Descrizione

Centro di montagna, di antica origine, che alle tradizionali ma ormai quasi del tutto abbandonate attività agricole ha affiancato un proficuo sviluppo industriale e commerciale. La comunità dei malgratesi presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è distribuita esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare una chiara espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo altimetrico abbastanza irregolare, con una altitudine massima di 500 metri ed una minima di 199 metri sul livello del mare. Il capoluogo è situato sul declivio di una collina che, molto dolcemente, scende sul lago, assumendo una pittoresca posizione panoramica.

Centro di montagna, di antica origine, che alle tradizionali ma ormai quasi del tutto abbandonate attività agricole ha affiancato un proficuo sviluppo industriale e commerciale. La comunità dei malgratesi presenta un indice di vecchiaia che rientra nella media ed è distribuita esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare una chiara espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo altimetrico abbastanza irregolare, con una altitudine massima di 500 metri ed una minima di 199 metri sul livello del mare. Il capoluogo è situato sul declivio di una collina che, molto dolcemente, scende sul lago, assumendo una pittoresca posizione panoramica.

Storia

Alcuni studiosi ritengono che il toponimo sia da ricollegarsi all'espressione "mal grato", probabilmente a causa della scarsa fertilità del terreno, altri, invece, lo identificano con la definizione "mal passo". È probabile che l'abitato abbia avuto origini piuttosto antiche, anche se non sono stati ritrovati reperti a testimonianza di questa teoria. Nel IX secolo il territorio comunale appartenne alla pieve di Lecco e fu assoggettato alla giurisdizione di Milano. Durante il conflitto tra i comaschi e i milanesi, verificatosi intorno al XII secolo, esso fu più volte colpito sia dall'uno che dall'altro popolo e solo con la vittoria dei milanesi il ramo lecchese del lago di Como fu reso definitivamente libero. Nel XIV secolo fu coinvolta nelle vicende belliche tra i Torriani e i Visconti. Nel '500 venne occupata da Gian Giacomo Medici, il Medeghino, che assediò Lecco, dopo essersi già impossessato di gran parte del lago e di quasi tutta la Brianza. Con l'invasione degli spagnoli il territorio seguì le stesse vicende storiche di Lecco; una cronaca del periodo riporta che probabilmente il primo contagio di peste fu introdotto a Lecco da alcune truppe che l'attraversarono. Di particolare interesse architettonico sono le due chiese del capoluogo comunale: la parrocchiale intitolata a S. Leonardo e la chiesa di Sant'Antonio. La prima risale probabilmente al '500 e conserva nel suo interno due dipinti dell'800 di Cherubino Cornienti, nonché un altare in legno del '600. La chiesa di Sant'Antonio si configura, invece, in stile barocco con una facciata raffinata. L'oratorio di Palazzo Recalcati contiene una pregevole pala risalente alla fine del XVII secolo, che raffigura "S. Carlo in adorazione della Madonna e del Bambino". Alla famiglia Agudio appartenne l'omonimo palazzo che ospita il Municipio, la cui facciata ha linee classicheggianti della fine del secolo XVIII o dell'inizio del XIX.

