Descrizione

Comune di pianura, di presunta origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di aziende operanti nei settori agricolo e industriale. I martignanesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiedono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio, lambito dal corso del fiume Po, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 25 metri sul livello del mare ad un massimo di soli 33. Il capoluogo comunale presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, che favorisce l'attuale espansione edilizia.

Comune di pianura, di presunta origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva compresenza di aziende operanti nei settori agricolo e industriale. I martignanesi, che presentano un indice di vecchiaia molto superiore alla media, risiedono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, nonché in un numero poco rilevante di case sparse. Il territorio, lambito dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 25 metri sul livello del mare ad un massimo di soli 33. Il capoluogo comunale presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante, che favorisce l'attuale espansione edilizia.

Storia

Il toponimo, che compare per la prima volta, in una fonte databile alla fine del IX secolo, nella forma "Martaniana", deriva da un personale MARTINIUS, seguito dal suffisso -ANUS, che indica appartenenza. Fonti poco accreditate fanno risalire le sue origini ad epoca romana e la identificano con l'abitato presso il quale, nel 69 d.C., si scontrarono gli imperatori Vitellio e Ottone. Una più attenta lettura di Tacito e Plutarco ha, tuttavia, smentito quest'ipotesi. La vicinanza del fiume Po ne ha fortemente condizionato la storia, costringendo più volte la popolazione, a causa delle frequenti inondazioni, a improvvisi spostamenti in zone lontane dal primitivo insediamento. Per circa due secoli, a partire dal 1400, fu contesa tra il ducato di Milano e la repubblica di Venezia, entrambi interessati alla posizione strategica della località che, per la sua posizione a ridosso del fiume, consentiva di raggiungere con facilità il territorio degli avversari. Fu inizialmente possedimento dei veneziani, che dopo essere stati costretti a cederla alla famiglia Visconti ne tornarono in possesso, per poi perderla nuovamente di lì a poco, sempre a vantaggio del ducato lombardo. Seguì un periodo di relativa tranquillità, con l'interruzione delle ostilità tra Venezia e Milano, che durò fino alla fine del secolo, quando il territorio piombò di nuovo sotto la potestà della Serenissima. La vittoria della lega di Cambrai sui veneziani segnò il loro definitivo abbandono del territorio. Tra i monumenti di maggior interesse storico-artistico vanno segnalati la parrocchiale, intitolata a Santa Lucia, risalente alla metà del Cinquecento e restaurata nel secolo scorso, nonché villa Moneta, risalente al XVII secolo, e villa Fadigati, detta "la Bastia", risalente al '700.

Il toponimo, che compare per la prima volta, in una fonte databile alla fine del IX secolo, nella forma "Martaniana", deriva da un personale MARTINIUS, seguito dal suffisso -ANUS, che indica appartenenza. Fonti poco accreditate fanno risalire le sue origini ad epoca romana e la identificano con l'abitato presso il quale, nel 69 d.C., si scontrarono gli imperatori Vitellio e Ottone. Una più attenta lettura di Tacito e Plutarco ha, tuttavia, smentito quest'ipotesi. La vicinanza del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a> ne ha fortemente condizionato la storia, costringendo più volte la popolazione, a causa delle frequenti inondazioni, a improvvisi spostamenti in zone lontane dal primitivo insediamento. Per circa due secoli, a partire dal 1400, fu contesa tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> e la repubblica di Venezia, entrambi interessati alla posizione strategica della località che, per la sua posizione a ridosso del fiume, consentiva di raggiungere con facilità il territorio degli avversari. Fu inizialmente possedimento dei veneziani, che dopo essere stati costretti a cederla alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ne tornarono in possesso, per poi perderla nuovamente di lì a poco, sempre a vantaggio del ducato lombardo. Seguì un periodo di relativa tranquillità, con l'interruzione delle ostilità tra Venezia e Milano, che durò fino alla fine del secolo, quando il territorio piombò di nuovo sotto la potestà della Serenissima. La vittoria della lega di Cambrai sui veneziani segnò il loro definitivo abbandono del territorio. Tra i monumenti di maggior interesse storico-artistico vanno segnalati la parrocchiale, intitolata a Santa Lucia, risalente alla metà del Cinquecento e restaurata nel secolo scorso, nonché villa Moneta, risalente al XVII secolo, e villa Fadigati, detta "la Bastia", risalente al '700.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La comunità martignanese vive dei prodotti dell'agricoltura e di quelli dell'allevamento: si producono cereali, uva, frutta e foraggi e si allevano, pur se in misura poco rilevante, bovini. Si registra, inoltre, la presenza di aziende operanti nei comparti metallurgico, edile, della produzione di materiali da costruzione e dell'abbigliamento. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei martignanesi giustificano la presenza del servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali dei martignanesi. L'offerta di servizi pubblici è anch'essa commisurata alle esigenze della comunità. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale è presente il solo servizio di biblioteca; ci sono, inoltre, gli uffici della Pro Loco. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Non si registra la presenza di strutture sanitarie; per le relative prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco, mancando sul posto una stazione dei carabinieri. La comunità martignanese vive dei prodotti dell'agricoltura e di quelli dell'allevamento: si producono cereali, uva, frutta e foraggi e si allevano, pur se in misura poco rilevante, bovini. Si registra, inoltre, la presenza di aziende operanti nei comparti metallurgico, edile, della produzione di materiali da costruzione e dell'abbigliamento. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei martignanesi giustificano la presenza del servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali dei martignanesi. L'offerta di servizi pubblici è anch'essa commisurata alle esigenze della comunità. Tra le strutture destinate all'arricchimento culturale è presente il solo servizio di biblioteca; ci sono, inoltre, gli uffici della Pro Loco. Nelle scuole locali s'impartisce la sola istruzione primaria e le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Non si registra la presenza di strutture sanitarie; per le relative prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre ad essere considerata una meta turistica ideale per gli amanti della caccia e della pesca, offre buone opportunità lavorative. La comunità intrattiene rapporti quotidiani con i comuni del circondario, ai quali si rivolge per le istituzioni scolastiche e il commercio. Il sistema di collegamenti, particolarmente efficiente, è agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Per il tempo libero, tra gli eventi che ricorrono annualmente, va segnalata, la seconda domenica di settembre, la sagra di San Serafino, che si caratterizza per l'esposizione di prodotti artigianali realizzati in cotto. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

Oltre ad essere considerata una meta turistica ideale per gli amanti della caccia e della pesca, offre buone opportunità lavorative. La comunità intrattiene rapporti quotidiani con i comuni del circondario, ai quali si rivolge per le istituzioni scolastiche e il commercio. Il sistema di collegamenti, particolarmente efficiente, è agevolato dalle caratteristiche orografiche di questa parte della regione. Per il tempo libero, tra gli eventi che ricorrono annualmente, va segnalata, la seconda domenica di settembre, la sagra di San Serafino, che si caratterizza per l'esposizione di prodotti artigianali realizzati in cotto. La festa della Patrona, Santa Lucia, si celebra il 13 dicembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Martignana di Po rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.