Descrizione

Comune di pianura, dalle antiche origini, con un'economia essenzialmente agricola. La comunità dei marianesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale -contiguo alla località Borghetto del comune di Asola- che fa registrare una forte espansione edilizia. Circa un sesto della popolazione, comunque, è disseminato nelle numerose case sparse. Il suo territorio, attraversato da numerosi corsi d'acqua, presenta un profilo regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente il capoluogo comunale, il cui andamento plano-altimetrico risulta pianeggiante.

Comune di pianura, dalle antiche origini, con un'economia essenzialmente agricola. La comunità dei marianesi, con un indice di vecchiaia molto superiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale -contiguo alla località Borghetto del comune di Asola- che fa registrare una forte espansione edilizia. Circa un sesto della popolazione, comunque, è disseminato nelle numerose case sparse. Il suo territorio, attraversato da numerosi corsi d'acqua, presenta un profilo regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, e di questa caratteristica orografica risente il capoluogo comunale, il cui andamento plano-altimetrico risulta pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana e probabilmente risalgono alla centuriazione eseguita dai romani nel I secolo a.C.. Di origine romana sarebbe anche il nome, che viene riportato al proconsole Caio Mario, il quale, stando ad una leggenda locale, avrebbe fondato il borgo dopo la battaglia dei "Campi Raudii" e la conseguente vittoria sui cimbri. Si ipotizza anche una formazione prediale da un personale MARILIUS, cui sarebbe stato aggiunto il suffisso -ANUS, con funzione aggettivale. La seconda parte del toponimo, invece, è stata aggiunta per un Regio Decreto del 1929. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio, al pari di quelli vicini, soggetto a diverse "signorie": infatti, dopo essere stato sottoposto ai longobardi di Brescia, passò in potere di varie nobili famiglie del luogo: i Persico, i Lomelli e gli Albertini; dalla metà del XIV secolo divenne feudo della famiglia de Sali, che agli inizi del XV secolo lo vendette (in parte) agli Adelardi di Porto. Nel corso dello stesso secolo, dopo essere stata unificata dai Gonzaga, fu nuovamente divisa (per volere di Francesco Sforza) in due parti: quella dipendente da Mantova mantenne la propria autonomia, mentre quella soggetta alla Repubblica di Venezia fu assorbita dal vicino comune di Asola. Bisognerà attendere il 1754 perché il paese assuma la conformazione attuale: infatti i nuovi confini furono ridisegnati, dopo la cacciata dei Gonzaga, con il trattato di Vaprio tra la Serenis sima e gli Asburgo. Tuttavia agli inizi del XIX secolo, venendo assorbita dalla limitrofa Redondesco, perse la sua autonomia, recuperandola soltanto dopo oltre un secolo, nel 1916. Dal punto di vista monumentale, degni di nota sono il palazzo Bonatti nonché, nell'architettura sacra, la settecentesca chiesa dedicata alla Beata Vergine Assunta e l'oratorio dell'Annunciata, risalente al 1100. Ben poco resta (soltanto una torre e parte delle mura con la porta d'ingresso) del castello e della cinta muraria, la cui edificazione fu voluta dai Gonzaga, nel Quattrocento.