Alcuni studiosi ritengono che il toponimo sia da ricollegarsi all'espressione "mal grato", probabilmente a causa della scarsa fertilità del terreno, altri, invece, lo identificano con la definizione "mal passo". È probabile che l'abitato abbia avuto origini piuttosto antiche, anche se non sono stati ritrovati reperti a testimonianza di questa teoria. Nel IX secolo il territorio comunale appartenne alla pieve di Lecco e fu assoggettato alla giurisdizione di Milano. Durante il conflitto tra i comaschi e i milanesi, verificatosi intorno al XII secolo, esso fu più volte colpito sia dall'uno che dall'altro popolo e solo con la vittoria dei milanesi il ramo lecchese del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a> fu reso definitivamente libero. Nel XIV secolo fu coinvolta nelle vicende belliche tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel '500 venne occupata da Gian Giacomo Medici, il Medeghino, che assediò Lecco, dopo essersi già impossessato di gran parte del lago e di quasi tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BRIANZA'>Brianza</a>. Con l'invasione degli spagnoli il territorio seguì le stesse vicende storiche di Lecco; una cronaca del periodo riporta che probabilmente il primo contagio di peste fu introdotto a Lecco da alcune truppe che l'attraversarono. Di particolare interesse architettonico sono le due chiese del capoluogo comunale: la parrocchiale intitolata a S. Leonardo e la chiesa di Sant'Antonio. La prima risale probabilmente al '500 e conserva nel suo interno due dipinti dell'800 di Cherubino Cornienti, nonché un altare in legno del '600. La chiesa di Sant'Antonio si configura, invece, in stile barocco con una facciata raffinata. L'oratorio di Palazzo Recalcati contiene una pregevole pala risalente alla fine del XVII secolo, che raffigura "S. Carlo in adorazione della Madonna e del Bambino". Alla famiglia Agudio appartenne l'omonimo palazzo che ospita il Municipio, la cui facciata ha linee classicheggianti della fine del secolo XVIII o dell'inizio del XIX.

Economia

La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria, che è molto sviluppata soprattutto nel comparto metallurgico e in quello edile. In misura minore ma sempre di rilevante importanza sono presenti anche industrie che operano nel comparto dell'elettronica, in quello della lavorazione del legno e in quello meccanico nonché aziende operanti nell'ambito della stampa. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali ed ortaggi. Il terziario si compone, oltre che della normale rete distributiva (tendente a soddisfare appieno le principali esigenze della comunità) anche dei servizi, tra i quali bisogna menzionare quelli per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria e quelli per la consulenza informatica. È presente anche una struttura per l'attività radiotelevisiva. Non compaiono invece strutture sociali di particolare rilevanza. La cultura ha ampie possibilità di diffusione grazie alla presenza della scuola dell'obbligo e di una fornita biblioteca che permette l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno e assicurano la ristorazione. È presente la farmacia ma per le altre esigenze sanitarie bisogna rivolgersi altrove.

La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria, che è molto sviluppata soprattutto nel comparto metallurgico e in quello edile. In misura minore ma sempre di rilevante importanza sono presenti anche industrie che operano nel comparto dell'elettronica, in quello della lavorazione del legno e in quello meccanico nonché aziende operanti nell'ambito della stampa. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali ed ortaggi. Il terziario si compone, oltre che della normale rete distributiva (tendente a soddisfare appieno le principali esigenze della comunità) anche dei servizi, tra i quali bisogna menzionare quelli per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria e quelli per la consulenza informatica. È presente anche una struttura per l'attività radiotelevisiva. Non compaiono invece strutture sociali di particolare rilevanza. La cultura ha ampie possibilità di diffusione grazie alla presenza della scuola dell'obbligo e di una fornita biblioteca che permette l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive consentono anche il soggiorno e assicurano la ristorazione. È presente la farmacia ma per le altre esigenze sanitarie bisogna rivolgersi altrove.

Relazioni

Nei rapporti con i centri limitrofi, abbastanza rilevanti, prevalgono quelli con i comuni di Valmadrera e Lecco. Un numero piuttosto limitato di lavoratori è richiamato dall'industria locale, che sta assumendo proporzioni significative. La comunità dei malgratesi svolge un tipo di vita decisamente tranquillo, lontano dai ritmi frenetici delle grandi metropoli, e non offre rilevanti appuntamenti tipici del folclore. Il Patrono, S. Leonardo, viene festeggiato il 6 novembre.

Nei rapporti con i centri limitrofi, abbastanza rilevanti, prevalgono quelli con i comuni di Valmadrera e Lecco. Un numero piuttosto limitato di lavoratori è richiamato dall'industria locale, che sta assumendo proporzioni significative. La comunità dei malgratesi svolge un tipo di vita decisamente tranquillo, lontano dai ritmi frenetici delle grandi metropoli, e non offre rilevanti appuntamenti tipici del folclore. Il Patrono, S. Leonardo, viene festeggiato il 6 novembre.

Località

Lago di Como

Lago di Como

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Malgrate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.