Descrizione

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Ubicata in pianura, è di antica origine; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I manduriani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località di San Pietro-Specchiarica, Uggiano Montefusco e Torre Colimena. Il territorio presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata, e l’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Regio Decreto, raffigura il “fonte pliniano”, fondato su una pianura erbosa, dal quale esce un mandorlo fiorito accostato dalle sigle in lettere maiuscole nere: F (FONS) e M (MANDURINUS).

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Ubicata in pianura, è di antica origine; accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il terziario. I manduriani, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da una forte crescita edilizia; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località di San Pietro-Specchiarica, Uggiano Montefusco e Torre Colimena. Il territorio presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, con qualche differenza di altitudine più accentuata, e l’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Regio Decreto, raffigura il “fonte pliniano”, fondato su una pianura erbosa, dal quale esce un mandorlo fiorito accostato dalle sigle in lettere maiuscole nere: F (FONS) e M (MANDURINUS).

Storia

Abitata fin dalla preistoria, come testimoniano i resti di un villaggio neolitico, deriva il nome dal termine indoeuropeo MANDO, ‘cavallo’, o da MANDURA, ‘recinto, stalla per cavalli’. Cittadina tra le più importanti della Dodecapoli messapica e dotata di poderose mura megalitiche, in età ellenistica fu avversaria di Taranto, venendo invano assediata dal re di Sparta Archidamo che, chiamato in aiuto dei tarantini, rimase ucciso sotto la sua cinta muraria nel 338 a.C. Annessa a Roma, fu conquistata da Annibale nel 212 a.C. e poco dopo saccheggiata da Quinto Fabio Massimo. Totila la distrusse verso la metà del VI secolo d.C.; ricostruita, fu in seguito occupata dai longobardi e nuovamente distrutta dai saraceni nella seconda metà del X secolo. Fu Ruggero I d’Altavilla a riedificarla nel 1090, dandole il nome di Casalnuovo, conservato fino al 1789, quando Ferdinando I di Borbone le restituì l’originaria denominazione. Tra i monumenti, oltre alle mura megalitiche risalenti ai secoli V-III a.C., spiccano il Fonte pliniano, una grotta sotterranea con vena d’acqua perenne, così chiamata per la citazione fattane da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale; il complesso di S. Pietro, costituito da una chiesetta, una piccola basilica sotterranea e una tomba del III secolo a.C.; il Duomo, fatto risalire alla ricostruzione della cittadina ad opera di Ruggero d’Altavilla; il palazzo imperiale, edificato nel Settecento sui resti di un castello normanno; i palazzi Gatti e Pasanisi-Dragonetti; il ghetto ebraico, con casette senza finestre, e le torri Saline, Boraco, Colimena e di S. Pietro in Bevagna.

Abitata fin dalla preistoria, come testimoniano i resti di un villaggio neolitico, deriva il nome dal termine indoeuropeo MANDO, ‘cavallo’, o da MANDURA, ‘recinto, stalla per cavalli’. Cittadina tra le più importanti della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=DODECAPOLIMESSAPICA'>Dodecapoli messapica</a> e dotata di poderose mura megalitiche, in età ellenistica fu avversaria di Taranto, venendo invano assediata dal re di Sparta Archidamo che, chiamato in aiuto dei tarantini, rimase ucciso sotto la sua cinta muraria nel 338 a.C. Annessa a Roma, fu conquistata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=ANNIBALE'>Annibale</a> nel 212 a.C. e poco dopo saccheggiata da Quinto Fabio Massimo. Totila la distrusse verso la metà del VI secolo d.C.; ricostruita, fu in seguito occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e nuovamente distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=SARACENI'>saraceni</a> nella seconda metà del X secolo. Fu Ruggero I d’Altavilla a riedificarla nel 1090, dandole il nome di Casalnuovo, conservato fino al 1789, quando Ferdinando I di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=BORBONE'>Borbone</a> le restituì l’originaria denominazione. Tra i monumenti, oltre alle mura megalitiche risalenti ai secoli V-III a.C., spiccano il Fonte pliniano, una grotta sotterranea con vena d’acqua perenne, così chiamata per la citazione fattane da Plinio il Vecchio nella Storia Naturale; il complesso di S. Pietro, costituito da una chiesetta, una piccola basilica sotterranea e una tomba del III secolo a.C.; il Duomo, fatto risalire alla ricostruzione della cittadina ad opera di Ruggero d’Altavilla; il palazzo imperiale, edificato nel Settecento sui resti di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=NORMANNO'>normanno</a>; i palazzi Gatti e Pasanisi-Dragonetti; il ghetto ebraico, con casette senza finestre, e le torri Saline, Boraco, Colimena e di S. Pietro in Bevagna.

