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Descrizione

Piccola comunità di montagna, fondata nel Medioevo; la sua economia si basa sul turismo e in minor misura sulle tradizionali attività rurali. I miciglianesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia da primato, vivono concentrati nel capoluogo comunale, adagiato su un ripiano e attualmente interessato da un sensibile processo di espansione edilizia, che comunque non ha intaccato il suggestivo aspetto medievale del centro storico. Il territorio comunale, dal profilo geometrico vario e irregolare, presenta un aspetto tipicamente montano: con l’aumentare delle quote, ai campi coltivati si sostituiscono, in rapida successione, formazioni boschive di cerri, aceri, castagni e faggi; queste lasciano il posto, infine, a nude pareti rocciose, circhi glaciali e creste frastagliate, che conferiscono al paesaggio una fisionomia alpestre.

Storia

La data e le circostanze della sua origine rimangono ignote a causa della mancanza di fonti documentarie; le sole informazioni che si hanno, tramandate oralmente, attribuiscono la sua fondazione agli abitanti del castello di Vischiata, che, essendosi rifiutati di partecipare al popolamento della città di L’Aquila, videro le loro case distrutte per rappresaglia dalle forze militari aquilane. Successivamente entrò a far parte dei possedimenti dell’abbazia dei Santi Quirico e Giuditta e per molto tempo ne seguì le vicende storiche. Unita nel 1928 alla vicina Antrodoco, riottenne l’autonomia amministrativa nel 1946. Il toponimo, di origine latina, deriva dal personale MECILIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, che designa il possesso fondiario. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera la parrocchiale dedicata a San Biagio e la splendida abbazia dei Santi Quirico e Giuditta, oggetto di recenti interventi di restauro; resti di epoca romana si trovano inoltre lungo l’antico tracciato della via Salaria: tra questi figura il cosiddetto Masso dell’Orso, una rupe nella quale sono state ricavate alcune nicchie, forse utilizzate un tempo come altari votivi.

Economia

La principale voce dell’economia miciglianese è rappresentata senz’altro dal turismo, cui si affiancano l’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, patate e uva, e l’allevamento di ovini; il settore secondario è invece quasi del tutto assente e il terziario, anch’esso assai poco sviluppato, non annovera servizi qualificati, come il credito e le assicurazioni. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali, lamenta gravi carenze infrastrutturali: è completamente privo di scuole e difetta di strutture preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale, indispensabili per la formazione delle nuove leve; è comunque in allestimento un interessante museo civico, che esporrà attrezzature e utensili della vita contadina e pastorale, documentando i costumi e le tradizioni popolari della valle del fiume Velino. La penuria di strutture sanitarie costringe la popolazione locale a rivolgersi ai comuni limitrofi per le prestazioni mediche –sul posto è presente solo la farmacia–; in compenso la presenza di esercizi di ristoro, di alberghi e di strutture alternative per il soggiorno assicura una buona capacità ricettiva.

Relazioni

Vanta notevoli attrattive naturalistiche, che ne fanno un’apprezzata stazione climatica, frequentata sia nel periodo estivo sia in quello invernale: il massiccio montuoso del Terminillo, meta di escursionisti e scalatori nonché sede di un importante comprensorio sciistico, rappresenta senz’altro il principale elemento di richiamo. I dintorni dell’abitato, inoltre, sono ricchi di spettacolari fenomeni naturali: le selvagge gole del fiume Velino, estese per circa quattordici chilometri; quelle di Antrodoco, meno impervie ma altrettanto interessanti, lunghe un chilometro e mezzo; i fenomeni carsici, le sorgenti e i laghetti che costellano la piana di San Vittorino. La festa del Patrono San Lorenzo si celebra il 10 agosto con solenni funzioni religiose e festeggiamenti popolari.

Località

Campoforogna, Colle delle Salere, Colle delle Scangive, Monte Terminillo, Rialto-Terminillo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Micigliano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 127
  • Lat 42° 27' 3,23'' 42.45089722
  • Long 13° 3' 16,91'' 13.05469722
  • CAP 02010
  • Prefisso 0746
  • Codice ISTAT 057037
  • Codice Catasto F193
  • Altitudine slm 925 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3048
  • Superficie 37.44 Km2
  • Densità 3,39 ab/Km2
  • Sismicità Zona 1
  • Alba 05:07
  • Tramonto 19:02
Contatti
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NomeIndirizzo
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News
Sabato 12/08/2023 14:29
TERMINILLO, ASTA PUBBLICA PER VENDITA IMMOBILI RIALTO  
FORMAT RIETI
Giovedì 11/02/2021 09:00
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Venerdì 19/07/2019 09:00
Intervista a Emiliano Salvati, sindaco di Micigliano  
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