Descrizione

Cittadina collinare, di costruzione moderna ma di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I mascaluciesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili che vanno da un minimo di 330 a un massimo di 680 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico inclinato. Lo stemma comunale, partito e troncato da tre filetti d’argento, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo smalto dorato della prima partizione spicca una croce azzurra, accompagnata, nei cantoni, da quattro tortelli dello stesso colore; il secondo campo, inquartato in decusse, è formato da due sezioni d’oro –la prima e la quarta–, attraversate da quattro pali rossi, e dalle rimanenti smaltate di verde; nel terzo partito, a fondo azzurro, figurano due gruppi di tre foglie lanceolate, verdi, disposte a ventaglio; il quarto, pure azzurro, raffigura tre bisanti dorati; nel quinto, a sfondo dorato, spiccano quattro sbarre azzurre; lo sfondo nero del sesto, infine, è attraversato da quattro bande d’oro.

Cittadina collinare, di costruzione moderna ma di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate dal settore industriale. I mascaluciesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili che vanno da un minimo di 330 a un massimo di 680 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico inclinato. Lo stemma comunale, partito e troncato da tre filetti d’argento, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo smalto dorato della prima partizione spicca una croce azzurra, accompagnata, nei cantoni, da quattro tortelli dello stesso colore; il secondo campo, inquartato in decusse, è formato da due sezioni d’oro –la prima e la quarta–, attraversate da quattro pali rossi, e dalle rimanenti smaltate di verde; nel terzo partito, a fondo azzurro, figurano due gruppi di tre foglie lanceolate, verdi, disposte a ventaglio; il quarto, pure azzurro, raffigura tre bisanti dorati; nel quinto, a sfondo dorato, spiccano quattro sbarre azzurre; lo sfondo nero del sesto, infine, è attraversato da quattro bande d’oro.

Storia

Il toponimo risulta composto da Mascali, dal latino MASCHALA, a sua volta dal greco “maschále”, ‘ascella’, e da Lucia. L’antica denominazione era appunto Santa Lucia. È attestata anche Massa Santa Lucia, che era il nome dell’antica masseria intorno alla quale si era sviluppato il nucleo urbano. In due pergamene, del 1349 e del 1351, appartenenti al Tabulario di San Nicolò l’Arena dei Benedettini, è citata la contrada “della maniscalcia”. Sembra che il sito sia stato abitato già in epoca romana ma è al Medioevo che risalgono le origini dell’insediamento attuale, strutturatosi, poi, formalmente come casale nel Seicento e come tale acquistato nel 1645 dal duca Giovanni Andrea Massa, che successivamente ne cedette la giurisdizione alla famiglia dei Branciforti, principi di Leonforte. Ha conosciuto distruzioni in conseguenza di eruzioni dell’Etna, come nel 1669, o di terremoti, come nel 1693. Nel 1860 fu base dei rivoluzionari antiborbonici che si batterono a Catania nella famosa battaglia del 31 maggio 1860; altra insurrezione armata è stata quella del 1943 contro i tedeschi. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: i ruderi del castello medievale denominato “Torre del Grifo”; la chiesa madre, in stile barocco, con stupendo portale e cornici in pietra lavica, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria cuspidata; la parrocchiale di San Vito, che custodisce una tela del Rapisardi; la chiesa di Sant’Antonio Abate, del periodo medievale, in stile tardo-gotico, a un’unica navata e portale ogivale. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzo Cirilli, in stile liberty.

Il toponimo risulta composto da Mascali, dal latino MASCHALA, a sua volta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “maschále”, ‘ascella’, e da Lucia. L’antica denominazione era appunto Santa Lucia. È attestata anche Massa Santa Lucia, che era il nome dell’antica masseria intorno alla quale si era sviluppato il nucleo urbano. In due pergamene, del 1349 e del 1351, appartenenti al Tabulario di San Nicolò l’Arena dei Benedettini, è citata la contrada “della maniscalcia”. Sembra che il sito sia stato abitato già in epoca romana ma è al Medioevo che risalgono le origini dell’insediamento attuale, strutturatosi, poi, formalmente come casale nel Seicento e come tale acquistato nel 1645 dal duca Giovanni Andrea Massa, che successivamente ne cedette la giurisdizione alla famiglia dei Branciforti, principi di Leonforte. Ha conosciuto distruzioni in conseguenza di eruzioni dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>, come nel 1669, o di terremoti, come nel 1693. Nel 1860 fu base dei rivoluzionari antiborbonici che si batterono a Catania nella famosa battaglia del 31 maggio 1860; altra insurrezione armata è stata quella del 1943 contro i tedeschi. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: i ruderi del castello medievale denominato “Torre del Grifo”; la chiesa madre, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, con stupendo portale e cornici in pietra lavica, accanto alla quale si erge una pregevole torre campanaria cuspidata; la parrocchiale di San Vito, che custodisce una tela del Rapisardi; la chiesa di Sant’Antonio Abate, del periodo medievale, in stile tardo-gotico, a un’unica navata e portale ogivale. Degno di nota per il suo valore artistico è il palazzo Cirilli, in stile liberty.

Economia

Si coltivano cereali, frumento, ortaggi, viti, olivo, agrumeti e altri frutteti. Il settore industriale è costituito da piccole e medie aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, metalmeccanico, del legno, della carta, della stampa, dei mobili, dell’edilizia e della produzione e distribuzione del gas e di energia elettrica. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella confezione di tappeti e sedie. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale si annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella centrale “Barberiana”. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie localmente assicurano il solo servizio farmaceutico.

Si coltivano cereali, frumento, ortaggi, viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti. Il settore industriale è costituito da piccole e medie aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, metalmeccanico, del legno, della carta, della stampa, dei mobili, dell’edilizia e della produzione e distribuzione del gas e di energia elettrica. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella confezione di tappeti e sedie. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Per il sociale si annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella centrale “Barberiana”. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie localmente assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

A causa della sua posizione, è coinvolta dal flusso turistico che interessa il capoluogo di provincia ma ciononostante i suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Fatta eccezione per una fiera commerciale, ad agosto, per un caratteristico mercatino dell’antiquariato, che vi si svolge periodicamente, e per il presepe vivente, che si organizza nel periodo natalizio, non si registrano particolari eventi ricorrenti, in grado di richiamare visitatori dai dintorni. Dal 1964, comunque, vi si svolge un annuale “Incontro con la pittura”Il Patrono, San Vito, si festeggia il 15 giugno.

A causa della sua posizione, è coinvolta dal flusso turistico che interessa il capoluogo di provincia ma ciononostante i suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi. Fatta eccezione per una fiera commerciale, ad agosto, per un caratteristico mercatino dell’antiquariato, che vi si svolge periodicamente, e per il presepe vivente, che si organizza nel periodo natalizio, non si registrano particolari eventi ricorrenti, in grado di richiamare visitatori dai dintorni. Dal 1964, comunque, vi si svolge un annuale “Incontro con la pittura”Il Patrono, San Vito, si festeggia il 15 giugno.

Località

Calanna

Calanna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mascalucia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.