Economia

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 55. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni genere di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano soprattutto nel comparto edile, seguito da quelli alimentare, metallurgico, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica e della fabbricazione di locomotive e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, un istituto privato legalmente riconosciuto e un centro nazionale salesiano di opere femminili, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Marco Galli”, dai musei comunale e delle tradizioni popolari e dalla raccolta archeologica comunale. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale; non manca un asilo nido. Tra gli impianti sportivi vi sono un centro ippico, una piscina e un campo di calcio.

È sede della Pro Loco e del distretto scolastico n. 55. Nell’economia locale l’agricoltura, basata su ogni genere di coltura, conserva un ruolo importante; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano soprattutto nel comparto edile, seguito da quelli alimentare, metallurgico, del legno, della stampa, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica e della fabbricazione di locomotive e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone della rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività radiotelevisive. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e includono vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, un istituto privato legalmente riconosciuto e un centro nazionale salesiano di opere femminili, mentre quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca “Marco Galli”, dai musei comunale e delle tradizioni popolari e dalla raccolta archeologica comunale. Le strutture ricettive offrono un’ampia possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie annoverano anche un ospedale; non manca un asilo nido. Tra gli impianti sportivi vi sono un centro ippico, una piscina e un campo di calcio.

Relazioni

È meta turistica tra le più celebrate della zona, grazie alla sua grande importanza storica. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati la fiera di S. Gregorio Magno e la cosiddetta “Fiera Pessima”, una rassegna dell’artigianato e del commercio, a marzo; la “Processione degli alberi” ad aprile: i fedeli, che seguono il quadro di S. Pietro in Bevagna, recano sulle spalle grossi rami di piante selvatiche, formando così una lunga foresta in movimento; il raduno di auto storiche “Terra dei Messapi”, a maggio; la rassegna “Estate manduriese” del 16 luglio, con concerti e gare sportive acquatiche sulla costa, e le fiere di S. Domenico e S. Leonardo rispettivamente il 4 agosto ed il 5 e 6 novembre. La festa del Patrono, S. Gregorio Magno, si celebra il 9 maggio.

È meta turistica tra le più celebrate della zona, grazie alla sua grande importanza storica. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati la fiera di S. Gregorio Magno e la cosiddetta “Fiera Pessima”, una rassegna dell’artigianato e del commercio, a marzo; la “Processione degli alberi” ad aprile: i fedeli, che seguono il quadro di S. Pietro in Bevagna, recano sulle spalle grossi rami di piante selvatiche, formando così una lunga foresta in movimento; il raduno di auto storiche “Terra dei Messapi”, a maggio; la rassegna “Estate manduriese” del 16 luglio, con concerti e gare sportive acquatiche sulla costa, e le fiere di S. Domenico e S. Leonardo rispettivamente il 4 agosto ed il 5 e 6 novembre. La festa del Patrono, S. Gregorio Magno, si celebra il 9 maggio.

Località

San Pietro, Specchiarica, Torre Colimena, Uggiano Montefusco

San Pietro, Specchiarica, Torre Colimena, Uggiano Montefusco

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Manduria rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.