Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I massanzaghesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Case Volpato, San Dono, Zeminiana, Bigolo, Case Bortolato, Case Cagnin, Case Marconi, Case Olivi, Case Pertile, Case Rinaldi, Case Stevanato, Case Vecchiato, Chiesa di Zeminiana, Faiva, Zavardo, oltre che in numerose case sparse sul territorio. La forte espansione edilizia ha determinato la contiguità di Case Volpato e di Case Pertile rispettivamente ai centri San Nicolò e Cornare del comune di Borgoricco, e di San Dono al centro omonimo del comune di Noale (VE). Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è partito in due sezioni: la prima, azzurra, racchiude una fascia dorata; nella seconda partizione, troncata da una fascia ondata, argentea, spiccano una stella a otto raggi e una croce, ripiena di rosso, entrambi d’argento, su sfondo rosso e verde rispettivamente.

Centro di pianura, di origine antica, la cui economia è caratterizzata da attività agricole e industriali. I massanzaghesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Case Volpato, San Dono, Zeminiana, Bigolo, Case Bortolato, Case Cagnin, Case Marconi, Case Olivi, Case Pertile, Case Rinaldi, Case Stevanato, Case Vecchiato, Chiesa di Zeminiana, Faiva, Zavardo, oltre che in numerose case sparse sul territorio. La forte espansione edilizia ha determinato la contiguità di Case Volpato e di Case Pertile rispettivamente ai centri San Nicolò e Cornare del comune di Borgoricco, e di San Dono al centro omonimo del comune di Noale (VE). Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è partito in due sezioni: la prima, azzurra, racchiude una fascia dorata; nella seconda partizione, troncata da una fascia ondata, argentea, spiccano una stella a otto raggi e una croce, ripiena di rosso, entrambi d’argento, su sfondo rosso e verde rispettivamente.

Storia

Il toponimo, che appare storicamente subito dopo il Mille, deriva da un nome di persona latino; le origini sembrano risalire, quindi, all’epoca romana, come testimoniano anche i molti reperti archeologici rinvenuti in questa zona (embrici, mattoni, monete). Tra i personaggi illustri che ha ospitato sono da ricordare i conti Baglioni, che possedevano qui un grandioso palazzo, usato per villeggiare. Dal punto di vista amministrativo, una parte del territorio un tempo dipendeva dalla famosa abbazia di S. Benedetto di Polirone nel Mantovano; nel XII secolo fu, poi, devastata e razziata dai veneziani. Riguardo al patrimonio storico-architettonico, l’elemento di maggior pregio dell’architettura civile è la settecentesca e imponente Villa Baglioni, oggi adibita in parte a municipio, che custodisce notevoli affreschi di scuola tiepolesca, probabilmente opera di Antonio Pittoni; a tale edificio è unita una cappella dedicata a Maria. Da segnalare anche Villa Pierobon. Tra gli edifici a carattere sacro va ricordata la secentesca chiesa parrocchiale dedicata a S. Alessandro, edificata sui resti di un precedente edificio di culto.

Il toponimo, che appare storicamente subito dopo il Mille, deriva da un nome di persona latino; le origini sembrano risalire, quindi, all’epoca romana, come testimoniano anche i molti reperti archeologici rinvenuti in questa zona (embrici, mattoni, monete). Tra i personaggi illustri che ha ospitato sono da ricordare i conti Baglioni, che possedevano qui un grandioso palazzo, usato per villeggiare. Dal punto di vista amministrativo, una parte del territorio un tempo dipendeva dalla famosa abbazia di S. Benedetto di Polirone nel Mantovano; nel XII secolo fu, poi, devastata e razziata dai veneziani. Riguardo al patrimonio storico-architettonico, l’elemento di maggior pregio dell’architettura civile è la settecentesca e imponente Villa Baglioni, oggi adibita in parte a municipio, che custodisce notevoli affreschi di scuola tiepolesca, probabilmente opera di Antonio Pittoni; a tale edificio è unita una cappella dedicata a Maria. Da segnalare anche Villa Pierobon. Tra gli edifici a carattere sacro va ricordata la secentesca chiesa parrocchiale dedicata a S. Alessandro, edificata sui resti di un precedente edificio di culto.

Economia

Punto di forza dell’economia locale è ancora l’agricoltura, si coltivano infatti cereali, ortaggi, foraggi, frumento, viti e alberi da frutta. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, metallurgico, calzaturiero, edile, alimentare, chimico, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro, nella produzione lattiero-casearia, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella fabbricazione di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. è da segnalare, inoltre, la presenza di una buona apicoltura e sericoltura. Per quanto riguarda il quadro delle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità. È presente il servizio bancario. Anche l’offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Infine, non si segnala la presenza di particolari attività sportive e per il tempo libero, mentre le strutture sanitarie sono presenti con una farmacia.

Punto di forza dell’economia locale è ancora l’agricoltura, si coltivano infatti cereali, ortaggi, foraggi, frumento, viti e alberi da frutta. Si pratica anche l’allevamento, soprattutto di bovini, suini e avicoli. Le industrie presenti operano nei comparti tessile, meccanico, metallurgico, calzaturiero, edile, alimentare, chimico, cui si affiancano imprese impegnate nella lavorazione del vetro, nella produzione lattiero-casearia, nella realizzazione di materiali da costruzione, nella fabbricazione di macchine per l’agricoltura e silvicoltura. è da segnalare, inoltre, la presenza di una buona apicoltura e sericoltura. Per quanto riguarda il quadro delle attività terziarie, la rete commerciale soddisfa i bisogni della comunità. È presente il servizio bancario. Anche l’offerta di servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: non si registra la presenza di particolari strutture sociali di rilievo o di strutture destinate alla promozione e conservazione del patrimonio culturale, quali biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Infine, non si segnala la presenza di particolari attività sportive e per il tempo libero, mentre le strutture sanitarie sono presenti con una farmacia.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica. Vive un rapporto intenso coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche, aiutata da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente, grazie alle caratteristiche orografiche del territorio. Inoltre, a sua volta, è centro di richiamo per gli abitanti dei comuni limitrofi, che vi si recano in occasione delle varie manifestazioni ricorrenti. Tra queste vanno ricordate: la sagra del melone, tipica festa in piazza con stand gastronomici a base di prosciutto e melone, e la mostra dell’artigianato locale, mostra di prodotti agricoli con serate musicali e rassegna teatrale. La festa del Patrono, S. Alessandro, si celebra il 26 agosto.

Non può essere considerata una meta turistica. Vive un rapporto intenso coi centri del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria, il commercio, il lavoro o per l’espletamento di pratiche burocratiche, aiutata da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente, grazie alle caratteristiche orografiche del territorio. Inoltre, a sua volta, è centro di richiamo per gli abitanti dei comuni limitrofi, che vi si recano in occasione delle varie manifestazioni ricorrenti. Tra queste vanno ricordate: la sagra del melone, tipica festa in piazza con stand gastronomici a base di prosciutto e melone, e la mostra dell’artigianato locale, mostra di prodotti agricoli con serate musicali e rassegna teatrale. La festa del Patrono, S. Alessandro, si celebra il 26 agosto.

Località

Bigolo, Ca' Baglioni, Case Volpato, Chiesa di Massangazo, Chiesa di Zeminiana, San Dono, Zavardo, Zeminiana

Bigolo, Ca' Baglioni, Case Volpato, Chiesa di Massangazo, Chiesa di Zeminiana, San Dono, Zavardo, Zeminiana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massanzago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.