Descrizione

Cittadina collinare, di origine antica, con un tessuto economico vario e differenziato, che comprende le attività agricole accanto alle attività industriali e del terziario. La comunità dei marianesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia e per questo ormai contiguo alle località di Carugo, Cabiate e Giussano dei comuni omonimi. Il resto della popolazione è distribuito nelle località di Cascina la Valle e Cascina Polirolo, Cascina Bice, Cascina Cottina e Cascina Rigorina. Il territorio, il cui suolo è di origine morenica, presenta un profilo geometrico vario, con dolci variazioni altimetriche che vanno dai 233 ai 331 metri sul livello del mare. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare e offre una godibile vista sulle alture circostanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo sul quale spicca un leone rampante. L'origine è nella famiglia Marliani, feudataria del luogo al tempo della dominazione spagnola (secoli XVI e XVII).

Cittadina collinare, di origine antica, con un tessuto economico vario e differenziato, che comprende le attività agricole accanto alle attività industriali e del terziario. La comunità dei marianesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia e per questo ormai contiguo alle località di Carugo, Cabiate e Giussano dei comuni omonimi. Il resto della popolazione è distribuito nelle località di Cascina la Valle e Cascina Polirolo, Cascina Bice, Cascina Cottina e Cascina Rigorina. Il territorio, il cui suolo è di origine morenica, presenta un profilo geometrico vario, con dolci variazioni altimetriche che vanno dai 233 ai 331 metri sul livello del mare. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare e offre una godibile vista sulle alture circostanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo sul quale spicca un leone rampante. L'origine è nella famiglia Marliani, feudataria del luogo al tempo della dominazione spagnola (secoli XVI e XVII).

Storia

Nell'età del ferro fu certamente sede di insediamenti come testimoniato dai numerosi rinvenimenti archeologici. Resti di abitazioni, strumenti di uso comune e una necropoli -venuta alla luce nel 1977 e datata al I secolo d.C.- confermano la presenza romana. Il toponimo deriva, infatti, dal personale latino MARILIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus tipico delle formazioni prediali; infondata è, quindi, l'ipotesi che derivi dal nome di Caio Mario o da quello del console Flavio Manlio Teodoro, che si stabilì nella zona alla fine del IV secolo. Nel corso del Medioevo divenne capopieve del Contado della Martesana e fu poi assegnata alla famiglia dei Visconti. Nel XII secolo, durante la guerra tra Milano e Como, fu più volte saccheggiata. Nel XV secolo, quando gli Sforza divennero signori di Milano, fu assegnata da Galeazzo Maria a Lucia Marliani, la cui famiglia ne conservò la proprietà fino al XVIII secolo. Nel corso delle dominazioni spagnola e austriaca seguì le vicende del resto della Brianza. Tra gli edifici sacri è il battistero quello di maggior interesse storico-artistico. La struttura originaria risale all'undicesimo secolo: sorge su una base quadrata ed è supportato da colonne. Vanno segnalati inoltre: il santuario dedicato alla Madonna di San Rocco, antico lazzaretto, dotato di una cappella che fungeva da ossario; la chiesetta di San Martino, ornata da maestosi dipinti; la prepositurale di Santo Stefano, di antiche origini come il suo campanile, che conserva all'interno un altare multicolore e vari dipinti. Di epoca medievale è il Broletto realizzato in pietra e mattoni e identificato come tale da Arnaldo Martegani.

Nell'età del ferro fu certamente sede di insediamenti come testimoniato dai numerosi rinvenimenti archeologici. Resti di abitazioni, strumenti di uso comune e una necropoli -venuta alla luce nel 1977 e datata al I secolo d.C.- confermano la presenza romana. Il toponimo deriva, infatti, dal personale latino MARILIUS, con l'aggiunta del suffisso -anus tipico delle formazioni prediali; infondata è, quindi, l'ipotesi che derivi dal nome di Caio Mario o da quello del console Flavio Manlio Teodoro, che si stabilì nella zona alla fine del IV secolo. Nel corso del Medioevo divenne capopieve del Contado della Martesana e fu poi assegnata alla famiglia dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel XII secolo, durante la guerra tra Milano e Como, fu più volte saccheggiata. Nel XV secolo, quando gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> divennero signori di Milano, fu assegnata da Galeazzo Maria a Lucia Marliani, la cui famiglia ne conservò la proprietà fino al XVIII secolo. Nel corso delle dominazioni spagnola e austriaca seguì le vicende del resto della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a>. Tra gli edifici sacri è il battistero quello di maggior interesse storico-artistico. La struttura originaria risale all'undicesimo secolo: sorge su una base quadrata ed è supportato da colonne. Vanno segnalati inoltre: il santuario dedicato alla Madonna di San Rocco, antico lazzaretto, dotato di una cappella che fungeva da ossario; la chiesetta di San Martino, ornata da maestosi dipinti; la prepositurale di Santo Stefano, di antiche origini come il suo campanile, che conserva all'interno un altare multicolore e vari dipinti. Di epoca medievale è il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BROLETTO'>Broletto</a> realizzato in pietra e mattoni e identificato come tale da Arnaldo Martegani.

