delle truppe viscontee nella battaglia di San Giorgio di Piano, della metà del Quattrocento, all’inizio del secolo successivo fu concessa di nuovo agli Isolani, che rafforzarono il castello costruitovi in precedenza. Rimasta a questi ultimi fino alla prima metà del XVIII secolo, nell’Ottocento seguì le sorti del resto della provincia che, dopo la parentesi napoleonica, tornò sotto il dominio pontificio. Nel 1818 fu annessa a Budrio, recuperando in seguito l’autonomia amministrativa. Nel patrimonio storico-artistico spiccano: il cinquecentesco palazzo Isolani, con la torre-colombaia; la rocca che, distrutta dai lanzichenecchi, nella prima metà del XVI secolo, fu poi ricostruita; la torre dell’orologio; la villa Vittori Venenti, del Cinquecento, e il castello di San Martino in Soverzano, anteriore al secolo XI. Nell’architettura sacra interessanti sono: la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista; gli oratori dell’Assunta e della Natività della Madonna; la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, a Cà Dè Fabbri, e la pieve di San Giovanni in Triario.

Economia

è sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale, alquanto florida, è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e frutta; molto praticato è l’allevamento di bovini e suini, seguito da quello di caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l’industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, tessile e della fabbricazione di materie plastiche. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficienti al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

è sede della stazione dei carabinieri. L’economia locale, alquanto florida, è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e frutta; molto praticato è l’allevamento di bovini e suini, seguito da quello di caprini, equini e avicoli. Sviluppata è l’industria metalmeccanica, affiancata da aziende che operano nei comparti alimentare, chimico, edile, tessile e della fabbricazione di materie plastiche. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficienti al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di un asilo nido e di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi, che richiamano numerosi visitatori dai dintorni, merita di essere citata la sagra settembrina. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi, che richiamano numerosi visitatori dai dintorni, merita di essere citata la sagra settembrina. Il Patrono, San Giovanni Battista, viene festeggiato il 24 giugno.

Località

Ca' de' Fabbri, Capo d'Argine, Casa del Sole, Il Melo, La Castiglia, Mistadina, Palazzina, Piazza Nuova, Prato Grande, Ronchi, San Giovanni in Triario, San Martino in Soverzano, Sanità, Spettoleria, Tintoria

Ca' de' Fabbri, Capo d'Argine, Casa del Sole, Il Melo, La Castiglia, Mistadina, Palazzina, Piazza Nuova, Prato Grande, Ronchi, San Giovanni in Triario, San Martino in Soverzano, Sanità, Spettoleria, Tintoria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Minerbio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.