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Descrizione

Comune montano, di origine medievale, ha un'economia basata sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul turismo. È denominata “città del vino”. I milesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Fornazzo –la più alta, a 800 metri sul livello del mare–, Caselle –un gruppo di casette a qualche centinaio di metri dal capoluogo comunale, tra vigneti e residui di bosco, che costituisce l'esempio più antico di insediamento nella zona–, Contrada Zappino, Praino –un borgo rurale sviluppatosi in mezzo ai vigneti intorno a una chiesetta– e in poche case sparse. Il territorio, ammantato da folti boschi di castagno –da sempre alimentano il comparto artigianale della lavorazione del legno–, da vigneti e noccioleti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.804 metri di quota. L'abitato, che sorge arroccato sulle pendici dell'imponente e attivo vulcano, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Il nome si deve ricondurre a “melu -i”, a sua volta dal greco “ mêlos”, ‘melo'. Giovanni d'Aragona, duca di Randazzo, intorno al 1340 fece costruire in questo sito una chiesa dedicata a Sant'Andrea, con annessa casa in cui egli trascorreva parte dell'estate; alla chiesa assegnò un feudo, che affidò al vescovo di Catania. Con la morte di Giovanni il piccolo insediamento perse la sua importanza, che in parte riacquistò quando il vescovo di Catania Simone De Puteo concesse la chiesa e il feudo ai monaci certosini che vi costruirono un convento. Successivamente i certosini furono rimpiazzati dai benedettini e quindi dai teresiani. Il territorio appartenne alla contea di Mascali fino al 1815, quando il borgo di Giarre divenne comune e nella sua circoscrizione furono incluse Milo e Sant'Alfio. Proprio da Sant'Alfio, in seguito, Milo si è staccata quando, nel 1955, è stata a sua volta elevata al rango di comune. Nel corso dei secoli il borgo ha subito numerosi danneggiamenti, a causa di catastrofi naturali come terremoti ed eruzioni vulcaniche. Più terribile è stata quella tra gli anni 1950 e 1951, quando si aprirono due bocche eruttive a quota 1.800 metri, costringendo la popolazione a evacuare per mesi le proprie case. Anche in conseguenza delle distruzioni provocate da eventi naturali, il suo patrimonio storico-architettonico è privo di monumenti degni di nota.

Economia

Il settore primario è presente con la coltivazione di viti, per la produzione di vino Doc Etna Rosso, Bianco, Rosato e Bianco Superiore, nonché con attività legate alla silvicoltura: taglio del bosco, produzione di carbone. Il settore industriale è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: dell'estrazione della pietra –è diffusa la lavorazione della pietra lavica–, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella del circolo culturale “Prometeo”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La particolare posizione del suo territorio, compreso tra il mar Ionio e l'Etna, mette a disposizione un ambiente naturale di grande suggestione: un tempo, a Fornazzo si viveva con la lavorazione del legno, ricavato dai suoi stupendi boschi, e la commercializzazione della neve, conservata in una grande “nivera” in montagna; oggi la località, rimasta integra nella sua originalità, costituisce l'ultimo avamposto per escursioni in montagna. Tra le manifestazioni si ricordano: la festa del Sacro Cuore, a luglio; la mostra-mercato dei vini milesi “vinimilo” e la mostra-mercato vini dell'Etna, a settembre; la fiera di San Martino, con l'esposizione di frutta, funghi e castagne dell'Etna, a novembre. Il Patrono, Sant'Andrea, si festeggia il 30 novembre; altri festeggiamenti in onore del Santo si svolgono l'ultima domenica di luglio con una fiera. Col passare degli anni è diventata tradizionale la cosiddetta “cantata”: un inno al Santo protettore, invocato contro la minaccia dell'Etna.

Località

Cacocciola-Praino, Caselle, Contrada Zappino, Convento, Cubania, Fornazzo, Praino, Serra delle Concazze

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Milo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.087
  • Lat 37° 43' 19,97'' 37.72221389
  • Long 15° 6' 59,63'' 15.11656389
  • CAP 95010
  • Prefisso 095
  • Codice ISTAT 087026
  • Codice Catasto F214
  • Altitudine slm 720 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1337
  • Superficie 18.24 Km2
  • Densità 59,59 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 04:43
  • Tramonto 19:09
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
AMBULANZE CATALANO ONLUSVIA PROVINCIALE N 87
ASS. PRO LOCO UNPLI SICILIAVIA TRAINARA NR 45
ASSOCIAZIONE PRO LOCO SANT'ALFIOVIA VITTORIO EMANUELE NR 27
ETNA CLUB C.B. TELECOMUNICAZIONIVIA TRIESTE 10/A
ETNA CLUB C.B. TELECOMUNICAZIONIVIA TRIESTE 10/A
PRO LOCO SANTA VENERINAV TRIESTE 22/B PRESSO CASA DEL VEND
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