Descrizione

Cittadina collinare, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I maranellesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Gorzano, Pozza, San Venanzio e Torre Maina; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei Cà Zironi, Fogliano, Torre delle Oche, Cà Bisetti, Cà di Sante, Cà Manfredini, Il Poggio, La Chiusa, La Lucchina e Podere Isola. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 481 metri di quota. L’abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, su sfondo argenteo, un albero di pero “accollato” da una pianta di vite, munita di grappoli neri, e posto su una pianura verde.

Cittadina collinare, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I maranellesi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Gorzano, Pozza, San Venanzio e Torre Maina; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e i nuclei Cà Zironi, Fogliano, Torre delle Oche, Cà Bisetti, Cà di Sante, Cà Manfredini, Il Poggio, La Chiusa, La Lucchina e Podere Isola. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si raggiungono i 481 metri di quota. L’abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, su sfondo argenteo, un albero di pero “accollato” da una pianta di vite, munita di grappoli neri, e posto su una pianura verde.

Storia

Abitata fin da età paleolitica, stando ai reperti rinvenuti nella zona, registrò in seguito altri insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Il toponimo è un diminutivo in -ello del personale latino MARIUS, col suffisso -anus. Assoggettata, nell’alto Medioevo, a longobardi e franchi, nel secolo XI fu inserita nel sistema dei castelli fortificati dell’Appennino reggiano e modenese, appartenente a Matilde di Canossa. Morta la contessa si costituì in libero comune, venendo posta sotto la giurisdizione di Modena, che ne recuperò il possesso, nella prima metà del 1300, al termine di una breve occupazione delle truppe pontificie. Passata a Obizzo III d’Este, verso la metà del XIV secolo fu conquistata dai Della Rosa, signori di Sassuolo. Tornata agli Estensi, agli inizi del 1400, fu concessa ai Pio di Carpi, che la persero in favore del comune di Modena. Dopo alterne vicende vi fu ripristinato il dominio della Casa d’Este, che la infeudò ai marchesi Calcagnini di Ferrara, ai quali rimase fino alla fine del XVIII secolo. Alla parentesi napoleonica e alla restaurazione estense seguì l’annessione al Regno d’Italia. L’attiva partecipazione alla guerra di liberazione le procurò frequenti rastrellamenti. Negli anni Quaranta del Novecento, l’ingegnere Enzo Ferrari vi trasferì le sue officine, che in breve divennero la più prestigiosa fabbrica automobilistica del mondo. Tra i monumenti figurano: il castello, con un vecchio torrione; la torre campanaria dell’antica chiesa di S. Biagio; la parrocchiale, costruita tra il XIX e il XX secolo; la chiesa della Madonna del Corso; l’oratorio della Beata Vergine della Mercede; il ponte dei Rosa, l’oratorio della Madonna della Neve, villa Fiocchi e la Cà di Frullo, a Pozza; villa Coppi, a Gorzano; una torre della fine del X secolo, le ville Isola e Sant’Antonio, a Torre Maina; la chiesa di S. Venanzio, nell’omonima località.

Abitata fin da età paleolitica, stando ai reperti rinvenuti nella zona, registrò in seguito altri insediamenti fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani. Il toponimo è un diminutivo in -ello del personale latino MARIUS, col suffisso -anus. Assoggettata, nell’alto Medioevo, a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FRANCHI'>franchi</a>, nel secolo XI fu inserita nel sistema dei castelli fortificati dell’Appennino reggiano e modenese, appartenente a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MATILDEDICANOSSA'>Matilde di Canossa</a>. Morta la contessa si costituì in libero comune, venendo posta sotto la giurisdizione di Modena, che ne recuperò il possesso, nella prima metà del 1300, al termine di una breve occupazione delle truppe pontificie. Passata a Obizzo III d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, verso la metà del XIV secolo fu conquistata dai Della Rosa, signori di Sassuolo. Tornata agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, agli inizi del 1400, fu concessa ai Pio di Carpi, che la persero in favore del comune di Modena. Dopo alterne vicende vi fu ripristinato il dominio della Casa d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, che la infeudò ai marchesi Calcagnini di Ferrara, ai quali rimase fino alla fine del XVIII secolo. Alla parentesi napoleonica e alla restaurazione estense seguì l’annessione al Regno d’Italia. L’attiva partecipazione alla guerra di liberazione le procurò frequenti rastrellamenti. Negli anni Quaranta del Novecento, l’ingegnere Enzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FERRARI'>Ferrari</a> vi trasferì le sue officine, che in breve divennero la più prestigiosa fabbrica automobilistica del mondo. Tra i monumenti figurano: il castello, con un vecchio torrione; la torre campanaria dell’antica chiesa di S. Biagio; la parrocchiale, costruita tra il XIX e il XX secolo; la chiesa della Madonna del Corso; l’oratorio della Beata Vergine della Mercede; il ponte dei Rosa, l’oratorio della Madonna della Neve, villa Fiocchi e la Cà di Frullo, a Pozza; villa Coppi, a Gorzano; una torre della fine del X secolo, le ville Isola e Sant’Antonio, a Torre Maina; la chiesa di S. Venanzio, nell’omonima località.

Economia

L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini suini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, in particolare quella automobilistica, con i famosi stabilimenti della Ferrari; non mancano aziende operanti nei comparti edile, tessile e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto professionale industriale; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e della galleria Ferrari. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla locale clinica.

L’economia locale è rimasta solo in parte legata all’agricoltura: si producono cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini suini, caprini, equini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, in particolare quella automobilistica, con i famosi stabilimenti della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FERRARI'>Ferrari</a>; non mancano aziende operanti nei comparti edile, tessile e dei materiali da costruzione. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido e una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo e un istituto professionale industriale; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLERIAFERRARI'>galleria Ferrari</a>. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Il servizio sanitario è garantito dalla locale clinica.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo modenese, registra un significativo movimento di visitatori, attratti soprattutto dalla galleria Ferrari. Molto frequentata per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citati: il trofeo Ferrari (calcio giovanile), ad aprile; la rassegna “Maranello in corsa”, a giugno, e la sagra della Beata Vergine Assunta, ad agosto. Il Patrono, S. Biagio, si festeggia il 3 febbraio.

Inserita negli itinerari dell’agriturismo modenese, registra un significativo movimento di visitatori, attratti soprattutto dalla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLERIAFERRARI'>galleria Ferrari</a>. Molto frequentata per lavoro, in quanto gli insediamenti industriali consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, grazie anche alla presenza dell’istituto d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali, che contribuiscono ad aumentare il numero dei visitatori, meritano di essere citati: il trofeo Ferrari (calcio giovanile), ad aprile; la rassegna “Maranello in corsa”, a giugno, e la sagra della Beata Vergine Assunta, ad agosto. Il Patrono, S. Biagio, si festeggia il 3 febbraio.

Località

Ca' Bisetti, Ca' di Sante, Ca' Giromini, Ca' Manfredini, Ca' Zironi, Fogliano, Gaiano, Gorzano, Il Poggio, La Lucchina, Podere Isola, Pozza, San Venanzio, Torre delle Oche, Torre Maina

Ca' Bisetti, Ca' di Sante, Ca' Giromini, Ca' Manfredini, Ca' Zironi, Fogliano, Gaiano, Gorzano, Il Poggio, La Lucchina, Podere Isola, Pozza, San Venanzio, Torre delle Oche, Torre Maina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Maranello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.