Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il commercio. I malalberghesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Altedo, Casoni e Pegola; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Calabria, Calvi, Casino del Cucco, La Melara e Ponticelli. Il territorio è attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, in campo di cielo, uno specchio d’acqua azzurro, posto a guisa di campagna, che sostiene un edificio, merlato alla guelfa, accompagnato da un veliero d’argento galleggiante.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e il commercio. I malalberghesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Altedo, Casoni e Pegola; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Calabria, Calvi, Casino del Cucco, La Melara e Ponticelli. Il territorio è attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con impercettibili differenze di altitudine, che imprimono all’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta, in campo di cielo, uno specchio d’acqua azzurro, posto a guisa di campagna, che sostiene un edificio, merlato alla guelfa, accompagnato da un veliero d’argento galleggiante.

Storia

Con l’antico nome di Maletum, fu abitata fin da epoche lontane da galli, etruschi e umbri, i quali si erano stanziati sulle strisce di terra coltivabili, che emergevano dalle paludi circostanti. I romani continuarono le opere di bonifica della zona intraprese dai precedenti coloni. L’originaria denominazione, che compare per la prima volta in documenti della seconda metà del X secolo, può derivare dal termine “malaria”, malattia tipica delle aree paludose e malsane, o dal latino MALUM, ossia ‘melo’, in riferimento all’abbondante presenza nel territorio di queste piante. Il toponimo attuale rimanda all’esistenza, sul confine fra il ducato estense di Ferrara e i possedimenti dello stato della Chiesa, di un ostello frequentato da persone malfamate. Spesso rifugio di fuoriusciti ferraresi, seguì le vicende del resto della provincia, vivendo di un fiorente commercio. Grande impulso all’economia locale fu dato dalla creazione di un porto sul Reno, accompagnata dall’istituzione di una tassa sulle merci, che entravano nel territorio bolognese. La situazione mutò nel XVII secolo, con la deviazione del corso del fiume. Chiamata Buonalbergo, nel 1857, da papa Pio IX, che vi aveva ricevuto un’ottima accoglienza, riprese la precedente denominazione all’indomani dell’annessione al Regno d’Italia. Del patrimonio monumentale fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, rifatta negli anni Cinquanta; la chiesa di San Giovanni, ad Altedo, e quella dedicata ai Santi Cosma e Damiano, a Pegola. Nell’architettura civile si distinguono: il palazzo comunale, ricostruito nel dopoguerra, e il palazzo Scarani, della fine del XVIII secolo.

Con l’antico nome di Maletum, fu abitata fin da epoche lontane da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e umbri, i quali si erano stanziati sulle strisce di terra coltivabili, che emergevano dalle paludi circostanti. I romani continuarono le opere di bonifica della zona intraprese dai precedenti coloni. L’originaria denominazione, che compare per la prima volta in documenti della seconda metà del X secolo, può derivare dal termine “malaria”, malattia tipica delle aree paludose e malsane, o dal latino MALUM, ossia ‘melo’, in riferimento all’abbondante presenza nel territorio di queste piante. Il toponimo attuale rimanda all’esistenza, sul confine fra il ducato estense di Ferrara e i possedimenti dello stato della Chiesa, di un ostello frequentato da persone malfamate. Spesso rifugio di fuoriusciti ferraresi, seguì le vicende del resto della provincia, vivendo di un fiorente commercio. Grande impulso all’economia locale fu dato dalla creazione di un porto sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=RENO'>Reno</a>, accompagnata dall’istituzione di una tassa sulle merci, che entravano nel territorio bolognese. La situazione mutò nel XVII secolo, con la deviazione del corso del fiume. Chiamata Buonalbergo, nel 1857, da papa Pio IX, che vi aveva ricevuto un’ottima accoglienza, riprese la precedente denominazione all’indomani dell’annessione al Regno d’Italia. Del patrimonio monumentale fanno parte alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, rifatta negli anni Cinquanta; la chiesa di San Giovanni, ad Altedo, e quella dedicata ai Santi Cosma e Damiano, a Pegola. Nell’architettura civile si distinguono: il palazzo comunale, ricostruito nel dopoguerra, e il palazzo Scarani, della fine del XVIII secolo.

Economia

Ospita la stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti edile, elettronico, metalmeccanico e tessile. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido, case di riposo o orfanotrofi. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita la stazione dei carabinieri. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uva e frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, costituito da aziende che operano nei comparti edile, elettronico, metalmeccanico e tessile. Il terziario si compone di una buona rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica, valido supporto per l’economia locale. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido, case di riposo o orfanotrofi. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni, che richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la sagra dell’asparago verde di Altedo, a maggio, e la sagra d’estate, a settembre. La festa del Patrono, Sant’Antonio Abate, viene celebrata il 17 gennaio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alla presenza delle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti molto intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni, che richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la sagra dell’asparago verde di Altedo, a maggio, e la sagra d’estate, a settembre. La festa del Patrono, Sant’Antonio Abate, viene celebrata il 17 gennaio.

Località

Altedo, Calabria, Calvi, Casino del Cucco, Casoni, La Melara, Pegola, Ponticelli, Uberseto

Altedo, Calabria, Calvi, Casino del Cucco, Casoni, La Melara, Pegola, Ponticelli, Uberseto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Malalbergo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.