Descrizione

Comune collinare, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole, soprattutto vitivinicole, ha sviluppato un modesto tessuto industriale. È noto per la produzione del vino Barbera. I maglianesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Canove, Cornale e Sant’Antonio, nonché in nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate: si raggiungono i 328 metri di quota. La parte più antica dell’abitato è posta sul crinale di un colle; quella moderna ai piedi del rilievo collinare.

Comune collinare, di origine romana, che accanto alle tradizionali attività agricole, soprattutto vitivinicole, ha sviluppato un modesto tessuto industriale. È noto per la produzione del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VINOBARBERA'>vino Barbera</a>. I maglianesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nelle località di Canove, Cornale e Sant’Antonio, nonché in nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate: si raggiungono i 328 metri di quota. La parte più antica dell’abitato è posta sul crinale di un colle; quella moderna ai piedi del rilievo collinare.

Storia

La documentazione medievale riferita al toponimo riporta “in Malianis”, “Maliano”, “castro Maliano”, da ricondursi a “Mallianus”, “Malianus”, poi “Maglianus”, tutti possibili derivati in -ANUS dal nome gentilizio latino MALLIUS. Il determinante è stato attribuito in onore della famiglia Alfieri di Sostegno, riconosciuti feudatari fin dal 1240. Le origini del borgo risalgono al periodo romano, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in località Sant’Antonio. Tuttavia i primi documenti che lo citano compaiono intorno al Mille, quando entra a far parte delle terre soggette alla chiesa di Asti. Nel Duecento, durante le lotte contro il comune di Asti, entra a far parte della confederazione dell’Astisio. Nel 1797 passa agli Alfieri. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è il castello, un’imponente costruzione della seconda metà del Seicento. Citato a partire dal 996, l’antico fortilizio occupava il rilievo posto al centro del “bric”; nel 1649, il conte Catalano Alfieri iniziò la costruzione dell’attuale grandiosa residenza castellana, con facciata barocca, ingresso monumentale, scalone d’onore e numerose scale. Nel salone delle feste spiccano stemmi a rilievo, in gesso, di casate imparentate con gli Alfieri e, al centro, lo stemma della famiglia. Sempre nel castello, da visitare è l’oratorio gentilizio, con affreschi settecenteschi a motivi sindonici a tre tele anch’esse del Settecento. Degni di nota sono anche: la cappella del Crocifisso, affrescata e ornata da tre grandi tele e la parrocchiale di Sant’Andrea, al cui interno è presente il sepolcro marmoreo di Catalano Alfieri, fedele guerriero di Carlo Emanuele II di Savoia.

La documentazione medievale riferita al toponimo riporta “in Malianis”, “Maliano”, “castro Maliano”, da ricondursi a “Mallianus”, “Malianus”, poi “Maglianus”, tutti possibili derivati in -ANUS dal nome gentilizio latino MALLIUS. Il determinante è stato attribuito in onore della famiglia Alfieri di Sostegno, riconosciuti feudatari fin dal 1240. Le origini del borgo risalgono al periodo romano, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti in località Sant’Antonio. Tuttavia i primi documenti che lo citano compaiono intorno al Mille, quando entra a far parte delle terre soggette alla chiesa di Asti. Nel Duecento, durante le lotte contro il comune di Asti, entra a far parte della confederazione dell’Astisio. Nel 1797 passa agli Alfieri. Sotto il profilo storico-architettonico interessante è il castello, un’imponente costruzione della seconda metà del Seicento. Citato a partire dal 996, l’antico fortilizio occupava il rilievo posto al centro del “bric”; nel 1649, il conte Catalano Alfieri iniziò la costruzione dell’attuale grandiosa residenza castellana, con facciata barocca, ingresso monumentale, scalone d’onore e numerose scale. Nel salone delle feste spiccano stemmi a rilievo, in gesso, di casate imparentate con gli Alfieri e, al centro, lo stemma della famiglia. Sempre nel castello, da visitare è l’oratorio gentilizio, con affreschi settecenteschi a motivi sindonici a tre tele anch’esse del Settecento. Degni di nota sono anche: la cappella del Crocifisso, affrescata e ornata da tre grandi tele e la parrocchiale di Sant’Andrea, al cui interno è presente il sepolcro marmoreo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CATALANOALFIERI'>Catalano Alfieri</a>, fedele guerriero di Carlo Emanuele II di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>.

Economia

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini Doc Arneis, Nebbiolo e Barbera che alimentano il comparto industriale alimentare delle bevande. Il settore economico secondario è rappresentato anche da piccole imprese operanti nei comparti edile, della lavorazione del legno, dell’industria meccanica, metallurgica, della fabbricazione di mobili, di articoli in gomma e in plastica e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura. Modesta è l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto è impartita l’istruzione materna ed elementare. A garantire la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale provvedono la biblioteca civica e il museo di arti e tradizioni popolari. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico. Per il tempo libero si può disporre di un’unione sportiva.

È sede di Pro Loco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini Doc Arneis, Nebbiolo e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a> che alimentano il comparto industriale alimentare delle bevande. Il settore economico secondario è rappresentato anche da piccole imprese operanti nei comparti edile, della lavorazione del legno, dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=INDUSTRIAMECCANICA'>industria meccanica</a>, metallurgica, della fabbricazione di mobili, di articoli in gomma e in plastica e della fabbricazione di macchine per l’agricoltura. Modesta è l’attività del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto è impartita l’istruzione materna ed elementare. A garantire la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale provvedono la biblioteca civica e il museo di arti e tradizioni popolari. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico. Per il tempo libero si può disporre di un’unione sportiva.

Relazioni

La varietà del paesaggio in cui è immersa, una sorta di belvedere naturale sulla valle del Tanaro e sulle colline di Langa che lo fronteggiano e, soprattutto, delle “rocche”, unite all’atmosfera quiete e ospitale nonché alla possibilità di compiere escursioni nei dintorni, alla ricerca di sapori antichi, ne fanno una meta ideale per gli amanti della cultura e della tranquillità. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Ad eccezione del carnevale popolare, non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant’Andrea, si celebra il 30 novembre.

La varietà del paesaggio in cui è immersa, una sorta di belvedere naturale sulla valle del Tanaro e sulle colline di Langa che lo fronteggiano e, soprattutto, delle “rocche”, unite all’atmosfera quiete e ospitale nonché alla possibilità di compiere escursioni nei dintorni, alla ricerca di sapori antichi, ne fanno una meta ideale per gli amanti della cultura e della tranquillità. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Ad eccezione del carnevale popolare, non si registrano significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, Sant’Andrea, si celebra il 30 novembre.

Località

Canove, Cornale, San Bernardo, San Giacomo, Sant'Antonio

Canove, Cornale, San Bernardo, San Giacomo, Sant'Antonio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Magliano Alfieri rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.