Descrizione

Comune di pianura, di antica origine, la cui economia si basa sull'industria, oltre che sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei madonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Filago del comune omonimo. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali, che ne irrigano abbondantemente il terreno, aumentandone la produttività, mostra un profilo geometrico molto regolare, con limitate differenze di altitudine. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante, è interessato da forte espansione edilizia, presentandosi come un moderno e dinamico nucleo residenziale e industriale, che ha perso gran parte delle caratteristiche architettoniche del passato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con decreto del 1963, si rappresentano quattro mattoni rossi.

Comune di pianura, di antica origine, la cui economia si basa sull'industria, oltre che sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei madonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Filago del comune omonimo. Il territorio, ricco di corsi d'acqua e canali, che ne irrigano abbondantemente il terreno, aumentandone la produttività, mostra un profilo geometrico molto regolare, con limitate differenze di altitudine. L'abitato, dall'andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante, è interessato da forte espansione edilizia, presentandosi come un moderno e dinamico nucleo residenziale e industriale, che ha perso gran parte delle caratteristiche architettoniche del passato. Sullo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con decreto del 1963, si rappresentano quattro mattoni rossi.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ai romani, come testimoniato dal ritrovamento di reperti archeologici, tra cui figurano anfore, monete e suppellettili, databili all'epoca dell'imperatore Massimino. Sorta probabilmente sul luogo dell'antica località di Linamica, ha un toponimo di origini incerte: alcuni sostengono che esso derivi dal termine "metone", accrescitivo di "meta", 'mucchio, catasta, dosso, altura'; altri, invece, si richiamano al dialetto bergamasco "matò", che significa 'mattone'. Citata per la prima volta, col nome attuale, in documenti del secolo XI, acquistò in seguito una certa notorietà, grazie a dei suoi cittadini che ricoprirono incarichi di prestigio nella vicina Bergamo. Alle devastazioni subite durante gli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini si aggiunsero quelle provocate dalle guerre per la conquista del capoluogo provinciale da parte dei Visconti, dei Malatesta, dei veneti e dei francesi. Possedimento dei Boselli e dei Maldura, che vi costruirono un castello, distrutto, all'inizio del Quattrocento, dall'assalto delle soldatesche dei Colleoni, con l'avvento della signoria veneziana conobbe un periodo di tranquillità, interrotta dalla guerra di successione spagnola, nel corso della quale subì le incursioni delle truppe franco-spagnole e di quelle tedesche, comandate dal principe Eugenio di Savoia. Seguendo le successive vicende del resto del Bergamasco, dal 1927 al 1948, insieme a Chignolo d'Isola, diede vita al comune di Centrisola. Gli edifici più interessanti sono: la parrocchiale di San Giovanni Battista, della prima metà del 1900, contenente pregevoli dipinti; l'ex parrocchiale, di origini antiche ma più volte rimaneggiata; la chiesa di San Vincenzo Ferreri e quella campestre di San Pantaleone.

I primi insediamenti nella zona risalgono ai romani, come testimoniato dal ritrovamento di reperti archeologici, tra cui figurano anfore, monete e suppellettili, databili all'epoca dell'imperatore Massimino. Sorta probabilmente sul luogo dell'antica località di Linamica, ha un toponimo di origini incerte: alcuni sostengono che esso derivi dal termine "metone", accrescitivo di "meta", 'mucchio, catasta, dosso, altura'; altri, invece, si richiamano al dialetto bergamasco "matò", che significa 'mattone'. Citata per la prima volta, col nome attuale, in documenti del secolo XI, acquistò in seguito una certa notorietà, grazie a dei suoi cittadini che ricoprirono incarichi di prestigio nella vicina Bergamo. Alle devastazioni subite durante gli scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini si aggiunsero quelle provocate dalle guerre per la conquista del capoluogo provinciale da parte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, dei Malatesta, dei veneti e dei francesi. Possedimento dei Boselli e dei Maldura, che vi costruirono un castello, distrutto, all'inizio del Quattrocento, dall'assalto delle soldatesche dei Colleoni, con l'avvento della signoria veneziana conobbe un periodo di tranquillità, interrotta dalla guerra di successione spagnola, nel corso della quale subì le incursioni delle truppe franco-spagnole e di quelle tedesche, comandate dal principe Eugenio di Savoia. Seguendo le successive vicende del resto del Bergamasco, dal 1927 al 1948, insieme a Chignolo d'Isola, diede vita al comune di Centrisola. Gli edifici più interessanti sono: la parrocchiale di San Giovanni Battista, della prima metà del 1900, contenente pregevoli dipinti; l'ex parrocchiale, di origini antiche ma più volte rimaneggiata; la chiesa di San Vincenzo Ferreri e quella campestre di San Pantaleone.

Economia

Non ospita altri uffici oltre a quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; sul posto manca anche una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento e foraggi, è integrata dall'allevamento di bovini, suini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è, tuttavia, l'industria e in particolare quella tessile; buoni livelli occupazionali sono garantiti anche dalle numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, dell'editoria, del legno e della fabbricazione di apparecchi elettrici e giocattoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione; è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali degne di nota; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Non ospita altri uffici oltre a quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; sul posto manca anche una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, basata sulla coltivazione di cereali, frumento e foraggi, è integrata dall'allevamento di bovini, suini e avicoli. Vera artefice degli elevati valori di reddito che si registrano è, tuttavia, l'industria e in particolare quella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>; buoni livelli occupazionali sono garantiti anche dalle numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, dell'editoria, del legno e della fabbricazione di apparecchi elettrici e giocattoli. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione; è presente il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non dispone di strutture sociali degne di nota; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive non offrono possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico, mentre per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, mancando attrattive significative, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle fabbriche, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti, piuttosto intensi, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano ulteriormente in occasione di un appuntamento tradizionale, come la festa di San Giovanni Battista, che si svolge a giugno. La festa del Patrono, San Pantaleone, viene celebrata la prima domenica dopo Pasqua.

Sebbene non registri un significativo movimento turistico, mancando attrattive significative, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza delle fabbriche, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti, piuttosto intensi, con i comuni limitrofi, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano ulteriormente in occasione di un appuntamento tradizionale, come la festa di San Giovanni Battista, che si svolge a giugno. La festa del Patrono, San Pantaleone, viene celebrata la prima domenica dopo Pasqua.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Madone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.