Descrizione

Comune di montagna, di antiche origini, classificato "comune sparso" con sede in località Dosso; non ha affiancato alle tradizionali attività agricole un considerevole sviluppo industriale e commerciale. I marmentimesi, con un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra Ombriano e Ville, oltre che nel capoluogo comunale, tutte località collegate tra loro da una strada tortuosa che, risalendo dal fondovalle, sale fino all'alpe dei Piani di Vaghezza. Dominato da numerose cime montuose e punteggiato da boschi di castagni e prati, il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; l'abitato, che fa registrare segni di una forte espansione edilizia -ma che conserva ancora esempi dell'architettura rurale tipica del luogo (non ultimi i cascinali decentrati)-, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, di antiche origini, classificato "comune sparso" con sede in località Dosso; non ha affiancato alle tradizionali attività agricole un considerevole sviluppo industriale e commerciale. I marmentimesi, con un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono distribuiti tra Ombriano e Ville, oltre che nel capoluogo comunale, tutte località collegate tra loro da una strada tortuosa che, risalendo dal fondovalle, sale fino all'alpe dei Piani di Vaghezza. Dominato da numerose cime montuose e punteggiato da boschi di castagni e prati, il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate; l'abitato, che fa registrare segni di una forte espansione edilizia -ma che conserva ancora esempi dell'architettura rurale tipica del luogo (non ultimi i cascinali decentrati)-, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

I resti di tombe databili ai secoli V o VI d.C. fanno ipotizzare la presenza di insediamenti romani e barbarici. Il toponimo è da porre in relazione con il latino MONUMENTUM o MONUMENTA, in riferimento a 'massi' o 'mucchi di pietre', cui si sarebbe sovrapposto il termine MARMOR 'marmo'. Fino al 1240 fu sottoposta, dal punto di vista religioso, alla pieve di Bovegno. Nel XV secolo, come il resto della Val trompia, appartenne alla repubblica di Venezia e poi alla quadra della Valtrompia (costituita da entità amministrative che avevano il diritto di eleggere il proprio sindaco e altri rappresentanti). Nel XVII secolo la popolazione veniva descritta come dedita all'allevamento del bestiame e al taglio e al trasporto di legna per i carbonai del circondario. Dotata di statuti propri, fu in parte autonoma da Brescia. Dal 1927 al 1955 fu unita a Tavernole sul Mella. Esclusivamente a carattere sacro sono le testimonianze storico-architettoniche del luogo: la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano (il cui impianto originario risale al XII secolo ma che ha subito rimaneggiamenti significativi agli inizi del XX secolo); l'oratorio di San Rocco (in località Ombriano); la parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita, in località Ville (il suo impianto originario risale al '600 ma ha subito modifiche nel XIX secolo); la chiesa della Madonna Assunta, a Dosso, risalente ai primi del '700.

I resti di tombe databili ai secoli V o VI d.C. fanno ipotizzare la presenza di insediamenti romani e barbarici. Il toponimo è da porre in relazione con il latino MONUMENTUM o MONUMENTA, in riferimento a 'massi' o 'mucchi di pietre', cui si sarebbe sovrapposto il termine MARMOR 'marmo'. Fino al 1240 fu sottoposta, dal punto di vista religioso, alla pieve di Bovegno. Nel XV secolo, come il resto della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTROMPIA'>Val trompia</a>, appartenne alla repubblica di Venezia e poi alla quadra della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTROMPIA'>Valtrompia</a> (costituita da entità amministrative che avevano il diritto di eleggere il proprio sindaco e altri rappresentanti). Nel XVII secolo la popolazione veniva descritta come dedita all'allevamento del bestiame e al taglio e al trasporto di legna per i carbonai del circondario. Dotata di statuti propri, fu in parte autonoma da Brescia. Dal 1927 al 1955 fu unita a Tavernole sul Mella. Esclusivamente a carattere sacro sono le testimonianze storico-architettoniche del luogo: la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano (il cui impianto originario risale al XII secolo ma che ha subito rimaneggiamenti significativi agli inizi del XX secolo); l'oratorio di San Rocco (in località Ombriano); la parrocchiale dedicata ai Santi Faustino e Giovita, in località Ville (il suo impianto originario risale al '600 ma ha subito modifiche nel XIX secolo); la chiesa della Madonna Assunta, a Dosso, risalente ai primi del '700.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato le tradizionali attività del settore primario, in particolare l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore secondario è rappresentato dal solo comparto meccanico. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva e dell'insieme dei servizi. In linea con l'esiguità della consistenza numerica della popolazione è la dotazione di servizi pubblici e di strutture sociali (mancano asili nido e case di riposo). Le strutture scolastiche sono costituite unicamente dalle scuole materne ed elementari; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; mancano invece quelle sanitarie: anche per il servizio farmaceutico è necessario rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L'economia locale non ha abbandonato le tradizionali attività del settore primario, in particolare l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore secondario è rappresentato dal solo comparto meccanico. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva e dell'insieme dei servizi. In linea con l'esiguità della consistenza numerica della popolazione è la dotazione di servizi pubblici e di strutture sociali (mancano asili nido e case di riposo). Le strutture scolastiche sono costituite unicamente dalle scuole materne ed elementari; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione; mancano invece quelle sanitarie: anche per il servizio farmaceutico è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene poco frequentata per lavoro, per l'assenza di un significativo sviluppo industriale e commerciale, rientra negli itinerari dell'agriturismo lombardo: per la qualità dei prodotti agricoli e la suggestiva cornice paesaggistica è una meta ideale per rilassanti soggiorni. I suoi rapporti con il circondario, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione del tradizionale appuntamento, la festa dell'emigrante, che si svolge ad agosto. Il saldo migratorio intercensuale, comunque, è negativo. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra il 26 settembre.

Sebbene poco frequentata per lavoro, per l'assenza di un significativo sviluppo industriale e commerciale, rientra negli itinerari dell'agriturismo lombardo: per la qualità dei prodotti agricoli e la suggestiva cornice paesaggistica è una meta ideale per rilassanti soggiorni. I suoi rapporti con il circondario, solitamente non rilevanti, si intensificano in occasione del tradizionale appuntamento, la festa dell'emigrante, che si svolge ad agosto. Il saldo migratorio intercensuale, comunque, è negativo. La festa dei Patroni, i Santi Cosma e Damiano, si celebra il 26 settembre.

Località

Dosso, Ombriano, Vaghezza, Ville

Dosso, Ombriano, Vaghezza, Ville

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marmentino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.