Descrizione

Centro collinare, di presunta origine medioevale, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. La comunità dei meronesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che, in seguito alla forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Erba del comune omonimo e a Fornace del comune di Monguzzo. Una piccola parte della popolazione risiede in località Baggero. Il territorio è lambito dalle acque del lago di Pusiano (diviso tra più comuni) ed è ricco di corsi d'acqua. Presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche rilevanti, che non le conferiscono, tuttavia, un aspetto aspro e accidentato. Dall'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare, si gode una splendida vista delle sponde del lago. Lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1967, è attraversato da una banda azzurra; sul tutto spicca un castello rosso merlato alla guelfa e munito di torre centrale.

Centro collinare, di presunta origine medioevale, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato quelle industriali. La comunità dei meronesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, che, in seguito alla forte espansione edilizia, è ormai contiguo a Erba del comune omonimo e a Fornace del comune di Monguzzo. Una piccola parte della popolazione risiede in località Baggero. Il territorio è lambito dalle acque del lago di Pusiano (diviso tra più comuni) ed è ricco di corsi d'acqua. Presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche rilevanti, che non le conferiscono, tuttavia, un aspetto aspro e accidentato. Dall'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare, si gode una splendida vista delle sponde del lago. Lo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1967, è attraversato da una banda azzurra; sul tutto spicca un castello rosso merlato alla guelfa e munito di torre centrale.

Storia

Nella dizione locale "merùn", il toponimo è ricordato già nel XIII secolo ma è di origine incerta e forse corrisponde a "Melone" (nome di persona). Abitata già in epoca romana, è menzionata per la prima volta da Goffredo da Bussero come LOCO MERONO. Nella seconda metà del XIII secolo, quando infuriavano le lotte fra Torriani e Visconti attorno a Erba, un gruppo di popolani guidati da Goffredo Della Torre appiccò un incendio nelle sue terre, che allora dovevano essere tra le più povere della zona. Poco si conosce della sua storia successiva, nel corso della quale passò da un feudatario all'altro: nel XVI secolo fu feudo di Leone Carpano, nel XVII del conte Paolo Archinto e nella prima metà del successivo del conte Carena. Al periodo delle dominazioni spagnola e austriaca risalgono la realizzazione di chiuse e canali per incanalare il fiume Lambro e la bonifica delle terre circostanti. Nei primi decenni del XX secolo divenne sede di un grande cementificio, che sfruttava i banchi di marna argillosa e il calcare delle catene montuose a nord del lago di Pusiano. La parrocchiale, dedicata ai Santi Filippo, Giacomo e Carlo Borromeo è l'unico edificio che rivesta un qualche interesse storico-architettonico.

Nella dizione locale "merùn", il toponimo è ricordato già nel XIII secolo ma è di origine incerta e forse corrisponde a "Melone" (nome di persona). Abitata già in epoca romana, è menzionata per la prima volta da Goffredo da Bussero come LOCO MERONO. Nella seconda metà del XIII secolo, quando infuriavano le lotte fra <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> attorno a Erba, un gruppo di popolani guidati da Goffredo Della Torre appiccò un incendio nelle sue terre, che allora dovevano essere tra le più povere della zona. Poco si conosce della sua storia successiva, nel corso della quale passò da un feudatario all'altro: nel XVI secolo fu feudo di Leone Carpano, nel XVII del conte Paolo Archinto e nella prima metà del successivo del conte Carena. Al periodo delle dominazioni spagnola e austriaca risalgono la realizzazione di chiuse e canali per incanalare il fiume Lambro e la bonifica delle terre circostanti. Nei primi decenni del XX secolo divenne sede di un grande cementificio, che sfruttava i banchi di marna argillosa e il calcare delle catene montuose a nord del lago di Pusiano. La parrocchiale, dedicata ai Santi Filippo, Giacomo e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARLOBORROMEO'>Carlo Borromeo</a> è l'unico edificio che rivesta un qualche interesse storico-architettonico.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema economico locale, una volta imperniato sull'agricoltura, si è aperto a istanze innovatrici e si è evoluto col tempo verso le attività industriali. L'agricoltura, pur non rivestendo più un ruolo primario, si basa sulla produzione di cereali e foraggi e sull'allevamento di avicoli; la gran parte della popolazione attiva è occupata principalmente nell'industria, che ha i suoi comparti trainanti nel tessile e nel metalmeccanico ma soprattutto nelle aziende produttrici di materiali da costruzione (cementifici) e di materiale in plastica. Fiorenti sono anche l'industria edile e quella specializzata nella lavorazione del legno e nella produzione di mobili. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei meronesi giustifica la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, di discrete dimensioni, completa il quadro delle attività terziarie. Il panorama dei servizi pubblici annovera una struttura scolastica limitata alla scuola dell'obbligo, in quanto non esistono istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale è stata istituita la biblioteca comunale ma mancano strutture sociali e sportive. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema economico locale, una volta imperniato sull'agricoltura, si è aperto a istanze innovatrici e si è evoluto col tempo verso le attività industriali. L'agricoltura, pur non rivestendo più un ruolo primario, si basa sulla produzione di cereali e foraggi e sull'allevamento di avicoli; la gran parte della popolazione attiva è occupata principalmente nell'industria, che ha i suoi comparti trainanti nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e nel metalmeccanico ma soprattutto nelle aziende produttrici di materiali da costruzione (cementifici) e di materiale in plastica. Fiorenti sono anche l'industria edile e quella specializzata nella lavorazione del legno e nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei meronesi giustifica la presenza del servizio bancario. La rete commerciale, di discrete dimensioni, completa il quadro delle attività terziarie. Il panorama dei servizi pubblici annovera una struttura scolastica limitata alla scuola dell'obbligo, in quanto non esistono istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'arricchimento culturale è stata istituita la biblioteca comunale ma mancano strutture sociali e sportive. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie si limitano a garantire il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Potendo contare su un patrimonio ricco di risorse naturali e sulla suggestiva bellezza dei paesaggi, che consentono di trascorrere giornate rilassanti, è interessata da un turismo di tipo residenziale e occasionale. Vive, inoltre, un rapporto intenso con i centri del circondario da cui affluisce mano d'opera impiegata nelle numerose aziende locali. A sua volta la popolazione, agevolata da un sistema di collegamenti valido ed efficiente, si rivolge ai comuni vicini dove vi è maggiore possibilità di usufruire di servizi amministrativi, sanitari e scolastici, piuttosto carenti nel comune. La festa patronale, in onore dei Ss. Giacomo e Filippo, si celebra l'11 maggio.

Potendo contare su un patrimonio ricco di risorse naturali e sulla suggestiva bellezza dei paesaggi, che consentono di trascorrere giornate rilassanti, è interessata da un turismo di tipo residenziale e occasionale. Vive, inoltre, un rapporto intenso con i centri del circondario da cui affluisce mano d'opera impiegata nelle numerose aziende locali. A sua volta la popolazione, agevolata da un sistema di collegamenti valido ed efficiente, si rivolge ai comuni vicini dove vi è maggiore possibilità di usufruire di servizi amministrativi, sanitari e scolastici, piuttosto carenti nel comune. La festa patronale, in onore dei Ss. Giacomo e Filippo, si celebra l'11 maggio.

Località

Baggero, Lago di Pusiano

Baggero, Lago di Pusiano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Merone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.