Descrizione

Comune collinare, dalle origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un discreto tessuto industriale. I mercallesi presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche la Cascina Mirabella e vari casolari sparsi, presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche oscillanti tra i 237 e i 471 metri sul livello del mare. L'abitato rispecchia l'andamento non piatto del territorio e conserva ancora alcune caratteristiche abitazioni a corte della tipica architettura rurale lombarda del Settecento. Le due spighe di grano raffigurate nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono incrociate su sfondo azzurro e legate da un nastro rosso. La lettera maiuscola M d'oro spicca su campo rosso. Gli smalti sottostanti sono: l'oro e, in punta, il rosso.

Comune collinare, dalle origini molto antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un discreto tessuto industriale. I mercallesi presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche la Cascina Mirabella e vari casolari sparsi, presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche oscillanti tra i 237 e i 471 metri sul livello del mare. L'abitato rispecchia l'andamento non piatto del territorio e conserva ancora alcune caratteristiche abitazioni a corte della tipica architettura rurale lombarda del Settecento. Le due spighe di grano raffigurate nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, sono incrociate su sfondo azzurro e legate da un nastro rosso. La lettera maiuscola M d'oro spicca su campo rosso. Gli smalti sottostanti sono: l'oro e, in punta, il rosso.

Storia

Sono state fatte due diverse ipotesi in relazione all'origine etimologica del nome: secondo la prima, esso deriverebbe dal germanico "Markt Halle", che fa presupporre la presenza di un mercato durante il dominio longobardo nella zona; la seconda ipotesi si ricollega al termine "marka", ossia 'limite', facendo riferimento alla particolare posizione del territorio comunale che costituiva una terra di confine tra le diverse pievi dell'epoca. Alla denominazione comunemente conosciuta è stato aggiunto "dei Sassi" perché l'area territoriale si compone di numerosi terreni oligocenici e i rilievi circostanti l'abitato sono ricchi di massi erratici. La sua origine è molto remota: vi è stata infatti ritrovata, nel 1957, una necropoli antica, in cui gli scavi hanno portato alla luce abbondante materiale databile alla prima metà del I secolo dopo Cristo. Nel Medioevo il borgo fece parte del comitato del Seprio seguendone le sorti; passò poi a nobili locali e nel 1756 fu dato a Vitale, signore del feudo di Angera. Il centro abitato presenta alcune costruzioni di architettura settecentesca; di origine medioevale è invece la parrocchiale di S. Giovanni Evangelista, che ricevette una sostanziale modifica alla fine del '600, mentre successivamente, nel 1891, venne intrapresa una radicale trasformazione cosicché l'antico edificio romanico divenne il transetto dell'attuale chiesa e l'originale presbiterio fu convertito in sagrestia.

Sono state fatte due diverse ipotesi in relazione all'origine etimologica del nome: secondo la prima, esso deriverebbe dal germanico "Markt Halle", che fa presupporre la presenza di un mercato durante il dominio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> nella zona; la seconda ipotesi si ricollega al termine "marka", ossia 'limite', facendo riferimento alla particolare posizione del territorio comunale che costituiva una terra di confine tra le diverse pievi dell'epoca. Alla denominazione comunemente conosciuta è stato aggiunto "dei Sassi" perché l'area territoriale si compone di numerosi terreni oligocenici e i rilievi circostanti l'abitato sono ricchi di massi erratici. La sua origine è molto remota: vi è stata infatti ritrovata, nel 1957, una necropoli antica, in cui gli scavi hanno portato alla luce abbondante materiale databile alla prima metà del I secolo dopo Cristo. Nel Medioevo il borgo fece parte del comitato del Seprio seguendone le sorti; passò poi a nobili locali e nel 1756 fu dato a Vitale, signore del feudo di Angera. Il centro abitato presenta alcune costruzioni di architettura settecentesca; di origine medioevale è invece la parrocchiale di S. Giovanni Evangelista, che ricevette una sostanziale modifica alla fine del '600, mentre successivamente, nel 1891, venne intrapresa una radicale trasformazione cosicché l'antico edificio romanico divenne il transetto dell'attuale chiesa e l'originale presbiterio fu convertito in sagrestia.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, che tuttavia può contare solo su coltivazioni di cereali e su qualche allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle fabbriche tessili e dell'abbigliamento, che sono molto sviluppate; a queste si affiancano stabilimenti meccanici, metallurgici, manifatturieri (specialmente mobili), e fabbriche di strumenti di misurazione, controllo e prova; non mancano alcune imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario, poco sviluppato, si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, oltre all'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo, se si esclude un asilo nido. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne e quelle elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Mancano invece strutture ricettive, se si eccettua qualche esercizio di ristorazione, e risultano assenti anche quelle sportive e per il tempo libero, mentre le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, ospita la sede della Pro Loco. Il sindaco riveste anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, che tuttavia può contare solo su coltivazioni di cereali e su qualche allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito soprattutto dalle fabbriche tessili e dell'abbigliamento, che sono molto sviluppate; a queste si affiancano stabilimenti meccanici, metallurgici, manifatturieri (specialmente <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>), e fabbriche di strumenti di misurazione, controllo e prova; non mancano alcune imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario, poco sviluppato, si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, oltre all'insieme dei servizi; tra questi ultimi è presente l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo, se si esclude un asilo nido. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne e quelle elementari ma non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Mancano invece strutture ricettive, se si eccettua qualche esercizio di ristorazione, e risultano assenti anche quelle sportive e per il tempo libero, mentre le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate, benché offra ai suoi visitatori la possibilità di recarsi presso il vicino lago di Comabbio e il centro "dei Sassi", caratterizzato dalla presenza di rocce di massi erratici, i cosiddetti "trovanti", ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo industriale, che consente l'assorbimento di un apprezzabile flusso di manodopera. Non si registrano eventi speciali di particolare interesse. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, data la carenza di scuole secondarie e di servizi, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento annuale, quale la festa patronale in onore di S. Giovanni Evangelista, che si celebra il 27 dicembre.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate, benché offra ai suoi visitatori la possibilità di recarsi presso il vicino lago di Comabbio e il centro "dei Sassi", caratterizzato dalla presenza di rocce di massi erratici, i cosiddetti "trovanti", ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al suo apprezzabile sviluppo industriale, che consente l'assorbimento di un apprezzabile flusso di manodopera. Non si registrano eventi speciali di particolare interesse. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, data la carenza di scuole secondarie e di servizi, si intensificano in occasione di un tradizionale appuntamento annuale, quale la festa patronale in onore di S. Giovanni Evangelista, che si celebra il 27 dicembre.

Località

Cascina Mirabella, Lago di Comabbio

Cascina Mirabella, Lago di Comabbio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mercallo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.