I primi insediamenti nella zona sono di epoca romana e probabilmente risalgono alla centuriazione eseguita dai romani nel I secolo a.C.. Di origine romana sarebbe anche il nome, che viene riportato al proconsole Caio Mario, il quale, stando ad una leggenda locale, avrebbe fondato il borgo dopo la battaglia dei "Campi Raudii" e la conseguente vittoria sui <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CIMBRI'>cimbri</a>. Si ipotizza anche una formazione prediale da un personale MARILIUS, cui sarebbe stato aggiunto il suffisso -ANUS, con funzione aggettivale. La seconda parte del toponimo, invece, è stata aggiunta per un Regio Decreto del 1929. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio, al pari di quelli vicini, soggetto a diverse "signorie": infatti, dopo essere stato sottoposto ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> di Brescia, passò in potere di varie nobili famiglie del luogo: i Persico, i Lomelli e gli Albertini; dalla metà del XIV secolo divenne feudo della famiglia de Sali, che agli inizi del XV secolo lo vendette (in parte) agli Adelardi di Porto. Nel corso dello stesso secolo, dopo essere stata unificata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, fu nuovamente divisa (per volere di Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>) in due parti: quella dipendente da Mantova mantenne la propria autonomia, mentre quella soggetta alla Repubblica di Venezia fu assorbita dal vicino comune di Asola. Bisognerà attendere il 1754 perché il paese assuma la conformazione attuale: infatti i nuovi confini furono ridisegnati, dopo la cacciata dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, con il trattato di Vaprio tra la Serenis sima e gli Asburgo. Tuttavia agli inizi del XIX secolo, venendo assorbita dalla limitrofa Redondesco, perse la sua autonomia, recuperandola soltanto dopo oltre un secolo, nel 1916. Dal punto di vista monumentale, degni di nota sono il palazzo Bonatti nonché, nell'architettura sacra, la settecentesca chiesa dedicata alla Beata Vergine Assunta e l'oratorio dell'Annunciata, risalente al 1100. Ben poco resta (soltanto una torre e parte delle mura con la porta d'ingresso) del castello e della cinta muraria, la cui edificazione fu voluta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, nel Quattrocento.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, visto che sul posto manca una stazione dei carabinieri. L'agricoltura è praticata con successo grazie alle favorevoli condizioni del terreno: si coltivano cereali, frumento, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento dei bovini. L'industria è quasi del tutto assente: si registra solamente la presenza di qualche piccola impresa (edilizia, falegnameria, produzione di vini). Neppure il terziario manifesta segni di sviluppo; esso si compone unicamente della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne e quelle elementari mentre manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali. Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, visto che sul posto manca una stazione dei carabinieri. L'agricoltura è praticata con successo grazie alle favorevoli condizioni del terreno: si coltivano cereali, frumento, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento dei bovini. L'industria è quasi del tutto assente: si registra solamente la presenza di qualche piccola impresa (edilizia, falegnameria, produzione di vini). Neppure il terziario manifesta segni di sviluppo; esso si compone unicamente della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti permettono di frequentare soltanto le scuole materne e quelle elementari mentre manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla scarsa affluenza turistica, fanno riscontro le poche presenze di manodopera non locale: infatti, le tradizionali attività agricole non consentono certo di richiamare consistenti flussi di maestranze esterne. La modesta rilevanza dei rapporti con i centri vicini è motivata anche dalla mancanza di eventi o ricorrenze legati a tradizioni folcloristiche, che altrove rappresentano occasioni di richiamo di numerosi visitatori. Non mancano, comunque, nelle vicinanze, bellezze naturali suggestive, che potrebbero costituire attrattiva per un qualche movimento turistico: a breve distanza si trovano, infatti, la riserva naturale "Le Bine" e il Parco Oglio Sud. La festa della Patrona, Santa Sabina, si celebra l'ultima domenica di agosto.

Alla scarsa affluenza turistica, fanno riscontro le poche presenze di manodopera non locale: infatti, le tradizionali attività agricole non consentono certo di richiamare consistenti flussi di maestranze esterne. La modesta rilevanza dei rapporti con i centri vicini è motivata anche dalla mancanza di eventi o ricorrenze legati a tradizioni folcloristiche, che altrove rappresentano occasioni di richiamo di numerosi visitatori. Non mancano, comunque, nelle vicinanze, bellezze naturali suggestive, che potrebbero costituire attrattiva per un qualche movimento turistico: a breve distanza si trovano, infatti, la riserva naturale "Le Bine" e il Parco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> Sud. La festa della Patrona, Santa Sabina, si celebra l'ultima domenica di agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mariana Mantovana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.