Economia

Ospita la sede del distretto scolastico n. 13. È un importante centro industriale caratterizzato da un'alta concentrazione di aziende specializzate nella produzione di mobili e materiali per l'arredamento, cui si affiancano uno sviluppato comparto tessile serico, l'editoria, aziende produttrici di materiale plastico e imprese edili; è inoltre uno dei centri più rinomati dell'Italia per le attività ortovivaistiche. L'agricoltura produce prevalentemente cereali, ortaggi, frumento e foraggi; è inoltre diffuso l'allevamento dei bovini e dei suini. Completano il quadro delle attività un terziario che si compone di una rete distributiva di vaste dimensioni e una rete di servizi nella quale figurano assicurazioni, attività di consulenza informatica e numerose agenzie di credito e intermediazione bancaria. Le strutture scolastiche comprendono, oltre alle classi della scuola dell'obbligo, un istituto tecnico industriale e un tecnico commerciale; va segnalata, inoltre, la presenza di una biblioteca. La struttura sanitaria locale è costituita da un ospedale; infine, vi è una discreta presenza di esercizi alberghieri e di ristorazione.

Ospita la sede del distretto scolastico n. 13. È un importante centro industriale caratterizzato da un'alta concentrazione di aziende specializzate nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e materiali per l'arredamento, cui si affiancano uno sviluppato comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> serico, l'editoria, aziende produttrici di materiale plastico e imprese edili; è inoltre uno dei centri più rinomati dell'Italia per le attività ortovivaistiche. L'agricoltura produce prevalentemente cereali, ortaggi, frumento e foraggi; è inoltre diffuso l'allevamento dei bovini e dei suini. Completano il quadro delle attività un terziario che si compone di una rete distributiva di vaste dimensioni e una rete di servizi nella quale figurano assicurazioni, attività di consulenza informatica e numerose agenzie di credito e intermediazione bancaria. Le strutture scolastiche comprendono, oltre alle classi della scuola dell'obbligo, un istituto tecnico industriale e un tecnico commerciale; va segnalata, inoltre, la presenza di una biblioteca. La struttura sanitaria locale è costituita da un ospedale; infine, vi è una discreta presenza di esercizi alberghieri e di ristorazione.

Relazioni

Vive un rapporto intenso con i centri del circondario, che vi si rivolgono per il suo ricco tessuto economico, in particolare per le opportunità di lavoro nel settore industriale e per la forte attrazione esercitata dai numerosi mobilifici locali (vi si tiene in via permanente una mostra del mobile), oltre che per i servizi sanitari forniti dalla struttura ospedaliera. A sua volta la popolazione locale fa riferimento ai centri vicini per le esigenze burocratico-amministrative che non è possibile soddisfare sul posto. Il Parco della Valle del Lambro, oltre agli interessanti reperti di epoca romana, richiama un certo numero di visitatori. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 3 agosto.

Vive un rapporto intenso con i centri del circondario, che vi si rivolgono per il suo ricco tessuto economico, in particolare per le opportunità di lavoro nel settore industriale e per la forte attrazione esercitata dai numerosi mobilifici locali (vi si tiene in via permanente una mostra del mobile), oltre che per i servizi sanitari forniti dalla struttura ospedaliera. A sua volta la popolazione locale fa riferimento ai centri vicini per le esigenze burocratico-amministrative che non è possibile soddisfare sul posto. Il Parco della Valle del Lambro, oltre agli interessanti reperti di epoca romana, richiama un certo numero di visitatori. La festa del Patrono, Santo Stefano, viene celebrata il 3 agosto.

Località

Cascina Bice, Cascina Cottina, Cascina la Valle, Cascina Polirolo, Cascina Rogorina, Cascina Valle, Le Fornaci, Vignazza

Cascina Bice, Cascina Cottina, Cascina la Valle, Cascina Polirolo, Cascina Rogorina, Cascina Valle, Le Fornaci, Vignazza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mariano Comense rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.