Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il commercio. I manzanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Manzinello, Oleis, San Lorenzo e San Nicolò. Il territorio, comprendente anche i nuclei Rosazzo, Segheria Roggia e Villa Naglos, è attraversato da più corsi d’acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte nord-orientale. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, spicca la testa di un manzo.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il commercio. I manzanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Manzinello, Oleis, San Lorenzo e San Nicolò. Il territorio, comprendente anche i nuclei Rosazzo, Segheria Roggia e Villa Naglos, è attraversato da più corsi d’acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è abbastanza regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte nord-orientale. L’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, spicca la testa di un manzo.

Storia

Citata per la prima volta in un documento dell’inizio del XII secolo, deriva probabilmente il toponimo dal nome latino di persona AMANDIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale –ANUS. La sua storia si è intrecciata con quella dell’omonima famiglia, i cui esponenti, già nel 1100, ricoprivano incarichi di prestigio nell’ordinamento patriarcale. Dotata di un castello, che, a metà del Duecento, fu infeudato dal patriarca di Aquileia ai signori locali, fu coinvolta nelle lotte tra questi e le altre potenti casate friulane, preoccupate della progressiva estensione dei possedimenti manzanesi. Autori di ogni genere di nefandezze, i di Manzano, il cui fortilizio venne più volte distrutto in azioni di rappresaglia da parte di udinesi, cividalesi e gemonesi, furono spesso privati dei loro beni e perfino scomunicati. Confermata ai di Manzano anche durante la dominazione veneziana, seguì le sorti della repubblica veneta fino all’arrivo delle truppe napoleoniche, sul finire del XVIII secolo. Passata poi sotto il dominio austriaco e annessa al regno lombardo-veneto, nel 1866 fu unita all’Italia. Attivamente impegnata nella lotta antifascista, visse momenti drammatici durante le due guerre mondiali. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai ruderi del castello medievale, figurano: i palazzi Codelli, Trento e dei conti locali; le chiese di San Martino e Santa Maria Assunta; i palazzi De Marchi e Michelloni, in località Poggiobello; i palazzi Maseri e Braida, a Oleis; la chiesa di San Lorenzo, nell’omonima località; gli ottocenteschi palazzi Romano e Chiodo, a Case; il palazzo Brazzà Martinengo, del XVIII secolo, a Soleschiano; l’antica abbazia di Rosazzo; la chiesa e il palazzo Morelli De Rossi, a Manzinello.

Citata per la prima volta in un documento dell’inizio del XII secolo, deriva probabilmente il toponimo dal nome latino di persona AMANDIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale –ANUS. La sua storia si è intrecciata con quella dell’omonima famiglia, i cui esponenti, già nel 1100, ricoprivano incarichi di prestigio nell’ordinamento patriarcale. Dotata di un castello, che, a metà del Duecento, fu infeudato dal patriarca di Aquileia ai signori locali, fu coinvolta nelle lotte tra questi e le altre potenti casate friulane, preoccupate della progressiva estensione dei possedimenti manzanesi. Autori di ogni genere di nefandezze, i di Manzano, il cui fortilizio venne più volte distrutto in azioni di rappresaglia da parte di udinesi, cividalesi e gemonesi, furono spesso privati dei loro beni e perfino scomunicati. Confermata ai di Manzano anche durante la dominazione veneziana, seguì le sorti della repubblica veneta fino all’arrivo delle truppe napoleoniche, sul finire del XVIII secolo. Passata poi sotto il dominio austriaco e annessa al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=REGNOLOMBARDOVENETO'>regno lombardo-veneto</a>, nel 1866 fu unita all’Italia. Attivamente impegnata nella lotta antifascista, visse momenti drammatici durante le due guerre mondiali. Tra le testimonianze storico-architettoniche, oltre ai ruderi del castello medievale, figurano: i palazzi Codelli, Trento e dei conti locali; le chiese di San Martino e Santa Maria Assunta; i palazzi De Marchi e Michelloni, in località Poggiobello; i palazzi Maseri e Braida, a Oleis; la chiesa di San Lorenzo, nell’omonima località; gli ottocenteschi palazzi Romano e Chiodo, a Case; il palazzo Brazzà Martinengo, del XVIII secolo, a Soleschiano; l’antica abbazia di Rosazzo; la chiesa e il palazzo Morelli De Rossi, a Manzinello.

Economia

È sedeldela stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e soprattutto di uve; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, con forte presenza di fabbriche di mobili, affiancate da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), edile, elettrico, estrattivo, tessile, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della pelletteria, della tipografia, della fabbricazione di articoli in plastica, della gioielleria e oreficeria; non manca una centrale elettrica. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sedeldela stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e soprattutto di uve; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è l’industria, con forte presenza di fabbriche di mobili, affiancate da aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), edile, elettrico, estrattivo, tessile, metalmeccanico, del legno, del vetro, dei materiali da costruzione, della pelletteria, della tipografia, della fabbricazione di articoli in plastica, della gioielleria e oreficeria; non manca una centrale elettrica. Il terziario si compone di una sviluppata rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, assicurazioni e fondi pensione. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini non sono molto rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che diano una nota di colore durante l’anno. La festa del Patrono, San Valentino, si celebra il 14 febbraio. È gemellata con Izola (Slovenia).

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini non sono molto rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non si segnalano particolari momenti di folclore, che diano una nota di colore durante l’anno. La festa del Patrono, San Valentino, si celebra il 14 febbraio. È gemellata con Izola (Slovenia).

Località

Casali Birri, Manzinello, Marussig, Oleis, Rosazzo, San Lorenzo, San Nicolò, Villa Naglos

Casali Birri, Manzinello, Marussig, Oleis, Rosazzo, San Lorenzo, San Nicolò, Villa Naglos

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Manzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.